INTERROGAZIONE n. 316 del 10/02/2025

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- l'Ospedale di Praia a Mare, situato nell'alto Tirreno cosentino, rappresenta un presidio sanitario indispensabile per la popolazione locale, offrendo servizi essenziali ad una vasta area caratterizzata da collegamenti difficili e risultando fondamentale, per la Calabria, per fermare l’emorragia di risorse economiche causata dalla mobilità passiva;
- con decreto n. 18 del 22 ottobre 2010, recante l’approvazione del Piano di riordino della rete ospedaliera, della rete emergenza-urgenza e della rete territoriale, il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, nella qualità di Commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, ha previsto, tra l’altro, la riconversione entro il 30 marzo 2012 di dodici Ospedali, tra cui quello di Praia a Mare. Considerato che: - nonostante la chiusura dell'ospedale, la comunità locale ha intrapreso azioni legali per ottenerne la riapertura;
- con la sentenza n. ------- il Consiglio di Stato ha annullato il decreto del Commissario SSR Calabria n. 18/2014 nella parte in cui disponeva che il P.O. di Praia a Mare fosse trasformato in Ospedale di distretto (successivamente definito CAPT);
con la successiva sentenza n. -----------, il Consiglio di Stato si è pronunciato, in senso ugualmente favorevole ai Comuni ricorrenti di Praia a Mare e Tortora, sul ricorso dagli stessi proposto al fine di ottenere l’ottemperanza della sentenza n. ----------, ordinando la riattivazione del presidio con la configurazione di Ospedale Generale di Base;
con la sentenza n. -----------, il Consiglio di Stato ha disposto la nomina di un nuovo Commissario ad acta per attuare le statuizioni contenute nella sentenza di ottemperanza n. -------- e, nel contempo, la Terza Sezione ha dichiarato la nullità del DCA n. 30/2016 (modificato dal DCA 5 luglio 2016, n. 64), con il quale il commissario del SSR, nell’adottare il nuovo Piano di riordino della rete ospedaliera e dell’emergenza, aveva inserito l’ex P.O. di Praia a Mare, in quanto divenuto CAPT, nella categoria delle “Case della Salute”;
- il Commissario ad acta nominato dal Consiglio di Stato, in persona del dott. -------, ha adottato, in esecuzione del mandato, l’atto n. 2678-P-18/09/2017, cosiddetto “Decreto Sciabica”, avente ad oggetto “esecuzione sentenza del Consiglio di Stato n. ------” con il quale ha disposto la riconversione della struttura di Praia a Mare in Presidio Ospedaliero di Base, di cui al Decreto del Ministro della Salute n. 70 del 2015, a norma dell’allegato 1, paragrafo 2.2, altrimenti denominata “Ospedale di Pronto Soccorso” di cui allo stesso allegato, paragrafo 9.2;
- con la sentenza n. ------ il Consiglio di Stato ha fissato “un termine di 90 giorni al Commissario Straordinario per l’Attuazione del Piano di Rientro della Regione Calabria, affinché dia completa esecuzione alle suddette sentenze della Sezione, conformemente alle prescrizioni organizzative formulate con il decreto del Commissario ad acta n. 2678-P-18/09/2017, tenuto conto del recepimento fattone dalla ASP di Cosenza con la delibera commissariale n. 1030 del 4 agosto 2021”. Nella Sentenza è riconosciuto un “atteggiamento inottemperante” da parte della struttura commissariale. I commissari che si sono succeduti, insomma, non hanno applicato né le sentenze che hanno dichiarato illegittima la conversione dell’ospedale di Praia a Mare in Capt né quanto fissato nel Decreto Sciabica;
- con ordinanza del 7 novembre 2024, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Terza, ha nominato un nuovo Commissario ad acta con il compito di eseguire le sentenze precedenti entro 60 giorni, verificando se le scelte esecutive prese dal Commissario Occhiuto con il DCA n. 198 del 12 luglio 2023, impugnato dai comuni di Praia a Mare e Tortora, siano conformi a quanto stabilito dal Consiglio di Stato nelle citate sentenze e nel Decreto Sciabica. Stante l’inerzia da parte dei soggetti volta per volta individuate ad eseguire le sentenze del 2014, del 2015, del 2017 e del 2022, tra i quali il commissario della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, il Consiglio di Stato, ha ritenuto di sostituirli, procedendo alla nomina del direttore generale della Direzione della Salute del Ministero della Salute o di altro funzionario da lui delegato. Tenuto conto che: - il Decreto Sciabica prevede quali debbano essere i contenuti del presidio ospedaliero di Praia a mare regolarmente inserito in una rete ospedaliera. In esso sono previsti 62 posti letto tra Chirurgia, Medicina Generale, Emodialisi e Lungodegenza, servizi in area di Emergenza-Urgenza, Medicina interna, Ortopedia con relativi posti letto, servizi di Anestesia e rianimazione, Radiologia, Laboratorio analisi, Farmacia ospedaliera e Ambulatori specialistici ospedalieri, oltre a una direzione sanitaria autonoma e otto incarichi dirigenziali;
- al momento risulta una gestione inadeguata delle risorse umane e delle attrezzature mediche dell’Ospedale di Praia a Mare. Solo due radiologi sono assegnati alla struttura, uno dei quali in aspettativa, quando ne occorrerebbero almeno quattro per garantire il pieno funzionamento della risonanza magnetica, un macchinario acquistato cinque anni fa ma sottoutilizzato proprio per mancanza di medici. Allo stato attuale si eseguono appena 12-13 esami a settimana, una cifra insoddisfacente rispetto al potenziale. Anche il Pronto Soccorso versa in condizioni critiche, con un solo medico strutturato, due medici cubani e un medico a contratto, mentre la chirurgia resta inattiva. Sebbene un anestesista sia sempre presente, persistono gravi carenze nei servizi ambulatoriali per codici verdi e bianchi, aggravate dalla mancanza di specialisti come otorinolaringoiatra e pediatria. I turni sono gestiti da un medico, due infermieri e un OSS, per un totale di quattro posti OBI e due letti visita. Il reparto di Medicina dispone di 20 posti letto, ma è carente di attrezzature essenziali: manca un ecocardiografo, il carrello delle emergenze e un elettrobisturi. Anche le strumentazioni disponibili sono inadeguate: lo spirometro è fornito in comodato d’uso, l’ecografo è privo di sonda e il mammografo richiede una sostituzione urgente. Preso atto che: - la mancata riapertura del presidio di Praia a Mare come Ospedale di Base penalizza gravemente la popolazione dell'alto tirreno cosentino. È fondamentale, invece, assicurare una copertura sanitaria efficiente nelle aree periferiche della Calabria, soprattutto in ospedali “di frontiera” come quello di Praia a Mare, garantendo la disponibilità di personale medico, attrezzature, mezzi di soccorso e strutture adeguate a fronteggiare le emergenze;
- la situazione in cui versa l’ospedale di Praia a Mare è resa ancor più grave dalla circostanza che molti macchinari, acquistati per rendere funzionale detto presidio ospedaliero, sono inutilizzati o scarsamente utilizzati per carenza di personale, con conseguenti gravissime perdite economiche e con gravissime ripercussioni sui cittadini, che sono costretti a spostarsi in altre Regioni per ricevere le cure mediche;
- questa situazione è il risultato di anni di errori strategici e di visioni miopi che stanno colpendo duramente un intero territorio, privando la comunità locale di un diritto fondamentale come quello alla salute. È tempo di invertire la rotta con interventi concreti che possano rimediare ai danni causati, ottemperare alle sentenze del Consiglio di Stato e garantire ai cittadini dell’alto Tirreno cosentino la cura e l’assistenza che meritano. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
se intende assumere ogni utile, urgente e necessaria iniziativa nei riguardi del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria per garantire l'effettivo e pieno funzionamento dell'Ospedale di Praia a Mare in conformità con le disposizioni normative e le sentenze del Consiglio di Stato.

Allegato:

10/02/2025
D. TAVERNISE