XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE

 

N. 54

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2024

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE

 

Inizio lavori h. 12,24

Fine  lavori h. 13,36

 

INDICE

PRESIDENTE   3

Proposta di legge numero 326/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Straface, P. Raso, S. Mannarino, recante: “Strategie di intervento educativo e inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) e con alto potenziale cognitivo (APC)”  3

PRESIDENTE   3,*,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 5

ELIA Rodolfo, dirigente del Dipartimento istruzione e pari opportunità  4

LO PRESTI Sara, Dipartimento salute e welfare  5

MINNICI Sonia, funzionario IEQ del Settore assistenza giuridica  5

Proposta di legge numero 51/12^ di iniziativa dei consiglieri N. Irto, E. Alecci, D. Bevacqua, F. Iacucci, R. Mammoliti, A. Bruni, recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base”  6

PRESIDENTE   6,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 6

LO PRESTI Sara, Dipartimento salute e welfare  7

MINNICI Sonia, funzionario IEQ Settore assistenza giuridica  7

Proposta di legge numero 279/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Neri, A. Montuoro, recante: “Nuove norme per la valorizzazione del personale dei distaccamenti volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”  8

PRESIDENTE   8

 

 

Presidenza della presidente Pasqualina Straface

 

La seduta inizia alle 12,24

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Proposta di legge numero 326/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Straface, P. Raso, S. Mannarino, recante: “Strategie di intervento educativo e inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) e con alto potenziale cognitivo (APC)”

PRESIDENTE

Comunica, preliminarmente, che sono stati invitati alla seduta odierna il dirigente generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato a partecipare la dottoressa Sara Lo Presti, e il dirigente generale del Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità, che ha delegato il dottore Rodolfo Elia.

Riferito che la proposta in esame, di sua iniziativa, è stata sottoscritta anche dai consiglieri Mannarino e Raso, sottolinea che essa è finalizzata a disciplinare uno dei temi di più stretta attualità nel mondo della scuola, ossia quello dell'inclusione degli studenti con difficoltà legate all'apprendimento, i cosiddetti alunni BES, cioè portatori di bisogni educativi speciali e con alto potenziale cognitivo (APC).

Effettuato un excursus sull’introduzione della definizione di bisogni educativi speciali, ricorda che, con la direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca ha introdotto il riconoscimento di esigenze didattiche particolari per alunni con difficoltà di apprendimento dovute a cause familiari, socio-ambientali o culturali e, altresì, ha fornito anche criteri organizzativi per favorire l'inclusione di questi studenti in difficoltà, approfondendo e chiarendo tali indicazioni con successive circolari ministeriali.

Sottolineato che il nucleo centrale dell'introduzione dei BES nella scuola italiana è rappresentato dall'ampliamento del campo di applicazione di una didattica personalizzata e inclusiva, in precedenza prevista solamente per gli alunni con DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento), rileva che la circolare del 17 maggio 2018, pur esprimendo alcune critiche, non si pone in contrasto con le precedenti direttive ministeriali, ma è, piuttosto, volta a incentivare una maggiore autonomia degli istituti scolastici nella personalizzazione della didattica, promuovendo così un approccio meno burocratico e più educativo rispetto ai BES.

Riferisce, poi, che la proposta in discussione dedica particolare attenzione: agli alunni plus dotati o con alto potenziale cognitivo (APC), che, secondo le stime, sono circa l'8% degli studenti italiani, correttamente inseriti dagli istituti scolatici nell’elenco dei BES; allo Sportello di ascolto e consulenza, ormai presente in molte delle nostre scuole; alla sperimentazione dell’intelligenza artificiale, sotto forma di assistente virtuale, in grado di individuare le difficoltà di apprendimento dei singoli studenti, soprattutto stranieri, e di segnalarle sia al docente che all’alunno stesso; agli studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, con riferimento specifico agli alunni affetti da diabete mellito giovanile, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute e il benessere all’interno della struttura scolastica e durante le uscite didattiche.

Riferito, infine, che il provvedimento si compone di 15 articoli e ha carattere ordinamentale, non comportando, pertanto, nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, comunica che nelle prossime sedute della Commissione si svolgeranno le audizioni di Associazioni operanti nel settore.

ELIA Rodolfo, dirigente del Dipartimento istruzione e pari opportunità

Sottolinea la necessità di raccordare il provvedimento in esame con alcuni strumenti operativi già in essere, quali, nello specifico, le Linee guida operative per la diagnosi e gestione di soggetti con DSA, il Piano di supporto alle fragilità, salute e welfare, nonché alcuni progetti pilota, volti alla diagnosi precoce e presa in carico dei soggetti con bisogni educativi speciali.

Chiede, quindi, alcune precisazioni relativamente all’articolo 12 che prevede la facoltà per gli istituti scolatici di apertura dello Sportello di ascolto, sottolineando, allo stesso tempo, le problematiche connesse al raccordo con l’autonomia scolastica nel caso di eventuale previsione di un obbligo in tal senso.

MINNICI Sonia, funzionario IEQ del Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

PRESIDENTE

Prende atto della necessità di raccordo con gli strumenti esistenti.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata la valenza del provvedimento in esame, evidenzia la necessità di focalizzare la proposta su specifiche progettualità da non sovrapporre a quelle già esistenti e da non imporre alle Istituzioni scolastiche, in considerazione, peraltro, del riconoscimento della loro autonomia.

Rileva, allo stesso tempo, i deficit strutturali delle strutture socio-sanitarie in Calabria, ricordando la scarsa presenza sul territorio dei servizi di neuropsichiatria infantile e la mancanza di adeguato finanziamento dei centri di informazione e consulenza (CIC).

Sottolineate le notevoli problematiche connesse alla mancanza di adeguate forme di finanziamento, ribadisce l’importanza delle finalità della proposta in esame, esprimendo, tuttavia, alcune perplessità sulla sua formulazione, come, affermato dal Settore assistenza giuridica e dal Dipartimento salute e welfare.

Ricorda, infine, l’esistenza dell’Osservatorio istruzione, che fa riferimento ai BES, e i cui dati sono fermi al 2020.

PRESIDENTE

Si dichiara disponibile a cogliere i suggerimenti emersi nel corso della seduta odierna.

LO PRESTI Sara, Dipartimento salute e welfare

Si riserva di trasmettere il parere del Dipartimento.

PRESIDENTE

Rinvia la trattazione.

 

(La Commissione rinvia)

 

Proposta di legge numero 51/12^ di iniziativa dei consiglieri N. Irto, E. Alecci, D. Bevacqua, F. Iacucci, R. Mammoliti, A. Bruni, recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base”

PRESIDENTE

Introduce la proposta, che mira a integrare, con la figura dello psicologo, il servizio sanitario di base. Spiega quindi, che consta di otto articoli che prevedono: l’istituzione del Servizio di psicologia di base; l’indicazione dei beneficiari e gli obiettivi del servizio; la creazione degli Elenchi provinciali degli Psicologi di base e i requisiti per essere iscritti; l’organizzazione, la strutturazione e le modalità di svolgimento del Servizio, l’istituzione di un organismo indipendente con funzioni di Osservatorio regionale.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Premesso che la proposta è datata, ne sostiene la valenza evidenziando di averla appena sottoscritta con l’auspicio che sia rielaborata in una prospettiva di collaborazione tra maggioranza e minoranza.

Rimarca, ancora, che la figura dello psicologo di base si rende necessaria perché il disagio psicologico, emerso durante il lockdown, non è stato risolto, comportando gravi conseguenze anche nei giovani e un generale peggioramento delle condizioni di salute psichica.

Spiega, inoltre, che tale esigenza nasce dalla considerazione che il principio di tutela della salute non può prescindere dal benessere psicologico per un miglioramento della qualità di vita.

Evidenziato, ancora, che molte patologie connesse al disagio psicologico comportano un aumento di costi per farmaci e visite non necessarie, evidenzia che potrebbe esserci un risparmio nel bilancio regionale.

Riconosciuto, quindi, che l’articolato necessita di moltissimi emendamenti e che non vi è la competenza a legiferare in materia sanitaria, sottolinea la necessità di un afflato politico per trovare nuove soluzioni.

Sottopone, infine, all’aula la proposta legislativa, consapevole che potrebbe comportare risparmi, anche se non immediati, e  un miglioramento della qualità della vita.

PRESIDENTE

Puntualizzato che le iniziative della minoranza sono accolte nell’ottica della tutela del diritto alla salute, mette in rilievo che tutte le proposte sono esaminate in un’ottica di collaborazione. Specifica, però, che vi è la necessità di comprendere se la proposta sia sostenibile dal punto di vista tecnico.

LO PRESTI Sara, Dipartimento salute e welfare

Dà lettura di una relazione del Dipartimento salute e welfare che rimarca l’importanza di potenziare il supporto psicologico sul territorio calabrese, prevedendo l’introduzione della figura dello psicologo nelle Case della salute e la riorganizzazione della rete territoriale, che prevede l’introduzione del servizio consulenza psicologica nei consultori.

Dato atto che lo psicologo di base collaborerebbe con i medici di base, svolgendo un’attività di prevenzione e valutazione, attualmente svolta nei Centri di salute mentale previa corresponsione di un ticket, riconosce che la previsione di un ticket limita l’accesso al servizio ai cittadini meno abbienti.

Evidenzia, però, che la figura dello psicologo di base non è contemplata nel quadro normativo attuale per cui si renderebbe necessaria una revisione della normativa specifica.

Compiaciuta dell’assenza di nuovi oneri, cui si provvede con risorse già attribuite al SSR, sottolinea però che il Piano di rientro dal debito sanitario comporta una valutazione del quadro economico complessivo e che a causa dello stesso non sono consentiti ulteriori livelli di assistenza. Dichiara, infine, che la proposta potrebbe offrire un supporto essenziale e tempestivo, ma che necessita di una più approfondita valutazione dal punto di vita tecnico e finanziario.

MINNICI Sonia, funzionario IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

PRESIDENTE

Rinvia il punto per ulteriori approfondimenti

 

(La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 279/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Neri, A. Montuoro, recante: “Nuove norme per la valorizzazione del personale dei distaccamenti volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”

PRESIDENTE

Rinvia il punto, considerata l’assenza dei proponenti, quindi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

La seduta termina alle 13,36

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo