XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 24
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SEDUTA Di MARTEDì 11 APRILE
2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 16,01
Fine lavori h. 18,53
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico), *
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TALERICO Antonello (Gruppo
misto)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
RASO Pietro (Lega Salvini), relatore
AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
GALLO Gianluca, assessore all’agricoltura, welfare: politiche
sociali e per la famiglia.
GENTILE Katya (Forza Italia), relatore, *
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MOLINARO Pietro Santo (Lega
Salvini)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
COMITO Michele (Forza Italia), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Sulla convocazione della prossima seduta
Presidenza del
presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 16.01
Dà avvio ai lavori,
invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta
precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Rivolti gli auguri alla Polizia di Stato per i suoi 171 anni al servizio del Paese, compiuti il 10 aprile, che saranno celebrati il 12 aprile, esprime un sentito ringraziamento per l’importante lavoro svolto quotidianamente a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno relativo alla possibilità di proroga dei medici di medicina generale.
Pone ai voti l’inserimento che è approvato.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno sullo spreco alimentare.
Pone ai voti l’inserimento che è approvato.
Precisato, preliminarmente, che con il provvedimento in esame si prende atto della conclusione del negoziato per l’approvazione del Programma regionale Calabria FESR- FSE+ 2021-2027, riferisce che il Programma, nella sua versione definitiva, è stato approvato dalla Commissione europea il 3 novembre 2022 e che, in seguito, la Giunta regionale ha istituito il Comitato di sorveglianza del Programma.
Sottolineato che, rispetto alla precedente programmazione, l'afflusso di risorse assegnato alla Regione vede un aumento di circa un miliardo di euro, con un importo complessivo pari a circa 3,17 miliardi di euro, evidenzia che la strategia del Programma poggia su 5 obiettivi che sono, sostanzialmente: una Calabria più competitiva e intelligente, finalizzato a promuovere la competitività, la trasformazione digitale, l'imprenditorialità e l'innovazione, per recuperare il divario economico con il resto d'Italia, con una dotazione finanziaria pari a circa 680 milioni di euro; una Calabria resiliente e sostenibile, finalizzato a promuovere la transizione verso l'energia pulita ed equa per migliorare l'efficienza energetica, sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, in linea con gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030, con una dotazione finanziaria pari a circa 850,6 milioni di euro; una Calabria più connessa a livello locale e regionale, finalizzato a sostenere e promuovere il trasporto a livello locale e regionale, al fine di colmare il gap infrastrutturale di cui è caratterizzato il contesto calabrese e che si ripercuote sulla competitività del sistema territoriale regionale, con una dotazione finanziaria pari a 413 milioni di euro; una Calabria con più opportunità, istruzione, competenze e inclusione a favore dei giovani, volto ad attuare i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, migliorando l'accesso al mercato del lavoro e le condizioni di occupabilità, l'apprendimento permanente, le infrastrutture, l'istruzione e formazione, nonché le infrastrutture sanitarie, culturali e sociali, con una dotazione finanziaria pari a circa 920 milioni di euro; una Calabria più vicina ai cittadini, obiettivo trasversale, volto a rafforzare la debole struttura territoriale calabrese attraverso la definizione di una strategia territoriale integrata, condivisa con tutti gli stakeholders, valorizzando il ruolo degli Enti locali all’interno del processo decisionale, con una dotazione finanziaria pari a 194 milioni di euro.
Sottolinea che, in seguito all’approvazione del provvedimento, si potranno avviare le procedure per la contrattualizzazione dei lavoratori precari ex legge regionale numero 12 del 2014.
Ricordato il complesso iter del provvedimento che giunge alla sua fase finale, ne sottolinea l’importanza non soltanto per la cospicua entità delle risorse finanziarie (oltre 3,7 miliardi di euro) ma, soprattutto, per le importanti ricadute conseguenti ad un impiego proficuo di tali risorse.
Evidenziato il mutato quadro socio-economico regionale, rileva la mancanza nel documento di una visione strategica e, soprattutto, della capacità di coordinare, attraverso una apposita cabina di regia, tutti gli strumenti e le risorse esistenti.
Ritenuto il provvedimento in esame cruciale e strategico per affrontare le criticità e le problematiche ataviche della Regione, migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini calabresi e superare il deficit di sviluppo produttivo e dei diritti di cittadinanza, reputa che tale atto sia stato sottovalutato dall’Esecutivo regionale.
Sottolineata la necessità di cogliere la sfida di tale importante atto di programmazione, propone di utilizzare proficuamente le risorse seguendo tre direttrici: la capacità progettuale, evidenziando come spesso le risorse programmate non siano state utilizzate per gli obiettivi programmati e ricordando l’effettuazione, nell’ultimo anno, di molteplici interventi di rimodulazione; la gestione degli interventi, sottolineando la necessità di cambiare l’impostazione delle procedure burocratiche, ritenuta oggi possibile avvalendosi di specifiche professionalità; le ricadute concrete, evidenziando la necessità di effettuare un costante monitoraggio al riguardo.
Ravvisata la necessità di supportare gli Enti locali per attingere all’utilizzo proficuo delle risorse, rivolge un appello all’Esecutivo regionale auspicando l’avvio di una stagione di cambiamento reale e censurando l’approccio burocratico alle problematiche.
Precisa
che la programmazione è stata già approvata e che si sta procedendo a una presa
d’atto conclusiva dell’intero iter.
Reputa
rilevante preliminarmente conoscere l’ammontare delle risorse spese nella
precedente programmazione. Inoltre, censura l’assenza dell’assessore alla Programmazione
alla seduta odierna benché gli riconosca il possesso di un curriculum elevato e
confacente alla funzione delegata.
Evidenzia,
poi, che la Calabria, pur avendo notevoli risorse economiche a disposizione per
creare sviluppo, non raggiunge gli obiettivi finali e ricorda che nella passata
programmazione, ad esempio negli Assi 9 e 10, rispettivamente attinenti al
Lavoro e all’Inclusione, si sono spese soltanto il 32 per cento delle risorse
disponibili.
Riferito,
poi, che la Regione non è centro di spesa bensì di programmazione, chiede come
possano i Comuni in dissesto affrontare la nuova programmazione, considerate le
ataviche carenze di personale.
Sottolineata,
in proposito, la necessità di dare supporto ai Comuni, ritiene che potrebbe
dichiararsi soddisfatto soltanto nel caso in cui la Calabria spendesse il 100
per cento delle risorse disponibili, superando le tante emergenze presenti sul
territorio. In conclusione, evidenzia la necessità di effettuare un’analisi
sullo “stato di salute” delle amministrazioni locali.
Criticata
innanzitutto l’assenza dell’assessore al ramo che, a suo avviso, avrebbe dovuto
illustrare l’intera programmazione, ritiene improcrastinabile anche un’analisi
accurata della programmazione precedente della quale sono state spese solo il
60 per cento risorse con il rischio di restituzione di quelle rimanenti. Alla
luce della situazione reale chiede alla maggioranza di fare da pungolo per dare
un maggior impulso all’utilizzo delle predette risorse. Tra l’altro, ritiene
che i numerosi cambiamenti di assessore delegato non abbiano favorito l’attuarsi
della programmazione che, invece, auspica avvenga nei prossimi nove mesi.
Infine,
riferisce che la Regione Lombardia ha istituito una Commissione sul
monitoraggio dei fondi europei e sul PNRR.
Sottolineato
come sia drammatica e sconfortante la situazione all’interno dei territori
comunali, ritiene che la programmazione dovrebbe innanzitutto da un lato
comprendere, in riferimento al mondo dell’imprenditoria, in che settore poter investire
e dall’altro quali siano i percorsi formativi da suggerire ai giovani calabresi
per favorire la loro permanenza in Calabria. Ribadisce, quindi, la rilevanza di
trovare risposte ai due quesiti per i quali altre Regioni trovano e danno
risposta concreta al fine di fornire strumenti adeguati e soddisfacenti ai
giovani cittadini calabresi per consentire che possano costruire il loro futuro
professionale e umano in Calabria.
Evidenziato
che il documento di cui si discute è il più importante e capace di condizionare
il futuro della Calabria, ritiene che gli interventi dei consiglieri che l’hanno
preceduta non siano entrati nel merito della programmazione.
Auspica,
quindi, che entro fine mese si possano registrare risultati positivi per la Regione
in merito alle risorse da spendere, evidenziando che la linea strategica
perseguita nel programma si attua anche con l’aiuto dei cittadini e degli
operatori economici. Riguardo in particolare a questi ultimi, ricorda le
difficoltà da essi vissute e causate sia dalla pandemia sia dal conflitto tra
Ucraina e Russia, che hanno messo a dura prova il sistema economico e sociale.
Giudica
fondamentale intervenire sulla struttura amministrativa e sulle politiche
territoriali attraverso l’utilizzo delle risorse e ritiene che l’obiettivo
primario sia quello di creare una Calabria capace di creare sviluppo attraverso
interventi strategici che procede ad illustrare.
Infine,
evidenzia che la strategia politica mira a perseguire un programma di riforma,
di progresso e di sviluppo.
Ricordato che il Programma Regionale Calabria FESR–FSE+
2021-2027 è stato
approvato lo scorso mese di marzo e che nella seduta odierna si conclude l’iter
adempiendo a quanto richiesto dalla Commissione europea, ritiene che
l’occasione odierna consenta alla minoranza di svolgere il proprio ruolo e
condivide le osservazioni dei consiglieri che lo hanno preceduto. Traccia, quindi,
un bilancio di quanto realizzato nel tempo trascorso, nel quale non ravvede un
cambiamento esponenziale.
Ritiene poi che il compito della
minoranza sia quello di stimolare le azioni intraprese, evidenziando, altresì,
i limiti che spesso derivano dall’apparato burocratico regionale, poco
rinnovato rispetto al passato.
Ritiene anche che la programmazione non
sia stata ampiamente condivisa con gli attori principali rispetto alla
progettualità e, ricordati i risultati positivi raggiunti in tema di
depurazione, invita a valutare una revisione del programma al fine di
migliorare gli indici economici e sociali della Regione per il raggiungimento
degli obiettivi, avviando un serio dibattito in tal senso e intraprendendo
iniziative forti e innovative in tema di agricoltura e di mobilità, soprattutto
attraverso l’individuazione delle reali criticità.
Pertanto, manifesta la sua
disponibilità a intraprendere percorsi condivisi in tal senso, al fine di
migliorare la qualità della vita dei calabresi.
Pur riconoscendo il ruolo di
responsabilità dell’opposizione, ritiene che spesso gli interventi rischiano di
rivelarsi sterili e inutili.
Evidenziati alcuni importanti passaggi
legati al PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e alla programmazione
comunitaria, reputa necessario supportare i Comuni individuando le criticità
che spesso portano a dover restituire le risorse e garantendo ai cittadini la
reale dimensione delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti.
Esprime apprezzamento per quanto
replicato dalla maggioranza rispetto alle azioni di riforma da introdurre e
reputa opportuno individuare strade precise, evitando possibili problemi
futuri, con senso di responsabilità e in un clima di condivisione, procedendo
alla maggiore incentivazione possibile dei settori da arricchire anche con le
giovani professionalità. Indi, annuncia il suo voto di astensione.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
proposta di legge che si compone di 16 articoli e prevede l’istituzione della
Riserva Naturale Regionale dei Vergari con l’obiettivo di garantire la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale della Regione
Calabria, la cui gestione sarà affidata al Comune di Mesoraca. Precisa, quindi,
che l’amministrazione comunale di Mesoraca si è particolarmente spesa per il
raggiungimento di tale obiettivo, insieme alle associazioni di volontariato Le Maruche
e Fratta, dimostrandosi una comunità che considera la tutela dell’ambiente e
paesaggistica come un’occasione per lo sviluppo turistico del proprio
territorio.
Evidenziato
l’entusiasmo della comunità, sottolinea l’impegno con cui la Regione Calabria
ha accolto tale sfida, attraverso l’istituzione delle Riserve naturali, in
linea con quanto previsto dalla Costituzione anche grazie alle recenti
modifiche che mirano alla tutela dell’ambiente.
Riferisce che la
relazione allegata alla proposta contiene la disamina analitica delle
caratteristiche naturali e della biodiversità nonché le caratteristiche che ne
accrescono il valore naturalistico e ambientale.
Preannunciato voto favorevole, ritiene che
la proposta sia un esempio di buona amministrazione che punta alla valorizzazione
dell’ambiente e del turismo. Suggerisce, poi, di creare una rete tra le Riserve
naturali regionali con un’unica gestione finalizzata alla creazione di percorsi
turistici.
Premesso che l’Unione europea prevede il raggiungimento
di una quota del 30 per cento di territorio sottoposto a tutela entro il 2030 e
che al riguardo il Paese si assesta al 10 per cento circa mentre la Calabria è
al 13 per cento, ritiene che la protezione del territorio debba passare
attraverso aiuti destinati anche alla tutela sociale, urbanistica e economica, che
reputa settori tra essi correlati.
Conclude augurandosi che si prosegua in direzione
di un ulteriore ampliamento della protezione ambientale e annuncia il proprio
voto favorevole.
Preannunciato voto favorevole, evidenzia
come coerentemente l’opposizione effettui sempre una valutazione di merito rispetto
ai provvedimenti, senza assumere posizioni preconcette.
Riconosciuta, quindi, la centralità della valorizzazione
e della tutela ambientale per uno sviluppo sostenibile, si dichiara convinto
che le risorse destinate serviranno a valorizzare il patrimonio naturalistico e
culturale del territorio.
Conclude augurandosi che al momento della rivalutazione
del finanziamento tali risorse siano confermate e anche implementate.
Preannunciato voto favorevole, si congratula
con il Comune di Mesoraca per il traguardo raggiunto e auspica che l’iniziativa
serva alla valorizzazione dei percorsi e delle risorse del territorio.
Comunica che all’articolo 1 è stato presentato
un emendamento a firma dei consiglieri Mancuso, Raso e Montuoro, protocollo
numero 6867/A09, che specifica che la Regione garantisce la corretta
conservazione anche delle formazioni ed emergenze geologiche e geomorfologiche
di interesse scientifico e didattico.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Pone in votazione l’articolo 1 che è
approvato come emendato.
Comunica che all’articolo 2 è stato presentato
un emendamento a firma dei consiglieri Mancuso, Raso e Montuoro, protocollo
numero 6867/A07, che aggiunge i riferimenti alla presenza, all’interno
dell’area di interesse, di numerose cascate e salti morfologici. Pone in
votazione l’emendamento che è approvato. Pone in votazione l’articolo 2 che è
approvato come emendato.
Comunica che all’articolo 3 è stato presentato
un emendamento a firma dei consiglieri Mancuso, Raso e Montuoro, protocollo
numero 6867/A05, che specifica
meglio le finalità di tutela e riqualificazione paesaggistica dell’area
protetta dei Vergari attraverso la fruizione e protezione delle emergenze
geologiche (geositi) della Sila. Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Pone in votazione l’articolo 3 che è approvato come emendato.
Comunica che all’articolo 4 è stato presentato
un emendamento a firma dei consiglieri Mancuso, Raso e Montuoro, protocollo
numero 6867/A04, che mira a specificare meglio gli obiettivi gestionali da
perseguire per il raggiungimento delle finalità esplicitate all’articolo 3
della proposta di legge.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato.
Pone in votazione l’articolo 4 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli: 5,
6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 e 16 che sono approvati e, preso atto della nuova
relazione illustrativa presentata dai proponenti, la legge nel suo complesso
che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta che si inserisce in un progetto
più ampio che punta alla crescita del settore agricolo attraverso un
aggiornamento della normativa di settore, finalizzata a valorizzare e tutelare
le ricchezze agro-alimentari calabresi, con un’attenzione particolare all’agricoltura
biologica.
Prosegue specificando che la stessa è volta
a disciplinare la materia delle piante officinali utilizzate per i profumi, per
le sostanze curative o per entrambi.
Riferisce, quindi, che in Calabria vengono coltivate
11 specie di piante officinali, tra le quali settori d’eccellenza sono: il bergamotto,
la liquirizia e il cedro; il resto delle produzioni comprendono: l’origano, il
goji, la lavanda, lo zafferano, la salvia, l’alloro, il rosmarino e il gelsomino.
Informa, inoltre, che, in Calabria, è molto
diffusa la raccolta delle piante spontanee come: la liquirizia, l’origano, il
finocchio selvatico, la ginestra, il mirto, l’anice selvatico, l’elicriso, il
carciofo selvatico. Precisa, però, che tale raccolta non è regolamentata;
pertanto, reputa necessario intervenire a livello regionale per conservare la
biodiversità, favorire lo sviluppo economico e produttivo e realizzare
un’adeguata formazione di coloro che operano in questo ambito.
Sottolineata l’importanza di creare una filiera
strutturata, rimarca l’importanza di coinvolgere: l’ARSAC, con un’attività di supporto
operativo all’Osservatorio regionale istituito per promuovere la tutela del
patrimonio delle officinali e garantirne l’utilizzazione collettiva; le Università;
gli ordini professionali; le organizzazioni rappresentative della categoria.
Conclude spiegando che, con la proposta in
esame, si ottempera alle disposizioni nazionali che demandano alle Regioni l’emanazione
delle norme di dettaglio relative alla disciplina dell’attività di prelievo, definizione
e organizzazione dei corsi di formazione necessari per ottenere
l’autorizzazione alla raccolta, di individuazione delle piante sottoposte a
tutela e alla istituzione dell’elenco dei raccoglitori autorizzati.
Evidenzia, infine, che la proposta ha
carattere ordinamentale e non comporta oneri di carattere finanziario.
AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle)
Chiarisce di aver ritirato la proposta di medesimo
contenuto depositata a sua firma per favorire una comparazione tra le diverse
proposte sulle piante officinali e per poter giungere ad una proposta di legge
migliore e più organica. Ricorda, dunque, che le piante officinali possono
essere utilizzate per numerosi scopi e che, spesso, crescono spontaneamente. Ritiene,
quindi, che si debba puntare anche alla coltivazione di tali piante cercando di
utilizzare, a tal fine, i terreni abbandonati e in proposito riferisce che già
il comune di Alessandria del Carretto destina i propri terreni alla
coltivazione dell’origano.
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
Condivide la proposta legislativa relativa
alle erbe officinali, considerato che la Calabria ha un elevatissimo grado di
biodiversità. Sottolinea come sia importante valorizzare la produzione di
piante officinali attraverso la creazione di filiere e la successiva
introduzione e promozione di ulteriori specie come, ad esempio, la Sideritis
che ha proprietà cicatrizzante. Evidenziato che le piante officinali hanno un
valore economico eno-gastronomico e medicinale, ritiene che l’unico problema
riguardi la sostenibilità poiché la catena di approvvigionamento deve essere
razionalizzata e pensata anche in termini di energia, accompagnandola con
strumenti che non mettano a repentaglio l’ambiente, il consumo di suolo e di
energia. Esprime, infine, il suo voto favorevole alla proposta.
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
Evidenziato che le piante officinali sono
fonte di salute oltre che di gusto, precisa come trovino il loro ambiente
idoneo in zone come quelle protette in cui non è presente inquinamento da
pesticidi. Reputa importante la proposta in discussione, considerato che la
Calabria annovera nel suo territorio una gamma amplissima di piante officinali.
Infine, evidenzia il forte collegamento esistente tra la tutela, la salubrità
del territorio e lo sviluppo economico.
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia.
Ritiene che la proposta confermi la volontà di una programmazione più
generale riguardante tutti gli aspetti del mondo agricolo. Puntualizza, quindi,
che il settore inerente le piante officinali andava regolamentato, portando a
regime la ricchezza da esse derivante, in modo da offrire alle aziende agricole
un'ulteriore opportunità di produzione, attesa la notevole capacità produttiva
della Calabria nel settore. Sottolinea, inoltre, come la proposta abbia una sua
importanza anche nel settore del turismo lento ed esperienziale, rappresentando
concretamente la volontà della Regione di non puntare esclusivamente sul settore
agro alimentare.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che
sono approvati; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 7433 a
firma del consigliere Molinaro.
Illustra l’emendamento teso ad uniformare le
disposizioni della proposta a quanto previsto dall’articolo 1 del Decreto ministeriale
del 21 gennaio del 2022, sostituendo la parola “formato” con la parola “istruito”.
Esprime parere favorevole all’emendamento.
Esprime parere favorevole all’emendamento,
raccomandandone il coordinamento con le disposizioni del Decreto ministeriale.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero
7433 che è approvato, indi pone in votazione l’articolo 5 che è approvato per
come emendato. Pone in votazione gli articoli 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14,
15 e 16, sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
COMITO
Michele (Forza Italia), relatore
Illustra la proposta di legge, tesa ad istituire il registro regionale del farmaco e del parafarmaco, garantendo il giusto riconoscimento al lavoro degli informatori scientifici che, facendo da tramite con la classe medica, sono elemento indispensabile per contribuire a garantire la salute pubblica. Riferito che a livello provinciale risultavano già costituite delle sezioni, evidenzia come l’istituzione del registro rappresenterà un vantaggio per il Dipartimento che potrà, pertanto, usufruire dell’esperienza degli informatori scientifici nei tavoli tecnici. Dà, quindi, lettura degli articoli di cui si compone la proposta, precisandone la neutralità finanziaria.
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
Ribadite le perplessità già espresse in Commissione, preannuncia il suo voto di astensione. Evidenzia, infatti, che l’AIFA ogni anno riceve dalle aziende farmaceutiche l’elenco degli informatori scientifici e, pertanto, non ravvisa la necessità di intervenire con una proposta legislativa che, a suo avviso, rischia di rendere meno fluido e più complesso il rapporto tra Dipartimento e informatori scientifici. Inoltre, giudica errato creare una correlazione tra informatori scientifici dei farmaci e informatori scientifici dei parafarmaci, considerato che si tratta di professionalità differenti.
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
Pur condividendo nel merito la proposta e i contenuti dell’illustrazione del consigliere Comito, esprime perplessità sulla neutralità finanziaria della proposta, paventando, per contro, il rischio di impugnativa poiché la stessa contempla una figura professionale non individuata dallo Stato. Dichiara, quindi, il suo voto di astensione.
Posti
ai voti gli articoli 1, 2 3 e 4 che sono approvati e la proposta di legge nel
suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra
l’ordine del giorno che nasce dalla possibilità offerta dall’articolo 4, comma 9
-octiesdecies del cosiddetto Decreto “Milleproroghe” che, al fine di far
fronte alle esigenze del Servizio sanitario nazionale e di garantire i livelli
essenziali di assistenza, consente alle Aziende del Servizio sanitario
nazionale di trattenere in servizio, a richiesta degli interessati, il
personale medico in regime di convenzionamento, fino al compimento del
settantaduesimo anno di età e, comunque, entro la predetta data.
Sottolinea,
quindi, che l’ordine del giorno è finalizzato ad impegnare il Presidente della
Giunta regionale a consentire alle Aziende sanitarie il mantenimento in
servizio, previo consenso, dei medici di medicina generale, nelle more di
assegnazione delle zone carenti ai nuovi medici di famiglia e, comunque, non
oltre il settantaduesimo anno di età.
Pone
in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea,
preliminarmente, che a livello globale si produce una quantità di cibo
sufficiente a nutrire 10 miliardi di persone (gli abitanti del pianeta invece sono
circa 8 miliardi) e ciò nonostante: circa 800 milioni di persone soffrono la
fame; ogni anno muoiono di malnutrizione circa tre milioni di bambini; il 10 per
cento dei bambini complessivi del pianeta è in sovrappeso.
Ricordato che, secondo
la FAO, oltre un terzo del cibo prodotto al mondo va perso, sottolinea come la
problematica dello spreco alimentare rappresenti, da tempo, un punto focale
delle politiche mondiali ed europee nonché una priorità degli interventi dei Governi
nazionali e locali.
Ricordate le principali
iniziative in tal senso, quali, in particolare, la Risoluzione adottata nel
2012 dal Parlamento europeo su un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse
e la Direttiva del 2018 del Parlamento europeo e del Consiglio sui rifiuti, sottolinea
che: nel 2016 è entrata in vigore la legge numero 166 del 19 agosto 2016,
contenente “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di
prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la
limitazione degli sprechi”; che diversi sono stati i Piani ed i Protocolli di
intesa adottati a livello nazionale; che, da ultimo, il Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza, pone come urgenti gli interventi e le misure in materia
di economia circolare, per proteggere la natura e le biodiversità e garantire
un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, e ha stanziato,
per questa finalità, ingenti fondi.
Riferisce, quindi,
che l’ordine del giorno impegna il Presidente e la Giunta regionale ad adottare
programmi e progetti finalizzati ad affrontare il problema dello spreco
alimentare, prevedendo importanti investimenti, nonché a individuare misure per
supportare, in particolare, l’azione dei Comuni, coinvolti per primi nel
problema della gestione dello spreco, delle eccedenze alimentari e dei relativi
rifiuti.
Pone in votazione
l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio
approva)
Comunica che la
prossima seduta si terrà il 20 aprile alle ore 14 e sarà dedicata in gran parte
allo svolgimento delle interrogazioni.
Indi, esauriti gli
argomenti all’ordine del giorno toglie la seduta.
La seduta termina
alle 18.53
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo