XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 22
__________
SEDUTA Di GIOVEDì 22 GIUGNO
2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO E DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 13,55
Fine lavori h. 17,54
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
In morte dell’onorevole Silvio Berlusconi
PRESIDENTE, *, *, *, *
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico), *
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
CALABRESE Giovanni, assessore al
lavoro
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
PRESIDENTE, *, *, *, *
ALECCI Ernesto Francesco (Partito
Democratico), *
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
CALABRESE Giovanni, assessore
alle politiche per il lavoro e formazione professionale
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico), *, *, *
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), *
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), relatore
ALECCI Ernesto (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente), *
MATTIANI Giuseppe (Forza Italia)
PRINCI Giusy, Vicepresidente
della Giunta regionale
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), *, *
ALECCI Ernesto (Partito Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)
CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Presidenza del
presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 13,55
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Reputa doveroso
informare il Consiglio regionale della decisione di assumere le deleghe conferite
all’assessore Minenna, interessato questa mattina da un provvedimento di
custodia cautelare domiciliare, su disposizione della Procura di Forlì, per fatti
risalenti al periodo nel quale era direttore generale dell’Agenzia delle dogane,
al fine di evitare ritardi nello svolgimento dell’attività amministrativa.
Manifestata piena
fiducia nell’operato della Magistratura e confidando che l’assessore Minenna possa
dimostrare la sua completa estraneità ai fatti contestati, esprime rammarico considerato
il proficuo lavoro fino al momento svolto dall’assessore, soprattutto in
materia di programmazione comunitaria.
Ritiene doveroso ricordare, in un’Aula di
democrazia e pluralismo politico, la scomparsa dell’ex premier Silvio
Berlusconi, a suo giudizio una delle figure centrali della politica italiana ed
europea degli ultimi decenni, fondatore e federatore del centrodestra, protagonista
di primo piano in politica come nel sistema della comunicazione, dell’editoria
e dello sport, imprenditore di valore, politico appassionato, capace di
innovare rompendo gli schemi e dotato di una profonda sensibilità umana.
Ricordata l’inaugurazione, a marzo del
2005, da parte dell’onorevole Silvio Berlusconi, nella funzione di Presidente
del Consiglio dei ministri, dell’Auditorium Nicola Calipari di Palazzo
Campanella, che nel luglio del 2020 ha subito il crollo della copertura,
riferisce lo stanziamento, da parte dell’Ufficio di Presidenza, di complessivi
12 milioni di euro per la ricostruzione dell’Auditorium; in proposito sottolinea
che, a seguito del concorso internazionale d’idee già espletato e finalizzato a
realizzare un’opera ispirata ai più avanzati criteri architettonici, tecnologici
e di sostenibilità, a breve, sarà individuata la migliore proposta progettuale.
Rivolti
sentimenti di cordoglio alla famiglia e alle innumerevoli personalità con le
quali l’onorevole Berlusconi ha condiviso uno straordinario percorso politico e
lavorativo, invita i presenti ad osservare un minuto di silenzio.
(I consiglieri e i presenti
in Aula si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio)
Chiede l’inserimento
all’ordine dei lavori della mozione numero 58/12^, condivisa da tutti i capigruppo
di maggioranza e opposizione, relativa alla SIN Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara.
Pone in votazione la richiesta di
inserimento della consigliera Bruni che è approvata.
Chiede al
Presidente notizie in merito allo stato di attuazione della legge regionale del
6 febbraio 2023, entrata in vigore il 31 marzo 2023, attesa l’assenza di atti
dai quali si evinca l’avvio dell’iter amministrativo.
Ricordato che
la legge regionale è relativa ai lavoratori della ex legge regionale numero 12,
riferisce che sono in atto riunioni finalizzate a risolvere le difficoltà
intervenute e finalizzate all’individuazione del percorso da seguire.
Riferisce l’avvio
dell’iter istruttorio per la contrattualizzazione dei lavoratori, che
coinvolge diversi Dipartimenti regionali, sottolineando la predisposizione dei
progetti necessari e ricordando la riunione recentemente tenutasi presso l’assessorato
alla presenza delle organizzazioni sindacali.
Prende atto delle procedure in
atto per dare attuazione alla legge.
Preso atto della
comunicazione del presidente Occhiuto relativa all’assessore Minenna, reputa l’accaduto
preoccupante per l’immagine del Consiglio, riservandosi, nei prossimi giorni, l’adozione
di eventuali azioni.
Chiede l’inserimento
all’ordine dei lavori di un ordine del giorno inerente alla problematica dell’avvenuto
sequestro, da parte dell’Autorità giudiziaria, dei traghetti della Compagnia Caronte,
che potrebbe compromettere non solo la navigabilità ma anche i posti di lavoro,
richiedendo l’impegno fattivo del Presidente della Giunta regionale per la
risoluzione della problematica.
Chiede chiarimenti al riguardo.
Riferisce che sono stati riscontrati
inadempimenti relativamente alle disposizioni in materia di passeggeri con
mobilità ridotta.
Espresso
disappunto per la mancata trattazione della problematica nella seduta della
Conferenza dei capigruppo, reputa la richiesta improvvisata e sottolinea che,
dopo la trattazione dei provvedimenti inseriti all’ordine del giorno, si valuterà
l’opportunità di inserirla.
Si dichiara disponibile
a delegare il consigliere Bevacqua presso l’Autorità giudiziaria per
approfondire la possibilità o meno di revoca del provvedimento di sequestro.
PRESIDENTE
Ricorda all’Aula che, ai sensi dello Statuto
regionale, con legge approvata a maggioranza di due terzi dei componenti del Consiglio
regionale, la Regione può istituire aziende, società regionali anche a
carattere consortile con Enti locali, con altre Regioni nonché partecipare o
promuovere Intese anche di natura finanziaria. Pertanto, la proposta di legge
in esame dovrà essere approvata con la maggioranza qualificata dei due terzi.
Ritiene che la proposta rappresenti
la concretizzazione dell’ambiziosa linea di indirizzo politico del presidente
Occhiuto e della sua Giunta, che, sin dall’insediamento, hanno preso atto della
necessità di procedere a una radicale riforma del sistema legislativo che
regola il mercato del lavoro in Calabria, ancorato ad una normativa molto
datata. Riferisce, poi, che, attraverso il lavoro sinergico del Dipartimento e
dell’Assessorato al lavoro nonché attraverso l’adozione di una nuova
metodologia ispirata al dialogo con le Organizzazioni sindacali, ne è scaturito
un disegno di legge “moderno”.
Evidenziato che la proposta di legge vuole
rappresentare un unico contenitore, nelle diverse articolazioni delle
competenze nazionali e regionali, precisa che essa è frutto di un percorso condiviso tra l’Assessorato
al lavoro, il Dipartimento Lavoro e welfare e le organizzazioni sindacali e che
il provvedimento tiene, altresì, conto delle indicazioni emerse, nel corso degli
anni, relativamente alle esigenze di cambiamento del sistema regionale del
lavoro.
Evidenzia che la
proposta di legge intende dotare la Regione di una regolamentazione del mercato
del lavoro e delle politiche attive, aggiornata alle riforme legislative
nazionali in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, che, a
partire dal decreto legislativo 150 del 2015, hanno riordinato il sistema del
lavoro, prevedendo anche un significativo intervento da parte delle Regioni. Evidenzia, dunque, che l’obiettivo principale
è quello di disciplinare
compiutamente il sistema delle politiche del lavoro, della formazione,
dell’apprendimento permanente e del sostegno all’autoimpiego nel territorio
regionale ed il relativo quadro degli interventi e degli strumenti di programmazione
ed attuazione.
Illustra, quindi,
nel dettaglio, le principali novità della proposta di legge, quali, in
particolare: la costituzione di una Rete regionale dei servizi e delle politiche
del lavoro; il Tavolo regionale per i servizi e per le politiche del lavoro; un’unità
di intervento e di gestione delle crisi aziendali; un ruolo più centrale dell’Osservatorio
sul Mercato del Lavoro; un più incisivo presidio del Sistema Informativo del
lavoro (SIL); la previsione al Titolo IV di un Sistema regionale delle politiche
attive del lavoro; la promozione di un Sistema regionale di inclusione attiva
ed integrazione tra i servizi sociali e del lavoro, quale punto di incontro tra
il lavoro e il welfare, prevedendo la possibilità di ampliare le categorie dei
partecipanti alle misure di sostegno al reddito e di inclusione; la previsione
al Titolo V di interventi per l’apprendimento permanente e la formazione.
Ritenuto, altresì,
che la proposta accompagni il percorso di riforma delle politiche attive già in
atto, supportando quanto realizzato dalla Regione in termini di potenziamento
dei centri per l’impiego, evidenzia che la parte fondamentale dell’intervento
normativo è, tuttavia, rappresentata dall’istituzione dell’Agenzia regionale
per le politiche attive e i servizi per l’impiego (ARPAL Calabria), dando,
così, maggiore stabilità a circa 370 dipendenti provenienti dal precariato
storico regionale.
Ricordata la
lotta al precariato storico intrapresa dal presidente Occhiuto, sottolinea che
la proposta prevede il potenziamento dei Centri per l’impiego, quale
infrastruttura di base necessaria, e riferisce che, all’esito delle procedure
selettive ad evidenza pubblica, la Regione Calabria ha contrattualizzato 177
unità di categoria C, circa 50 unità di categoria D, ai quali seguirà a breve
la contrattualizzazione di altre 279 unità, e si sta provvedendo, in sinergia
con gli Enti locali, anche al potenziamento delle strutture che costituiscono l’interfaccia
della Regione con l’utenza esterna.
Sottolineato,
poi, che l’ARPAL, quale organismo tecnico della Regione derivante dalla
trasformazione dell’Azienda Calabria lavoro, diventerà uno strumento utile per
governare tutti i processi inerenti alle politiche attive del lavoro, svolgendo
una fondamentale funzione di supporto alla Regione ed all’attività dei Centri
per l’impiego, precisa che Azienda Calabria
lavoro non sarà posta in liquidazione in virtù della trasformazione in atto che
prevede la transizione nel nuovo Ente di funzioni e personale.
Illustrata, nel
dettaglio, la dotazione organica di ARPAL, evidenzia l’impegno per il reperimento
delle risorse finanziarie necessarie per la corretta copertura finanziaria per la
stabilizzazione dei lavoratori e la trasformazione dei rapporti di lavoro da
tempo parziale a tempo pieno.
Sottolineata,
altresì, l’innovatività della proposta di legge in esame che prevede la
trasformazione dell’Ente da pubblico economico a pubblico non economico, riferisce
l’esistenza di precedenti legittimi di procedure derogatorie all’accesso al
pubblico impiego tramite concorso.
Ribadito, infine,
il lavoro sinergico del presidente Occhiuto e dei Dipartimenti regionali per
porre argine al precariato storico, ricorda le riforme già poste in essere in tal
senso.
Non entra nel merito della proposta per
rispetto dell’intento di dare ai dipendenti di Calabria lavoro una continuità
lavorativa, ma definisce la proposta in esame confusa e contraddittoria.
Rileva, difatti, una scarsa attenzione
nell’elaborazione della proposta di legge, dimostrata anche dall’errato
riferimento all’ANPAL (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), non
più esistente, in luogo del Ministero del lavoro. Disapprova, inoltre, la
scelta di mantenere i Centri per l’impiego con una gestione separata rispetto
all’Agenzia, ingenerando, a suo avviso, una confusione nell’attività dei due
enti che rischiano di sovrapporsi. Rileva nell’articolo 6 una certa confusione
tra quello che è di competenza nazionale o regionale nel riferimento ai fondi
interprofessionali di competenza esclusiva del Governo. Osserva, inoltre, che
non è specificata né la durata né le forme di rinnovo del direttore
dell’Agenzia e che non è prevista la presenza sul territorio del personale
assegnato a questa nuova agenzia. Indi, pur apprezzando lo sforzo propositivo,
considera necessario un maggiore impegno.
Pur reputando fondamentale quello che a suo
avviso è “un avanzamento legislativo” e condividendo la strutturazione di una
nuova agenzia che si occupa di lavoro, si rammarica della mancanza di una
visione futura nella proposta in esame. Manifesta, inoltre, preoccupazione per il
percorso di trasformazione in Ente pubblico economico perché, a suo avviso, la
trasformazione dei contratti del personale espone al rischio di impugnativa,
considerato che l’accesso al pubblico impiego deve avvenire esclusivamente
tramite concorso. Sottolinea, infine, che altro elemento di criticità è da
individuare nella carenza di fondi che, a suo avviso, non consente un’adeguata
pianificazione.
Rimarcato lo spirito costruttivo e
collaborativo dei rappresentanti del Partito democratico, evidenzia che tale
adeguamento normativo è apprezzato dalla minoranza, ma va riempito di contenuti,
tenendo conto anche delle osservazioni dei consiglieri al fine di raggiungere
l’obiettivo finale di attivare un percorso di politiche attive occupazionali.
Mette in rilievo, quindi, tre elementi che
ritiene fondamentali: la valorizzazione delle risorse umane che hanno maturato
una professionalità, ma per le quali devono essere reperite le risorse
necessarie per consentire la trasformazione del rapporto di lavoro da part time
a full time; il reperimento di risorse finanziarie aggiuntive che servirebbero
per coprire i maggiori costi e consentire all’Agenzia di poter assolvere le
funzioni a essa assegnate; la definizione della sua missione, in cui l’aspetto
politico avrà un ruolo preponderante nella redazione di un piano degli
interventi che riesca a coordinare tutte le risorse che agiscono su queste
materie utilizzandole proficuamente per dare risposte al mercato del lavoro.
Sollecita, quindi, a non guardare solo al
superamento del precariato, ma anche alla vasta platea di disoccupati e
inoccupati e a non escludere ulteriori modifiche in corso d’opera per meglio
rispondere a quella che è la missione principale dell’Agenzia.
Preannunciato, infine, il voto favorevole,
informa di aver presentato degli emendamenti che auspica siano valutati positivamente.
Plaude al lavoro svolto dalle Commissioni e
dal Consiglio che, in sinergia con la Giunta regionale, hanno dato vita a un
provvedimento che, a suo avviso, rappresenta una svolta per il lavoro in
Calabria.
Difatti, ricorda che la normativa regionale
attualmente in vigore risale al 2001 e si fonda su disposizioni legislative
ormai superate da più di 20 anni e che la proposta, invece, propone una
importante riforma che rappresenta nuove prospettive in tema di politiche
attive del lavoro, attraverso la rivisitazione delle norme del mercato,
dell’apprendimento permanente e della formazione dei disoccupati, con misure
quali l’autoimpiego, l’istituzione dell’Agenzia regionale per le politiche
attive e centri per l’impiego (Arpal), tramite la trasformazione di Azienda
Calabria lavoro, quale organismo tecnico dotato di personalità giuridica,
autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile, che fungerà,
altresì, da supporto ai Centri per l’impiego nell’erogazione dei servizi per il
lavoro e delle misure di politica attiva oltre che alla gestione del sistema
informativo del lavoro.
Riferisce che la proposta è stata approvata
in seconda Commissione e che la relazione tecnico finanziaria esplicita in
maniera dettagliata sia i casi di invarianza finanziaria sia la quantificazione
degli oneri da essa eventualmente derivanti.
Evidenziato l’importante confronto avuto con
le sigle sindacali, che con i loro suggerimenti hanno contribuito in maniera
costruttiva alla stesura del disegno di legge, plaude al lavoro svolto
dall’assessore Calabrese, che si è distinto per l’impegno profuso sin dal suo
insediamento, e dal consigliere Mammoliti che ha contribuito fattivamente
all’insegna della sinergia tra maggioranza e minoranza.
Tenuto conto
degli interventi precedenti, reputa alquanto riduttivo considerare la riforma
un semplice adeguamento normativo, anche in considerazione del fatto che si è
intervenuti dopo 22 anni. A tal proposito, evidenzia gli aspetti che hanno caratterizzato
l’importante intervento politico all’insegna dello snellimento,
dell’innovazione e della stabilità, soprattutto in favore delle numerose sacche
di precariato che negli anni si sono sempre più ampliate.
Precisato,
infine che l’osservazione riferita ad Arpal possa essere facilmente superata
attraverso un emendamento, invita ad apprezzare il reale impegno profuso per i
calabresi.
Pur ritenendo
doverosa e lodevole l’iniziativa, nell’annunciare il suo voto di astensione,
evidenzia alcune criticità, in particolare: la copertura finanziaria che, a suo
dire, non sembra essere garantita; l’inquadramento normativo di figure
professionali che transitano da rapporti di lavoro con contratti privati a
contratti pubblici per i quali, invece, dovrebbe essere previsto pubblico
concorso; l’assenza di una reale semplificazione in particolare degli organismi
previsti nella proposta e che rischiano, a suo avviso, di innescare ritardi
burocratici e amministrativi.
Ringraziata la
Presidente Straface per il proficuo lavoro svolto, evidenzia il carattere di
vera e propria riforma dell’intervento normativo, necessario alla Calabria e
portato avanti fin dal suo insediamento, al fine di porre in essere il
superamento di diverse criticità, ormai datate, considerato che la normativa in
vigore, risalente al 2001, non è mai stata oggetto di intervento negli anni,
rendendo così necessaria la stesura di una nuova norma che possa rappresentare
un punto di riferimento per il lavoro in Calabria.
Evidenzia,
quindi, l’impegno in tal senso, partendo dalla proposta presentata dall’allora
consigliere Pietropaolo nella precedente Legislatura, su cui si è intervenuti
attraverso una nuova proposta di pianificazione del lavoro in Calabria,
soprattutto nel settore del precariato, supportato nel tempo da diversi
provvedimenti mai risolutivi.
Descrive,
quindi, i nuovi intenti per il superamento di tali criticità e l’istituzione di
un ente strumentale di controllo e coordinamento.
Precisa,
altresì, che la riforma rappresenta solo un punto di partenza che, con
l’impiego delle risorse a disposizione, ha consentito di procedere a diverse
assunzioni nel settore turistico.
Ricordato che i
Centri per l’impiego sono attualmente interessati da un piano di potenziamento
avviato anche attraverso le assunzioni con diversi concorsi già espletati,
riferisce che la riforma si svilupperà in maniera graduale, precisando che tale
scelta è stata condivisa anche con le sigle sindacali che ne hanno compreso la ratio.
Ritiene,
infine, che sia stato avviato un percorso importante che porterà sicuramente
ulteriori sviluppi su un tema a suo avviso fondamentale e cruciale per il
destino della Calabria e dei calabresi, anche al fine di arginare il più
possibile sia l’emigrazione dei giovani sia la criminalità organizzata.
Passa all’esame
dell’articolato, ponendo in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono
approvati.
Riferisce che
all’articolo 5 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 12332 a firma
del consigliere Mammoliti cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra
l’emendamento, protocollo numero 12332, volto a modificare l’articolo 5
inserendo dopo la lettera g) la lettera h).
Registrato il
parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è approvato e l’articolo 5 che è approvato per come emendato.
Indi, pone in
votazione gli articoli 6 e 7, che sono approvati.
Riferisce che
all’articolo 8 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 12333 a firma
del consigliere Mammoliti a cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra
l’emendamento protocollo numero 12333 che sostituisce il comma 3 dell’articolo
8.
Recepito il
parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 12333 che è approvato e l’articolo 8 che è
approvato per come emendato.
Riferisce che
all’articolo 9 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 12334 a firma
del consigliere Mammoliti cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra
l’emendamento protocollo numero 12334 che sostituisce il comma 2 dell’articolo
9.
Recepito il
parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 12334 che è approvato e l’articolo 9 che è approvato
per come emendato.
Indi, pone ai
voti gli articoli 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24,
25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34 e 35 che sono approvati.
Intervenendo per
dichiarazione di voto, recepite le precisazioni della consigliera Straface e
dell’assessore Calabrese, annuncia il voto favorevole del Partito democratico le
cui osservazioni sono state guidate da puro spirito di collaborazione. Auspica,
quindi, che sia accolto con favore l’atteggiamento costruttivo della minoranza che
con il suo voto favorevole consente di raggiungere la maggioranza qualificata dei
due terzi richiesta per l’approvazione della proposta. Infine, invita a
valutare con attenzione i contenuti dell’articolo 5, affinché non si generi confusione
in relazione alle competenze e funzioni della costituenda Agenzia.
Pone in
votazione il provvedimento nel suo complesso per come emendato con
autorizzazione al coordinamento formale.
Ringrazia,
infine, la minoranza per la proficua collaborazione dimostrata all’insegna
dell’onestà intellettuale per il bene comune.
(Il
Consiglio approva)
Illustra il provvedimento, riguardante
la proposta di piano regionale di sviluppo turistico sostenibile per il
triennio 2023-2025, approvato dalla Giunta regionale con delibera 190 del 28
aprile 2023 e approvato all’unanimità dei presenti in sesta Commissione.
Sottolineato come l'elaborazione della proposta risulti essere frutto di un
lavoro sinergico tra il presidente Occhiuto e il Dipartimento competente,
evidenzia che nel redigere il piano si è fatto tesoro delle sollecitazioni
pervenute da tutti gli stakeholders durante gli Stati Generali del turismo,
tenutesi lo scorso anno, fortemente voluti dall'ex assessore Orsomarso con i
quali si era inteso dar vita ad un nuovo approccio di programmazione turistica.
Puntualizzato che nel redigere
il piano si è partiti dall'analisi dello stato delle dinamiche della
competitività dell'offerta turistica calabrese, per identificare le strategie
capaci di valorizzare ed integrare, in un'ottica turistica, il patrimonio
culturale naturale paesaggistico e territoriale della Calabria, garantendo una
fruizione sostenibile accessibile e responsabile, sottolinea la scelta di
puntare sulla creazione di marchi per area turistiche da veicolare attraverso
il Brand Calabria nonché quella di
potenziare le Infrastrutture complementari al turismo, attraverso la
promozione di nuove forme di ospitalità e l’innalzamento del livello
qualitativo della ricettività calabrese. Evidenzia che il piano prevede la
formazione e la riqualificazione professionale del comparto turistico e che le
azioni di marketing in esso previste contribuiscono a posizionare adeguatamente
l'offerta turistica regionale e a veicolare sui mercati di riferimento i suoi fattori
distintivi.
Sottolinea, quindi, che il
piano comprende sia le azioni di sostegno alla domanda turistica sia gli
interventi operativi sia il potenziamento dell'osservatorio regionale sul
turismo. Puntualizza, poi, che, attraverso il documento di pianificazione
triennale, si intende offrire una nuova narrazione turistica della Calabria
anche con l'utilizzo di nuove forme di turismo innovative come ad esempio il
turismo esperienziale, il turismo green e il turismo lento. Evidenzia, ancora,
che le diverse azioni previste dal piano saranno supportate da un'attività di
marketing tramite un progetto di comunicazione strategica per il riposizionamento
dell'immagine complessiva della Regione e per una progressiva riscrittura dello
storytelling, basato sul metodo dei marcatori identitari distintivi ovvero di quegli
elementi caratterizzanti l'eredità naturalistica, storica, artistica, culturale
ed enogastronomica di una Calabria che vuole farsi conoscere ed apprezzare. Sottolinea
che un'attenzione particolare è dedicata all'eccellenza storica, artistica e
culturale rappresentata dai Bronzi di Riace. Reputa infine importante lavorare
in sinergia con le istituzioni che operano e conoscono i territori, per esempio
le Pro Loco, anche per realizzare una destagionalizzazione dell'offerta
turistica attraverso, ad esempio, la valorizzazione del turismo delle radici.
Censura l’assenza dall’Aula
del presidente Occhiuto di cui riporta le parole con cui, parafrasando le
dichiarazioni del noto attore Roussel Crowe, ha ribadito l’invito a visitare la
regione Calabria. In proposito, ritiene che tali dichiarazioni non assurgano ad
altro che a mero slogan, considerate le difficoltà connesse alla mobilità in
Calabria e agli elevati prezzi dei voli, da e per la Calabria. Invita, quindi,
il presidente Occhiuto a impegnarsi in tutte le azioni necessarie a migliorare
la mobilità aeroportuale, su ferro e su gomma, riferendosi soprattutto alle
continue difficoltà viarie dell’Autostrada nel tratto Altilia Grimaldi. Ritiene,
poi, che in materia di comunicazione turistica vada percorsa la via già
tracciata dall’ex assessore Orsomarso e stigmatizza l’inconcludenza di alcune
attività, in particolare riferendosi allo spot con protagonista Elisabetta
Gregoraci e la costruzione degli studios. Indi, in riferimento al Piano in
discussione, che giudica migliorabile, annuncia voto di astensione.
Considerato il turismo
l'unica vera industria capace sia di contribuire allo sviluppo e all’occupazione
in Calabria sia di incidere sul PIL regionale in maniera significativa,
evidenzia che la Calabria dal punto di vista turistico è fanalino di coda. Sostenuta
l’importanza di dotarsi di un Piano regionale aggiornato e moderno, puntualizza
come il settore turistico abbia la necessità di maggiore attenzione e di un
assessore specifico, svincolando la delega al turismo da tutte le altre deleghe
in capo al presidente Occhiuto. Ritiene, poi, che il Piano sia lacunoso in
settori cruciali, ad esempio quello inerente il turismo tramite i camper, il
mototurismo, il turismo da diporto, e che abbia una dotazione finanziaria insufficiente.
Evidenziata la necessità di legare il turismo al settore agroalimentare,
rimarca come nel Piano esiste solo un solo piccolo riferimento all'olio turismo,
importante per attirare i turisti stranieri interessati al turismo
esperienziale.
Reputa, quindi, la proposta un
punto di partenza da integrare per poter scommettere sul settore turistico dal
punto di vista della crescita economica, ma anche per consentire ai calabresi
di restare in Calabria o tornarvi a vivere.
Sottolinea, preliminarmente, ricollegandosi
a quanto emerso ad inizio seduta, che il Presidente della Regione Sicilia, Schifani,
ha chiesto il dissequestro delle navi della Compagnia Caronte destinate ai
collegamenti con le isole Eolie.
Ritenuto che il turismo rappresenti al
momento esclusivamente una speranza piuttosto che una risorsa, pur riscontrando
positivamente la previsione dell’arrivo di 68 milioni di turisti in Italia, con
un importante flusso anche verso la Calabria, rileva alcune criticità presenti
nel Piano in discussione, quali, in particolare, il mancato coinvolgimento
delle parti sociali, a suo giudizio stakeholders fondamentali nel
settore.
Rilevata, altresì, la presenza nel Piano di una
maggiore attenzione nei confronti dell’Impresa e non dei lavoratori, sottolinea,
per contro, l’assenza di una analisi dei dati relativi, in particolare, alla tipologia
delle strutture, alle presenze turistiche suddivise per aree, nonché la mancanza
di linee di indirizzo, che rendono, a suo avviso, il Piano estremamente
lacunoso.
Sottolineata, anche, l’assenza nella
proposta di misure adeguate a sostegno del turismo termale, evidenzia la
necessità di un turismo sostenibile e responsabile, nel rispetto dei principi
dell’equo accesso alle risorse da parte di tutti i gruppi sociali, dell’equa
redistribuzione di un reddito turistico per la comunità locale e il controllo
dell’aumento dei prezzi nelle località turistiche per affitti, parcheggi e beni
di prima necessità.
Rilevata la presenza di un elevato tasso di
irregolarità nel settore alberghiero, chiede quali azioni la Giunta regionale intenda
porre in essere in materia di transizione ambientale e digitale in ambito
turistico.
Evidenziata, infine, l’assenza di una
visione internazionale, auspica l’avvio di azioni finalizzate ad un turismo che
fornisca valore aggiunto al territorio, assicurando una sostenibilità economica,
ambientale, culturale e sociale, in coerenza con la strategia europea.
Ritenuto che il riferito intervento del presidente
della Regione Sicilia, finalizzato al dissequestro delle navi della Compagnia
Caronte, conferisca validità ai contenuti dell’intervento del consigliere
Bevacqua, reputa necessaria l’affermazione della legalità come caratteristica imprescindibile
per la tenuta democratica, la crescita civile e lo sviluppo produttivo del
territorio calabrese.
Giudicato il turismo un settore nevralgico
dell’economia calabrese, purtroppo, spesso interessato da vicende giudiziarie, invita
a prestare maggiore cautela nell’utilizzazione di alcuni brand, che sono
stati oggetto di provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.
Ritenuti incontrovertibili i dati che riportano
l’irregolarità della totalità delle imprese controllate, ricorda la proroga del
Piano turistico adottato precedentemente alla pandemia, sottolineando la
necessità di un Piano che tenga conto dell’attuale mutato contesto economico e
sociale.
Sottolineata la necessità di una visione
integrata e di sistema che metta a frutto le potenzialità economiche esistenti,
ricorda l’apprezzamento manifestato nei confronti del dinamismo del presidente Occhiuto,
che ha introdotto elementi di riforma in settori nevralgici, i cui risultati
saranno oggetto di valutazione nel lungo periodo.
Stigmatizzato l’accentramento, peraltro
sottolineato anche dal consigliere Alecci, nella persona del Presidente della
Regione di numerose deleghe che, a suo avviso, rischia di intasare l’attività
amministrativa e il conseguente raggiungimento degli obiettivi programmati per
colmare i deficit esistenti, chiede di conoscere le azioni che la Giunta
regionale intende attuare al riguardo.
Rilevata, poi, la scarsa attenzione dimostrata
nei confronti del mondo del lavoro, censura la previsione di incentivi a
pioggia che compromettono, a suo avviso, i principi di legalità, invitando a
valutare le ricadute concrete delle iniziative assunte sia sul sistema delle
imprese sia, soprattutto, in termini di crescita occupazionale.
Auspica, infine, che nella definizione dei Piani
annuali si tenga conto delle criticità sottolineate per la risoluzione delle
problematiche.
Pone in votazione il provvedimento che è
approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta in discussione, che
consta di quattro articoli ed è finalizzata a ratificare l’Intesa tra le
Regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia in materia di governance
del fenomeno migratorio e promozione di politiche di inclusione sociale e
lavorativa della popolazione straniera.
Sottolineato che, come si evince dalla
deliberazione della Giunta regionale, l’Agenda europea ha posto la migrazione
come una priorità politica dell’Unione europea, affermando che le nuove questioni
sociali devono essere affrontate in maniera globale, evidenzia la necessità di
una cooperazione interistituzionale e interregionale finalizzata a realizzare forme
concrete di “democrazia partecipativa”, a favore dell’integrazione di migranti,
coniugando accoglienza e sicurezza e concentrandosi su cinque assi: istruzione
e apprendimento, lavoro, accesso ai servizi essenziali, alloggio e governo del
territorio.
Rilevato come l’immigrazione sia un tema
molto caldo, che, da sempre, è stato al primo posto dell’agenda politica,
esprime preoccupazione per la gestione di flussi migratori in arrivo, negli
ultimi giorni, sulle coste meridionali.
Riferisce, poi, che l'Accordo si
pone alcune finalità, quali: la programmazione e la realizzazione di interventi
innovativi per l'incremento delle rispettive capacità di azione istituzionale e
di coinvolgimento di tutti gli stakeholders territoriali e le expertises
necessarie; il rafforzamento del sistema di Iavoro a
rete, sviluppato nel periodo di Programmazione 2014-2020 attraverso iniziative
congiunte a livello interregionale, transnazionale, regionale e locale; il
rafforzamento e il miglioramento del sistema degli interventi di inclusione
socio-lavorativa e alloggiativa delle persone straniere presenti, in
riferimento alle politiche e agli interventi previsti dal nuovo ciclo di
Programmazione 2021-2027 nelle sue diverse articolazioni; l’incremento dei
livelli di diffusione delle conoscenze e delle pratiche significative di
intervento, maturate negli ultimi anni attinenti alle tematiche concernenti la
presenza di persone straniere regolarmente presenti, favorendo approcci di
valorizzazione in termini di benefici, attuali e potenziali, che esse possono
apportare alle economie locali, regionali e nazionale, nonché a livello europeo.
Sottolineato che nel Protocollo
vengono, poi, dettagliati la governance operativa, la durata e validità
e l’assenza di oneri finanziari, illustra, nel dettaglio, i quattro articoli di
cui si compone la proposta, precisando che il provvedimento non comporta oneri
finanziari a carico del bilancio regionale.
Preannunciato voto favorevole sulla
proposta, ritiene opportuno e lodevole che le Regioni si consorzino per avere
una politica comune per i migranti, benché sia materia concorrente, poiché
giudica necessario porre in essere politiche di inclusione che aiutino le
persone a entrare in un tessuto connettivo che le accolga e collabori con loro.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4
che sono approvati e legge nel suo complesso, con il relativo allegato, che è
approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta, caratterizzata dal
principio di legalità e soprattutto dall’inclusione delle giovani vittime della
‘ndrangheta.
Spiega, quindi, che è composta da cinque
articoli finalizzati a consolidare il sostegno della Regione Calabria al
progetto dell’Associazione culturale no profit per il bene sociale (Biesse), 'Giustizia
e Umanità Liberi di Scegliere'”, con lo scopo di sensibilizzare, attraverso un
percorso condiviso, gli studenti ai principi di legalità.
In particolare, sottolinea che la Regione
Calabria si impegna a sostenere la progettualità dell’Associazione Biesse -
alla quale hanno aderito scuole nazionali – che, attraverso il libro e la relativa
trasposizione cinematografica, fa leva su un approccio innovativo ai temi
trattati che ha come effetto un maggior coinvolgimento delle nuove generazioni.
Specificato, poi, che la proposta consta di
5 articoli e comporta oneri finanziari, evidenzia che l’articolo 1, che
valorizza e sostiene il progetto culturale, al comma 2 prevede l’istituzione di
un premio culturale con borse di studio che, tramite la realizzazione di un
testo scritto o la realizzazione di un cortometraggio, mira al coinvolgimento
attivo dei giovani che vivono in quei contesti.
Preannunciato il voto favorevole del Partito
Democratico, afferma che è un tema fondamentale su cui bisogna investire per
rendere la collettività più consapevole.
Data notizia, però, delle difficoltà che sta
incontrando il progetto nazionale “Liberi di scegliere” che rischia di non
essere finanziato, propone di presentare una mozione per esercitare una
pressione positiva sul Governo affinché tale iniziativa sia finanziata.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4 e
5 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta tesa a promuovere il
“Carnevale di Castrovillari”, con l’obiettivo di riconoscerlo tra le attività
culturali quale evento a carattere e di interesse regionale.
Premesso che la valenza storica del
Carnevale di Castrovillari è riconducibile sia ad eventi realizzati già nel
1635, di cui si ha notizia tramite fonti attendibili, sia alla prima
manifestazione risalente al 1959, informa che nel 2017 il carnevale di
Castrovillari è stato inserito dal Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo nell’elenco dei carnevali storicizzati Italiani.
Rimarca, quindi, che durante il Carnevale di Castrovillari sono poste in essere
molte attività legate alla manifestazione sotto forma di turismo culturale,
gastronomico e storico-artistico, che fanno dell’evento un attrattore turistico
e volano di sviluppo territoriale.
Specificato che la proposta si compone di 4
articoli, comunica di aver presentato un emendamento che prevede che la
Regione, nell’ambito degli strumenti di programmazione delle attività di
promozione culturale regionale, nei limiti massimi delle risorse nazionali e
comunitarie disponibili, in osservanza delle disposizioni europee e nel
rispetto dei principi di concertazione e sussidiarietà, può prevedere bandi,
progetti, misure e iniziative per promuovere il Carnevale di Castrovillari.
Conclude chiedendo l’approvazione
all’unanimità di tale proposta tesa alla crescita culturale dell’intera
regione.
Presidenza del vicepresidente Pierluigi
Caputo
Premesso il proprio voto favorevole in
ragione della sua appartenenza al territorio, osserva che la disponibilità
certa di risorse economiche è indispensabile al fine di consentire la
calendarizzazione degli eventi. Ricordato, quindi, che nella proposta originale
era previsto lo stanziamento di una somma, poi cassata dalla Commissione,
ritiene che non vi possa essere alcuna ricaduta pratica della legge senza
sostegno economico. Censura poi che altre iniziative culturali siano state
finanziate creando di fatto una disparità di trattamento, a suo avviso
ingiustificata.
Annuncia il suo voto favorevole e invita a
riflettere sull’esistenza di diversi eventi sui territori calabresi che, spesso,
non avendo rappresentanza in Consiglio regionale, rimangono fuori dalla
possibilità di accedere alle esigue risorse disponibili.
Invita, quindi, a fare una ricognizione
degli eventi presenti sul territorio calabrese, al fine di addivenire a
un’opportuna distribuzione delle risorse e a un’equa promozione delle diverse
iniziative culturali.
Annuncia il suo voto favorevole,
invitando a riflettere sulla necessità di prevedere risorse destinate alle
iniziative culturali che non possono contare solo sulla bellezza dei luoghi e
sull’impegno delle persone.
Plaude alla
proposta in discussione e, nel riconoscere anch’egli l’importanza delle risorse
economiche, invita a non sottovalutare la valenza del riconoscimento delle iniziative
culturali, che rappresenta un trampolino di lancio per la partecipazione ai
bandi regionali o europei, offrendo la possibilità di ottenere ulteriori
risorse.
Nel ringraziare
la consigliera Straface per l’iniziativa e il coinvolgimento legato
all’appartenenza territoriale, reputa importante il riconoscimento dell’evento
che, a prescindere dalla disponibilità di risorse economiche, appare utile ai
fini della storicizzazione dell’evento in sé.
Indi, rivolge
un saluto ai rappresentati istituzionali del territorio di Castrovillari
presenti in Aula.
Nel ringraziare
i consiglieri regionali che hanno espresso il loro voto favorevole, riferisce che
il riconoscimento regionale di un evento storicizzato rappresenta un momento
storico per la Città di Castrovillari e reputa riduttivo limitare la propria
attenzione a un capitolo di bilancio, poiché il riconoscimento rappresenta, a
suo avviso, soltanto il primo passo per la futura partecipazione ai bandi
nazionali ed europei.
Esprime
apprezzamento per l’opportunità offerta al territorio di Castrovillari e, in
generale, alla Calabria, che attraverso la cultura e il turismo alimenta
l’economia.
Ritiene che
diversi siano gli eventi destinati a essere storicizzati dando lustro
all’identità calabrese.
Ribadite le
difficoltà connesse al bilancio regionale, a suo dire alquanto ingessato, che
hanno anche causato il definanziamento di diverse leggi, comunica l’imminente
pubblicazione di tre tipologie di avvisi relativi a eventi culturali,
storicizzati e grandi eventi.
Nel ribadire il
suo voto favorevole, precisa che la proposta originaria prevedeva una dotazione
finanziaria di 60 mila euro, successivamente decurtati.
A tal
proposito, ritiene, che essendo l’orientamento perlopiù quello di partecipare
ai bandi nazionali ed europei, probabilmente ciò vanifica anche la stesura
della legge stessa.
Pone in
votazione l’articolo 1 che è approvato e riferisce che all’articolo 2 è stato
presentato l’emendamento protocollo numero 12290 a firma della consigliera
Straface.
Dà per letto l’emendamento.
Registrato il
parere favorevole della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 2 che è approvato per come emendato.
Indi, pone in votazione
gli articoli 3 e 4 che sono approvati e la legge nel suo complesso, che è
approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
proposta di provvedimento amministrativo, approvata in seconda Commissione e
relativa al bilancio di previsione 2023/2025 dell’ARPACAL Calabria, precisando
che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle
relazioni istruttorie dei Dipartimenti territorio e tutela dell’ambiente e economia
e finanze, del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia nonché di
quello del Comitato di indirizzo.
Riferisce che
Dipartimento economia e finanze, nel confermare i rilievi, le riserve e le
raccomandazioni illustrate nell’istruttoria di competenza, ritiene che non
sussistano motivi ostativi all’approvazione della proposta di bilancio di
previsione 2023/2025 dell’ARPACAL da parte del Consiglio regionale.
Svolge, quindi,
una breve disamina che sintetizza le osservazioni e le raccomandazioni espresse
dal Revisore unico e dai Dipartimenti competenti e precisa che, a conclusione
dell’istruttoria effettuata: il Dipartimento e il Comitato di indirizzo hanno
espresso parere favorevole al bilancio di previsione ARPACAL 2023/2025;
il Dipartimento economia e finanze ha evidenziato che il raggiungimento degli
equilibri di bilancio viene ottenuto attraverso l’applicazione della parte
vincolata del risultato di amministrazione presunto, per un totale di euro
777.736,40 suddiviso in euro 683.736,40 nell’annualità 2023 e in euro 47.000,00
rispettivamente per le annualità 2024 e 2025.
Riferisce,
inoltre, che: per quanto riguarda il Fondo crediti di dubbia esigibilità
(FCDE), il Dipartimento raccomanda all’Ente, nel corso dell’esercizio 2023, di
aggiornare le previsioni di spesa di cui al FCDE, verificandone, a seguito
dell’attività di gestione, la congruità, provvedendo a una sistematica analisi
dello stesso sulla base di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti di
competenza dei relativi capitoli di entrata nonché, con riferimento
all’effettivo andamento degli incassi; per quanto concerne il Fondo pluriennale
vincolato, il Dipartimento ha evidenziato che lo stesso risulta correttamente
appostato e, tuttavia, il Dipartimento economia e finanze raccomanda all’Agenzia,
a seguito dell’approvazione della procedura di riaccertamento dei residui 2022,
di provvedere alle dovute variazioni di bilancio, apportando i conseguenti
correttivi al Fondo pluriennale vincolato per la parte corrente e capitale, di
cui alla proposta di bilancio di previsione 2023-2025, nel rispetto del
principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata.
Evidenzia quanto emerso in seconda
Commissione con l’audizione del commissario Errigo in relazione ai fondi
previsti.
Difatti, nel ribadire la difficile
situazione di Arpacal, riferisce che non essendo disponibili le risorse
necessarie allo svolgimento dell’attività, l’Agenzia appare svuotata delle
proprie funzioni portando così a uno stato di demotivazione i dipendenti che a
loro volta chiedono di essere trasferiti.
Invita, pertanto, a riflettere sulla
necessità di prevedere opportune risorse al fine di riappropriarsi del ruolo e
delle funzioni.
Ribadisce le
riflessioni già espresse in seconda Commissione, dove ha avuto modo di apprezzare
l’intervento del generale Errigo che ritiene abbia dimostrato grande
sensibilità istituzionale anche in merito agli obiettivi principali che l’ente
dovrebbe avere per mettere in campo il diritto alla tutela dell’ambiente.
Nell’annunciare
il suo voto di astensione, ritiene che le riflessioni e le criticità sollevate
non abbiano ricevuto la giusta attenzione rispetto alla gestione degli enti
strumentali, anche in considerazione delle criticità sollevate dal revisore
stesso e alla consistenza rilevante del fondo si cassa con risorse non spese.
Atteso che il
generale Errigo ha annunciato l’inserimento di nuove risorse umane, invita a
porre attenzione al problema della stabilizzazione dei lavoratori precari.
Pone in votazione il provvedimento
che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento volto al riaccertamento dei residui attivi e
passivi del Consiglio regionale al 31 dicembre 2022 e le conseguenti variazioni
di bilancio di previsione 2022/2024 e al bilancio di previsione 2023/2025.
Precisato che l’approvazione del
riaccertamento dei residui è propedeutica all'approvazione del rendiconto
dell'esercizio 2022 del Consiglio regionale, comunica che dalle attività di
riaccertamento dei residui attivi e passivi effettuati dagli uffici del
Consiglio regionale è risultato che al termine dell'esercizio 2022: l'ammontare
dei residui attivi è pari a euro 31.088.830,14; l'ammontare dei residui passivi
è pari a euro 6.669.118,20; la consistenza finale del fondo pluriennale
vincolato da iscrivere all'entrata in bilancio dell'esercizio 2023 è pari a
euro 8.862.708,45, di cui euro 5.891.552,78 per spese correnti ed euro 2.971.155,67
per spese in conto capitale.
Riferisce, inoltre, che le risultanze
del presente provvedimento saranno inserite nel rendiconto del Consiglio
regionale relativo all'esercizio 2022 e che con il presente provvedimento sono
approvate variazioni sia al bilancio di previsione 2022/2024 sia al bilancio di
previsione 2023/2025, necessarie per l'adeguamento della previsione di
competenza e di cassa alle risultanze del riaccertamento dei residui attivi e
passivi al 31 dicembre 2022.
Comunicato che il Collegio dei revisori
dei conti ha espresso parere favorevole, pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Ringraziati tutti i
capigruppo che hanno voluto sottoscrivere la mozione riguardante i SIN, siti di
interesse nazionale, consistenti in aree contaminate molto estese e molto
pericolose che lo Stato ha voluto mettere sotto osservazione per determinare
interventi di bonifica sia del suolo sia del sottosuolo o delle acque.
Puntualizzato che in Italia ci sono 46 SIN tra cui quello calabrese di Crotone,
Cassano, Cerchiara, identificato nel 2001 dal Ministero a seguito della
eliminazione delle industrie e rilascio sul suolo di tutta una serie di
sostanze radioattive e di metalli pesanti estremamente pericolosi per la salute
dell'uomo. Comunica, quindi, a seguito di una sentenza del tribunale di Milano,
passata in giudicato, Eni fu condannata a risarcire 72 milioni di euro e a
procedere alla bonifica dei terreni, riferendo il relativo excursus, compreso
il deliberato della Conferenza dei servizi all’uopo attivata.
Riferisce, ancora, che nell’area
Sin calabrese si registrano un eccesso di tumori e di malattie cardio vascolari
che provocano un aumento dei ricoveri e della spesa sanitaria regionale nonché
una mortalità prematura che è del 6,7% nei maschi e dell’8% nelle femmine.
Ritiene, quindi, vada preso
atto che le problematiche connesse al Sin non siano state mai risolte e che lo
stato delle cose, secondo numerosi studi, comporta dei gravissimi rischi per la
salute e l'ambiente dei cittadini dei comuni di Crotone, Cassano e Cerchiara.
Pertanto, evidenzia che la
mozione vuole impegnare il Presidente della Giunta regionale a coordinare
l'insieme delle istituzioni calabresi al fine di contrastare, anche in sede
giudiziaria, il tentativo dell’ENI di stravolgere il deliberato della
conferenza dei servizi, di sostenere in sede governativa e nello specifico
tramite il Ministero dell'Ambiente, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico le
ragioni delle istituzioni calabresi e di sollecitare il Governo alla nomina del
commissario del SIN Calabria.
Occupandosi da oltre un
decennio dei Sin e in particolare di quello calabrese, ritiene che lo Stato italiano si limiti, in maniera
censurabile, ad osservare che un decimo
della popolazione italiana, 6 milioni di persone, abita in aree individuate
come SIN, ciò comportando per la predetta popolazione un rischio maggiore e una durata di vita, per
alcuni di essi, inferiore. Auspica, infine, che si proceda con la bonifica
tramite rimozione del materiale pericoloso, senza procedere alla sua tombatura.
Evidenzia che ENI produce
enormi utili dalla sua attività di business ed è autorizzata, in Calabria,
all'installazione di pale eoliche in numero più elevato rispetto ad altre
regioni italiane e che, altresì, sia in procinto di effettuare ulteriori investimenti
di fronte alle coste calabresi. Ritiene, dunque, che siano del tutto evidenti i
danni causati in riferimento alla salute ai cittadini calabresi, stupendosi del
generale senso di rassegnazione che in proposito si registra tra i cittadini.
Auspica, pertanto, che il prossimo assessore all'ambiente della Regione
Calabria affronti il tema con autorevolezza e con decisione.
Pone in votazione la mozione
numero 58 che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 17,54
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo