XII^
LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 29
__________
SEDUTA Di MARTEDì 25 LUGLIO
2023
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 13,10
Fine lavori h. 16,33
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico),*
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza
Azzurri), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia), relatore,*,*,*,*,*,*,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio (De Magistris
Presidente)
TALERICO Antonello (Gruppo
Misto)
GIANNETTA
Domenico (Forza Italia), relatore,*
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MATTIANI Giuseppe (Forza
Italia), relatore
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
BILLARI Antonio (Partito
Democratico),*,*
RASO Pietro (Lega Salvini),
relatore,*
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini),
relatore,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico),*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro),*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), relatrice
TALERICO
Antonello (Gruppo Misto)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle),*
CAPUTO Pierluigi (Forza
Azzurri), relatore
AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle)
LO
SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto)
TALERICO Antonello (Gruppo
misto)
Mozione
numero 59/12^ di iniziativa del consigliere G. Neri recante: “Età del consenso”
MANNARINO Sabrina (Fratelli
d’Italia)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
Presidenza
del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 13.10
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Pone
l’attenzione sulla problematica degli incendi che
in questi giorni stanno interessando quasi tutto il territorio calabrese e, in
particolare, l’Aspromonte, devastando il vasto patrimonio boschivo, al punto da
richiedere oltre cento interventi dei Vigili del fuoco soltanto nella giornata
di ieri, con l’ausilio di unità venute in soccorso dalla Campania, dal Lazio e
dal Comando di Messina.
Evidenziata
la drammaticità della situazione, a suo avviso, non ascrivibile soltanto alle
temperature estremamente elevate degli ultimi giorni, ma soprattutto a fenomeni
delittuosi, sottolinea la necessità di adottare provvedimenti forti nei
confronti di chi appicca dolosamente il fuoco a proprietà pubbliche e private.
Ricordata
la forte azione di prevenzione avviata dal presidente Occhiuto per impedire i crimini
contro l’ambiente, reputa necessaria la vigilanza e la collaborazione dei
cittadini per smascherare i piromani.
Rivolto un ringraziamento a tutto i
soggetti impegnati a vario titolo nella prevenzione e repressione degli incendi,
che possono, altresì, contare sulla vigilanza delle Istituzioni pubbliche a
ogni livello, reputa che la sottovalutazione di tali crimini contribuisca a colpire la biodiversità, depauperando il patrimonio ambientale della
Calabria, che ha un indice di boscosità tra i più elevati d'Italia la cui
salvaguardia e valorizzazione può contribuire a creare sviluppo sostenibile e
nuova occupazione.
Ricorda la scomparsa del noto e apprezzato
cantastorie Otello Profazio, deceduto agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
Evidenzia, quindi, che Otello Profazio è stato un vero e proprio monumento
della musica popolare italiana, dalle enormi capacità artistiche e dalla spiccata
sensibilità umana, specialmente nei confronti dei soggetti più fragili e indifesi,
capace di raccontare l’anima della Calabria e del Mezzogiorno, enfatizzandone i
pregi senza mai nascondere vizi e contraddizioni.
Rivolge, quindi, alla
famiglia e agli amici più cari, le condoglianze del Consiglio regionale.
Illustra la proposta di legge, finalizzata alla proroga
del termine di adeguamento dei requisiti strutturali e organizzativi assegnato
alle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all’articolo 23 della
legge regionale numero 15 del 2013. Precisa, quindi,
che l’adeguamento previsto comporta una serie di modifiche strutturali, nonché
misure organizzative complesse, che diverse strutture hanno ancora in corso e
non hanno del tutto completato anche per i costi notevoli da sostenere;
sottolinea, poi, la necessità di stabilire un nuovo ed ultimo termine al fine
di consentire l’adeguamento delle strutture, evitando la chiusura e la
conseguente interruzione delle attività, con ripercussioni sui lavoratori e
sulle famiglie che verrebbero private di importanti servizi.
Precisato, quindi, che la proposta si compone
di tre articoli che procede a illustrare nel dettaglio, ne evidenzia la
necessità e urgenza dell’approvazione, atteso che il termine precedentemente
previsto è scaduto il 30 giugno 2023.
Sottolineate le problematiche legate al mancato adeguamento di alcune strutture socioeducative per la prima infanzia, soprattutto in relazione a quelle che, invece, hanno sostenuto costi notevoli per l’adeguamento, evidenzia che trattasi dell’ennesima proroga, avvenuta sia con i governi di centro destra sia di centro sinistra.
Auspica, quindi, un’azione di forte impulso da parte della Vicepresidente per superare la disparità di trattamento derivante dal mancato adeguamento di alcune strutture, al fine di garantire a tutti i bambini analoghi servizi.
Ricordata l’approvazione nella Commissione
consiliare competente della proposta di legge, avente ad oggetto la proroga del
termine di adeguamento, peraltro, già scaduto il 30 giugno 2023, elenca le
molteplici criticità del sistema scolastico regionale, tra cui, in particolare,
i risultati negativi conseguiti con i test INVALSI e l’elevato tasso di abbandono
scolastico, che acuisco il divario culturale rispetto alle altre Regioni
italiane.
Condivise le osservazioni del
consigliere Alecci, stigmatizza l’assenza nella proposta di dati precisi,
evidenziando la necessità di valutare la possibilità di fare ricorso ai fondi del
PNRR per l’adeguamento di tali strutture fondamentali.
Sottolineato che trattasi dell’ennesima proroga dei termini di adeguamento ed evidenziato il rischio di fornire servizi diseguali ad una popolazione omogenea, auspica che si tratti dell’ultima proroga dei termini, nelle more di predisposizione di una riforma organica della materia.
Confidando nell’azione della Vicepresidente al riguardo, comunica il suo voto favorevole.
Ringraziati i proponenti della proposta di legge in
discussione, condivide le osservazioni del consigliere Alecci, ritenendo
scandaloso il ritardo nell’attuazione degli adempimenti previsti dalla normativa
di settore e, in particolare, del decreto legislativo numero 62 del 2017 che fa
riferimento ai servizi per la fascia scolare da zero a sei anni.
Riferito il forte impegno dell’Esecutivo regionale che,
con l’ausilio del Dipartimento istruzione e formazione, ha consentito di
recuperare uno stanziamento di 80 milioni di euro per i servizi socio-educativi
per la prima infanzia relativi alla fascia 0-6, comunica la predisposizione di
una proposta di legge al riguardo che disciplina nuovi requisiti strutturali
per i servizi in oggetto e che, dopo l’approvazione da parte della Giunta
regionale, sarà sottoposta all’esame della Commissione consiliare competente.
Sottolinea che per i fondi del PNRR gli Enti attuatori
sono i Comuni, che sono stati opportunamente ed adeguatamente supportati nella partecipazione
ai bandi da una task force appositamente istituita, che ha consentito di
allinearsi ai dati nazionali; comunica, poi, in riferimento all’esito dei test
INVALSI, come richiamato dalla consigliera Bruni, lo stanziamento di 6 milioni
di euro per l’avvio di una collaborazione con i Rettori delle Università
calabresi e dell’Università Bocconi, che interesserà, già da settembre 2023, 70
istituzioni scolastiche con studenti che hanno registrato livelli di
apprendimento carenti, che saranno interessati da percorsi di potenziamento in
italiano e in matematica e formazione
del personale docente.
Ribadisce, infine, l’attenzione costante dell’Esecutivo
regionale sulle problematiche in discussione.
Intervenendo per dichiarazione di voto, preso atto
della predisposizione della proposta di legge annunciata dalla Vicepresidente,
esprime, anziché un voto di astensione, come inizialmente previsto, un voto
favorevole.
Posti ai voti gli articoli
1, 2 e 3 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Ripercorre, preliminarmente, l’iter della proposta di legge in discussione che, in attuazione delle Linee guida nazionali per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi riguardanti la costruzione e l’esercizio delle infrastrutture appartenenti alla rete di distribuzione, disciplina l'esercizio di funzioni amministrative in materia di reti e impianti per la distribuzione di energia elettrica.
Sottolinea, quindi, le preminenti finalità di salvaguardia dell’ambiente
e del paesaggio attraverso la scelta di linee elettriche interrate e la garanzia
di una maggiore tutela in materia di inquinamento elettromagnetico in seguito alla
previsione di requisiti maggiormente restrittivi.
Riferite, poi, le problematiche connesse in questi giorni all’interruzione
di energia elettrica, che ha riguardato anche i centri più popolosi, precisa
che la legge facilita l’adeguamento delle infrastrutture e delle linee e riferisce
che, d’intesa con l’Assessorato competente e il Dipartimento Attività produttive,
sono stati predisposti otto emendamenti, esplicativi di alcuni termini tecnici
in linea con le norme nazionali in materia.
Ne auspica, pertanto, l’approvazione.
Esprime
apprezzamento per la proposta in discussione sottolineandone alcune ricadute
positive, quali la riduzione dei cavidotti, la tutela dell’ambiente, la
produzione di energia rinnovabile e la possibilità per i centri di incrementare
l’elettricità, soprattutto a favore delle zone ad alta densità turistica che
hanno subito gravi danni alle strutture alberghiere e comunali.
Plaude anch’egli alla proposta in discussione, auspicando un ammodernamento degli impianti, soprattutto in considerazione delle diverse problematiche sopraggiunte a causa delle continue interruzioni di corrente.
A tal proposito, evidenzia l’importanza di recepire le linee guida per il superamento delle criticità dovute anche all’inquinamento elettromagnetico attraverso la dismissione e l’interramento degli elettrodotti.
Annuncia il suo voto favorevole, auspicando che vi siano ulteriori approfondimenti.
Evidenziato che la proposta mira a semplificare le procedure per favorire una modalità virtuosa adeguandosi alle linee guida nazionali, attesa l’importanza della semplificazione, invita al rispetto della normativa e all’adozione di tutti gli atti ivi previsti.
Evidenziato, altresì, che dal 2005 la Calabria non adotta il Programma energetico nazionale, chiede al presidente Occhiuto se vi sia una effettiva programmazione delle azioni da realizzare per l’utilizzo delle fonti rinnovabili, soprattutto in considerazione del fatto che la Calabria è ricca di risorse che necessitano di una reale pianificazione.
Evidenziata l’importanza di sistematizzare le apparecchiature e le postazioni, a loro volta collegate da sistemi di adduzione con conseguente impatto ambientale, sanitario e paesaggistico e la creazione di campi elettromagnetici ritenuti cancerogeni, esprime apprezzamento per quanto riferito dal consigliere De Nisi in merito all’interramento degli elettrodotti che rappresenterebbe una grande riduzione dei campi elettromagnetici.
A tal proposito, evidenzia che l’assessorato ha già provveduto a porre la dovuta attenzione alla problematica a seguito di una sua interrogazione.
Plaude alla proposta in discussione e ritiene che diverse siano le criticità in cui versa la Regione Calabria che, ricorda, produce più energia di quanta se ne consumi.
Invita, quindi, a sfruttare al meglio l’energia prodotta in eccesso, generando un salto di qualità con investimenti sugli impianti.
Precisa che l’assessorato ha avviato una manifestazione di interesse per incentivare i gestori della rete a procedere all’interramento dei cavi nei centri urbani di maggiore interesse e dove c’è più esposizione alle radiazioni elettromagnetiche.
Passa all’esame dell’articolato e riferisce che sono stati presentati diversi emendamenti a firma dei consiglieri De Nisi e Raso.
Riferisce che all’articolo 1 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14615/A01.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A01 che all'inizio del comma 1 dell'articolo 1 sostituisce le parole: "reti e impianti" con la parola "infrastrutture".
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è approvato, e l’articolo 1 che è approvato per come emendato.
Pone ai voti l’articolo 2, che è approvato, e riferisce che all’articolo 3 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14615/A02.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A02 che al comma 2 sostituisce la parola "SUAP" con "telematico" e sostituisce il comma 3 specificando più dettagliatamente quale sia l'Autorità espropriante.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 3 che è approvato per come emendato.
Riferisce, poi, che all’articolo 4 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14615/A03.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A03 che sopprime l'ultimo periodo del comma 3.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 4 che è approvato per come emendato.
Riferisce, quindi, che all’articolo 5 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 14615/A04.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A04 che all'inizio del comma 1 sostituisce le parole “Le reti e gli impianti di cui alla presente legge” con le parole “Le infrastrutture oggetto di autorizzazione unica”.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 5, che è approvato per come emendato.
Passa all’articolo 6 e riferisce che è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14615/A05.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A05 che al comma 1 sopprime il secondo periodo.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 6, che è approvato per come emendato.
Riferisce, poi, che all’articolo 7 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14663.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14663 che intende eliminare il periodo “con le procedure previste con deliberazione di Giunta regionale” al fine di rendere più snella la norma.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 7, che è approvato per come emendato.
Passa all’articolo 8 e riferisce che è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14615/A07.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A07 che: al comma 2 sopprime le parole “, anche in via preliminare, ma da rendere definitivo prima dell'avvio dei lavori”; al comma 4, dopo la parola "progetti," aggiunge il periodo "tranne nei casi previsti dalla legge."; alla fine del comma 5 sostituisce le parole "di cui al decreto" con le parole "di cui al punto 7.2. delle LGN".
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 8, che è approvato per come emendato.
Riferisce, poi, che all’articolo 9 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 14615/A08.
Illustra l’emendamento protocollo numero 14615/A08 che: al comma 1 sostituisce il periodo "Sono altresì disciplinate con il regolamento ai soli fini di semplificazione procedurale:" con il periodo "Nel rispetto della normativa nazionale, con regolamento sono disciplinate le seguenti tematiche:"; alla fine del comma 1 dopo la lettera o) aggiunge le seguenti: “costi istruttori; line di indirizzo per l'esercizio delle funzioni di competenza dei Comuni”.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 9, che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 10, 11, 11-bis e 12, che sono approvati, e la legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Ringrazia, preliminarmente, i
Presidenti delle Commissioni e i consiglieri regionali che hanno sostenuto la proposta
di legge, il Settore assistenza giuridica e il Dipartimento competente per la
collaborazione.
Illustra la proposta di legge, che si compone di dieci articoli e mira a salvaguardare e valorizzare la cultura, la storia, le tradizioni, i saperi e la biodiversità delle produzioni dei Comuni calabresi che hanno ottenuto la denominazione comunale De.Co. e a contribuire alla promozione delle peculiarità territoriali in una visione regionale identitaria.
Precisando, quindi, che con l’istituzione del Registro regionale dei Comuni, con tali prodotti, le De.Co. calabresi saranno aggregate, coordinate e valorizzate nell’ambito di politiche regionali strategiche e azioni integrate di promozione, comunicazione e marketing.
Riferisce, altresì, che la Regione, nel perseguire le finalità della presente legge, considera i prodotti De.Co. iscritti nel Registro regionale, unitamente alle produzioni locali e tipiche di qualità certificata, testimonianza del territorio calabrese, da valorizzare e, a tal fine, si impegna in forme di sostegno, anche economico, finalizzate a potenziare la visibilità e il posizionamento dei prodotti, con azioni di divulgazione, che si avvalgono di strumenti informativi anche digitali, e con il supporto alla partecipazione a manifestazioni promozionali, contribuendo alle iniziative di sostegno per le filiere che integrano e promuovono i prodotti De.Co.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4
e 5 che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 6 è stato
presentato l’emendamento protocollo numero 14568 a firma del consigliere
Giannetta, cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo
numero 14568 che al comma 2 sostituisce le parole “con risorse umane,
strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente” con le parole “senza
ulteriori oneri a carico del bilancio regionale”.
Recepito il parere favorevole della
Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 6,
che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 7,
8, 9 e 10, che sono approvati, e la proposta di legge nel suo complesso, che è
approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Evidenzia
che la proposta di legge mira ad accrescere e supportare il grande valore
storico, culturale e religioso legato alla tradizione della Varia di Palmi
quale patrimonio inestimabile e riconosciuto patrimonio culturale immateriale
dell’Umanità dall’UNESCO.
Riferisce
che la Varia non è soltanto una festa, ma è un grande evento che fa rivivere la
storia, le radici, l’orgoglio di essere calabrese.
Convinto
che l’evento possa diventare un punto di forza, un vero simbolo della Regione
Calabria, evidenzia la capacità di fare da collante tra una moltitudine di
persone, di famiglie mosse dalla stessa sensibilità ed emotività. Quindi,
ritiene che possa fungere da traino per l’intero settore turistico e culturale
della Regione.
Altresì,
sottolinea che la proposta mira a promuovere, tutelare e salvaguardare con
azioni ben precise e molto incisive l’evento, ma anche a farne un simbolo
regionale, avviando un percorso tra le Istituzione e la comunità quindi tra
Regione Calabria e Comunità.
Conclude
sottolineando il grande lavoro svolto di cui si dichiara orgoglioso e, infine, ringrazia
i Presidenti delle Commissioni competenti e i colleghi.
Premesso
di condividere gli obiettivi del progetto di legge, manifesta delle perplessità
di natura formale in merito alle competenze affidate al Comitato scientifico
che esclude o, comunque, non tiene in considerazione la Fondazione Varia, già
esistente e attiva, le cui attività potrebbero confliggere con il nuovo
organismo.
Come
già sottolineato in Commissione, avrebbe auspicato la predisposizione di una
legge quadro che disciplinasse in maniera complessiva tutti i grandi eventi a
carattere culturale della regione. Eventi che, a suo avviso, dovrebbero essere accompagnati
e supportati da una programmazione e da una correlata disponibilità economica. Ciò
nonostante, ribadisce il voto favorevole alla proposta di legge.
Concorda
sulla necessità di ragionare su una proposta di legge organica su iniziative
encomiabili come quella in discussione, assumendo l’impegno, nel caso il Consiglio
approvasse la proposta in esame, di reperire delle risorse. Altresì, auspica
che sia il Consiglio regionale a farsi promotore di una iniziativa legislativa
organica sugli eventi a carattere culturale e storico.
Propone,
poi, un emendamento all’articolo 4 finalizzato a far nominare il Comitato
scientifico dal Presidente del Consiglio regionale e non dal Presidente della
Giunta.
Porti
i complimenti al consigliere Mattiani per aver presentato la proposta di legge
che mira a valorizzare il patrimonio culturale, sottolinea che, insieme alla
vicepresidente Princi e al Dipartimento, si sta già lavorando alla stesura di
una legge quadro che possa mettere in risalto gli eventi regionali supportati
anche da risorse finanziarie.
Sottolineato come sia fuori
discussione il livello culturale e l’importanza della proposta di legge,
ricorda di avere, già in Commissione, sollevato delle perplessità in merito al Comitato
scientifico e alla previsione dell’invarianza finanziaria.
Ribadisce l’importanza di
non effettuare disparità di trattamento tra gli eventi a livello regionale e,
in considerazione dell’intervento del presidente Occhiuto, dichiara il suo voto
favorevole, annunciando, tuttavia, che sarà sua cura verificare che siano
assicurate equamente le eventuali risorse reperite.
Espresso
preliminarmente il dovuto riconoscimento al maestro Otello Profazio, rivolge le
condoglianze alla famiglia da parte del Partito Democratico regionale.
In
merito alla proposta di legge, rammentato che è stata presentata in Senato una
proposta da parte del Senatore Irto, reputa opportuno il coinvolgimento di
tutte le istituzioni al fine di procedere ad una narrazione innovativa della
Calabria che, attraverso il coinvolgimento di associazioni e fondazioni riesca
a far assurgere la Varia ad evento culturale a carattere regionale realmente avvertito
come tale dall’intera comunità regionale.
Annuncia,
pertanto, il suo voto favorevole alla proposta, comprensiva della modifica
proposta dal presidente Occhiuto, auspicando che presto si possa approvare una
legge organica di riferimento.
Espressi
i suoi complimenti al consigliere Mattiani, rimarca la sensibilità dei consiglieri
di Forza Italia che non hanno attinto al fondo speciale per il finanziamento
delle leggi regionali.
Soddisfatto
con il consigliere Mattiani per la proposta di legge, ricorda che la cittadina
di Palmi è gemellata con la città di Messina per ragioni storiche e che la
festa è particolarmente sentita in tutta la regione. Annuncia, quindi, il suo
voto favorevole.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2, 3 che sono approvati; indi passa all’esame dell’articolo
4, ponendo preliminarmente ai voti la proposta del presidente Occhiuto di
assegnare la competenza per la nomina del Comitato scientifico al Presidente
del Consiglio regionale anziché al Presidente della Giunta regionale. Pone,
pertanto, in votazione l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 4, che è approvato
per come emendato.
Pone
in votazione gli articoli 5 e 6 che sono approvati.
Pone
in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata per come
emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Ricostruito l’iter della normativa in materia di funzionamento delle Commissioni provinciali per le espropriazioni, illustra la proposta tesa ad adeguare la normativa regionale all’articolo 41 del D.P.R. 8 giugno 2001, numero 327. Spiega, quindi, che la proposta è composta da 10 articoli: articolo 1, riguardante la composizione della Commissione; articolo 2 che individua la sede della Commissione; articolo 3 che disciplina la durata in carica dei componenti; articolo 4 che disciplina decadenza e sostituzione dei componenti; articolo 5 che disciplina funzionamento e compiti della Commissione; articolo 6 che istituisce l’Ufficio segreteria della Commissione; articolo 7 che riguarda le spese di istruttoria; articolo 8 contenente il trattamento economico; articolo 9 che dispone l’abrogazione di alcune norme, articolo 10 contenente la clausola d’invarianza finanziaria.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati. Comunica, poi, che all’articolo 7 è pervenuto un emendamento a firma del consigliere Billari, protocollo numero 14566/A02.
Illustra l’emendamento che
sopprime il riferimento alla Città metropolitana di Reggio Calabria poiché
regolamentato all'art 8-bis.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e l’articolo 7 che è approvato come emendato.
Comunica, poi, che all’articolo 8 sono pervenuti alcuni emendamenti: protocollo numero 14588, a firma del consigliere Raso, e protocollo 14566/A03, a firma del consigliere Billari.
Illustra l’emendamento che sostituisce la rubrica dell’articolo 8 e sopprime il primo comma dello stesso.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 14588 che è approvato.
Illustra l’emendamento che modifica il comma 2 dell’articolo 8 sopprimendo il riferimento alla Città metropolitana di Reggio Calabria poiché regolamentato all'art 8-bis.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 14566/03 che è approvato e l’articolo 8 che è approvato come emendato.
Comunica, poi, che è stato presentato un emendamento, protocollo numero 14566/A01, a firma del consigliere Billari che inserisce l’articolo 8-bis.
Illustra l’emendamento che regolamenta l’istituzione della CPE della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e gli articoli 9 e 10 che sono approvati.
Infine, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta, tesa a
promuovere riconoscimento palestre della salute quale strumento utile per la
promozione del benessere psicofisico e sociale della popolazione, con la finalità
di rafforzare la prevenzione sanitaria e consentire un risparmio alle casse
regionali che possa essere destinato all’implementazione dei servizi sanitari.
Contesta che una proposta con tali
finalità non sia stata esaminata in terza Commissione, sede deputata a occuparsi
di prevenzione e salute, e, pur essendo favorevole all’idea di fare
prevenzione, reputa la proposta fragile, ritenendo che dovrebbe essere inserita
in un più ampio Piano regionale della prevenzione. Preannuncia, quindi, la
propria astensione dal voto.
Condiviso nel merito quanto
osservato dalla consigliera Bruni, ritiene che l’attività legislativa portata
avanti dalla maggioranza non sia coerente con le priorità della Calabria,
carente di servizi ben più essenziali. Contesta, infine, la mancata
calendarizzazione nelle Commissioni competenti delle proposte di legge a sua
firma e, rivolgendosi al Presidente, chiede che ciò avvenga al più presto.
Favorevole alla proposta, condivide
l’dea di creare un logo che identifichi le palestre della salute, ma invita a
prevedere una verifica periodica della persistenza dei requisiti che hanno
consentito loro di accedere alla denominazione.
Tecnicamente, osserva, poi. che la
prevenzione primaria dovrebbe essere diretta alle esposizioni a sostanze
chimiche immesse in ambiente.
Rimarcato che la proposta di legge
ha completato l’iter nella Commissione competente che non era quella sanitaria poiché,
a suo avviso, le ricadute sulla sanità sono indirette, ricorda che anche i
consiglieri non componenti delle Commissioni possono presentare emendamenti e
presenziare alle sedute.
Pone in votazione gli articoli 1, 2,
3 e 4 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che ha ottenuto il parere
favorevole all’unanimità della terza e seconda Commissione, sottolineandone
l’importanza poiché mira a prorogare le graduatorie in scadenza nel 2023,
relative ai profili degli operatori sociosanitario e infermieri.
Evidenziato come l’iniziativa rimarca la volontà del
commissario alla sanità regionale di proseguire il percorso di riordino e
riorganizzazione della sanità calabrese, specifica che la proroga si riferisce
alla graduatoria del 2021 in scadenza alla fine di luglio 2023. Sottolinea,
quindi, che la proroga consentirà alle Aziende Sanitarie regionali di attingere
nell'immediato e direttamente alle graduatorie esistenti senza bandire nuovi
concorsi, con un risparmio in termini di tempo che permetterà di occupare a
tempo indeterminato e nell’immediatezza un numero importante di OSS e
infermieri, con conseguente miglioramento del servizio sanitario ed
assistenziale alla luce dell’attuale carenza di personale dipendente.
Puntualizzato che le amministrazioni interessate hanno
anche la facoltà di avvalersi delle graduatorie di procedure concorsuali già
espletate da altri enti dello stesso comparto, evidenzia che la proposta, esaminata
in terza Commissione nella seduta del 19 luglio ed approvata all'unanimità, ha registrato
il parere favorevole del Settore assistenza giuridica e del Dipartimento competente
che hanno rilevato che l'utilizzo delle graduatorie è il modo più efficiente e
veloce per la copertura dei posti vacanti e, quindi, per dare continuità alle
attività assistenziali.
Comunica, poi, che la proposta di legge è composta da 4 articoli, che è caratterizzata da neutralità finanziaria e
ha efficacia per un anno. Infine, chiede all’intero Consiglio regionale di
approvare con urgenza il provvedimento in discussione.
Dichiara il suo voto favorevole alla proposta di legge
e di aver apprezzato la relazione della consigliera Straface in cui rinviene il
racconto dello stato dell’arte reale della sanità calabrese. Pur riconoscendo
che negli ultimi due anni si sono registrati miglioramenti a livello
amministrativo, ad esempio con l'approvazione dei bilanci delle aziende
sanitarie, non può esimersi dal sottolineare le lacune e difficoltà ancora
esistenti in campo sanitario. Ritenuto che sulla sanità non vi possano essere
posizioni legate ad appartenenze politiche, chiede che la Giunta regionale usi
la stessa lungimiranza adottata nella scelta di utilizzare personale medico
straniero nell’attuare controlli e verifiche in merito al personale sanitario
giudicato inidoneo. In proposito riferisce di essere in possesso di dati
parziali, ottenuti attraverso regolare accesso agli atti delle aziende, afferenti
al numero di personale giudicato inidoneo o utilizzato con mansioni diverse da
quelle di assunzione. Sottolinea, quindi, che i dati in suo possesso attestano
che su 20.000 unità di personale circa 2000 sono dichiarate inidonee, con una percentuale
pari al 10%, che in alcune aziende sale sino al 20%, contro il 6% delle altre
Regioni.
Infine, ribadisce il suo voto favorevole alla proposta
di legge che reputa capace di migliorare i livelli essenziali di assistenza, la
salute e il benessere dei cittadini della Calabria.
Pur ritenendo che il provvedimento appronti una misura
a suo giudizio sensata e appropriata, registra con disappunto numerosi ritardi
attuativi, riferendosi in particolare ad Azienda Zero e alle sue funzioni.
Difatti, ricorda che Azienda Zero avrebbe dovuto essere strumento di
razionalizzazione per l'espletamento delle procedure concorsuali e, per contro,
ad oggi non assolve tale funzione.
Riferito di aver inviato una lettera di sollecito per la
calendarizzazione e discussione di una sua proposta di legge attinente alla
sanità calabrese, nella quale è previsto che i risultati raggiunti in termini
di riduzione sia delle liste d’attesa sia della mobilità passiva siano elementi
di valutazione per la conferma di eventuali Commissari nelle aziende sanitarie.
Infine, ritiene che l’immediatezza dell’assunzione sia
un elemento di valutazione in merito alla proroga di una graduatoria, evidenziando
che l’articolo 2 della proposta limita il criterio dell’immediatezza
dell’assunzione prevedendo corsi di formazione ma senza definire come si
proceda all’accertamento dell’idoneità del personale da assumere.
Evidenziata l’importanza della proposta, considerato
lo stato della sanità calabrese e la necessità di potenziare il personale, chiede,
alla luce di quanto previsto all’articolo 2, chi promuoverà i corsi, atteso che
avranno un costo per il bilancio regionale, chi formerà la commissione
valutatrice, come sarà valutato il personale e perché la formazione non sia
prevista in una fase successiva all’assunzione, tenuto conto che già esiste una
graduatoria. Chiede, poi, al presidente Occhiuto se il tema in discussione non
debba, invece, essere oggetto di un decreto commissariale, paventando un iter
errato che, conseguentemente, potrebbe causare ritardi e acuire le criticità
esistenti. Infine, in accordo con tutto il gruppo del Partito Democratico
esprime il voto di astensione sulla proposta.
Sottolineate le responsabilità
connesse all’approvazione di provvedimenti come quello in discussione, reputa
stridente la previsione di corsi di formazione ed esprime, altresì, perplessità
sull’impatto degli esiti degli stessi nei confronti di graduatorie già cristallizzate.
Ritenuto, piuttosto,
maggiormente opportuno bandire nuovi concorsi, evitando il ricorso alle proroghe
e a tutto ciò che impedisce l’ingresso nel mondo del lavoro delle unità
necessarie, manifesta il suo voto favorevole, pur consapevole dei limiti
presenti nella proposta in discussione.
Ritenuto, preliminarmente,
non paragonabile il rapporto tra i costi connessi allo svolgimento dei corsi di
formazione per circa 90 unità rispetto al dispendio economico necessario per
l’espletamento di un nuovo concorso che apre, peraltro, l’accesso potenziale ad
un numero elevato di candidati, evidenzia il coraggio della Giunta regionale nell’approvazione
del provvedimento in discussione.
Pur sottolineando la
necessità di apportare dei correttivi al provvedimento, non ravvisa le ragioni
per esprimere un voto contrario sulla proposta, quand’anche dovessero residuare
i rilievi mossi.
Sottolinea, infine, la
necessità di approvazione del provvedimento anche al fine di colmare il vuoto normativo
esistente.
Ricordata la sua esperienza
nell’esercizio della professione medica, reputa che il mondo medico si muova spesso
con estrema lentezza e secondo i desiderata non della popolazione.
Riferito il disappunto per
le criticità organizzative nell’utilizzo del personale nel sistema sanitario
riscontrate nel corso della sua carriera medica, comunica il suo voto
favorevole, nonostante le perplessità sull’architettura della proposta e
rivendica il suo voto favorevole sull’utilizzo dei medici cubani, finalizzato a
evitare la chiusura di molte strutture ospedaliere.
Ritiene necessario compiere
azioni di pressione affinché i bandi siano espletati e si giunga alla nomina
dei vincitori, non comprendendo le motivazioni che portano a ricorrere alle proroghe.
Posti ai voti gli articoli 1
e 2 che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 3, protocollo numero
146531, a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che
mira a sostenere la realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide,
riferendo le problematiche di carenza di liquidità che hanno interessato la
società concessionaria dei lavori, a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi determinato
dalla guerra in Ucraina e dalla necessità di adeguamento dei cantieri durante
l’emergenza sanitaria da covid.
Riferito di non comprendere
il voto contrario del Partito democratico, in particolare della consigliera Bruni,
che aveva, peraltro, espresso un voto favorevole nella seduta della Commissione
consiliare competente, reputa cavilloso il riferimento al corso di formazione e
al colloquio, sottolineando la necessità di accelerazione delle procedure.
Invita, pertanto, ad una
rivalutazione del voto, ritenendo che su tali problematiche vi debba essere
un’ampia condivisione.
Espresso plauso per il
proficuo lavoro svolto dal presidente Occhiuto in materia sanitaria, invita il
consigliere Tavernise ad effettuare con maggiore attenzione le verifiche presso
le Aziende sanitarie provinciali.
Precisa al consigliere
Graziano che esprimerà un voto di astensione e non un voto contrario.
Invita il consigliere
Graziano a precisare meglio il suo intervento, evitando allusioni personali.
Ribadisce una maggiore
accuratezza nell’esecuzione delle verifiche.
Posto in votazione
l’emendamento che è approvato, pone in votazione l’articolo 3 che è approvato come
emendato. Indi, posto ai voti l’articolo 4 che è approvato, pone ai voti la
proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che mira a modificare l’articolo 9 della legge
regionale numero 32 del 1996 al fine di attualizzare il parametro di
riferimento per il calcolo del reddito annuo complessivo del nucleo familiare
alla normativa in materia di ISEE e non più al cosiddetto reddito
convenzionale, non più applicato da molte Regioni italiane.
Evidenzia al riguardo che prevedere l’ISEE quale documento reddituale
principale garantisce una maggiore chiarezza circa la reale situazione
reddituale del partecipante al bando e, al contempo, una maggiore rapidità nei
tempi istruttori da parte della Commissione chiamata ad esaminare le domande e
stilare la graduatoria finale.
Sottolineato che nella proposta in esame si prevede, inoltre,
l’abrogazione dei commi 3 e 4 dell’articolo 9 della legge regionale numero 32
del 1996, atteso che già in fase di compilazione dell’ISEE, da parte
dell’operatore, vengono considerati ai fini del calcolo finale del reddito
tutte le misure oggi contenute nei commi sopra citati, precisa che è affidato
al Dipartimento regionale competente in materia di edilizia residenziale
pubblica l’onere di provvedere annualmente all’aggiornamento ISTAT del limite
massimo di reddito annuo stabilito dalla proposta in esame.
Illustra, quindi, nel
dettaglio i tre articoli di cui la proposta di legge si compone, precisando che
non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale attesa la portata
meramente ordinamentale delle previsioni.
Comunica, preliminarmente,
che al titolo del provvedimento è stato presentato l’emendamento protocollo
numero 14509, a firma del consigliere Raso.
Illustra l’emendamento al
titolo che è sostituito dal seguente: “Modifiche ed integrazioni alle leggi
regionali 13 maggio 1996 n. 7 e 25 novembre 1996 n. 32”.
Posto ai voti l’emendamento
che è approvato, pone ai voti gli articoli 01, 1, 2 e 3 che sono approvati e,
quindi, la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata
con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione, sottolineando
la situazione disastrosa e degradata in cui versa il Parco archeologico di Capo
Colonna, caratterizzata principalmente dalla proliferazione a dir poco invasiva
della vegetazione, che riguarda anche la cosiddetta area spettacoli (teatro),
localizzata dietro il museo, e nel Giardino di Hera, interno alla struttura
museale, impraticabili per la presenza di vegetazione esageratamente alta.
Evidenzia, quindi, la
volontà del Consiglio comunale di Crotone di rilanciare i musei ed il Parco
archeologico pitagorici attraverso un istituto autonomo direttamente
rispondente alle esigenze di valorizzazione dei siti e la netta presa di
posizione volta a scongiurare un eventuale accorpamento dei musei e del Parco
di Capo Colonna al Parco di Sibari, che rappresenta una realtà distante oltre
100 chilometri.
Riferisce, poi, che con
la mozione si chiede Giunta regionale di rendersi promotrice presso la
Direzione museale regionale e, quindi, il Ministero della cultura, della
richiesta di assegnazione di autonomia speciale al Museo archeologico nazionale
di Crotone ed al Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna.
Auspica, infine, un’ampia
condivisione della mozione.
Condiviso quanto riferito dal consigliere Lo Schiavo, precisa che la mozione mira a valorizzare un’area altamente rappresentativa della Magna Grecia.
Nel richiamare i diversi interventi delle Istituzioni per impedire la soppressione della Soprintendenza sui territori, si dichiara fiducioso rispetto alle azioni che il presidente Occhiuto attuerà presso il Ministero competente a beneficio e tutela del patrimonio calabrese.
Plaude all’iniziativa dei consiglieri Lo Schiavo e Talerico rispetto a ciò che, a suo dire, rappresenta “l’ennesimo scippo ai danni della comunità crotonese” e che, attraverso l’accorpamento del Museo archeologico di Capo Colonna al Museo di Sibari, rappresenta un momento altamente umiliate e penalizzante, svuotando il territorio di autonomia e prestigio.
Auspica, pertanto, che il presidente Occhiuto possa rendersi promotore di azioni volte al superamento di tale situazione.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione che riguarda l’età del consenso, ad oggi fissato a 14 anni, e la tutela dagli abusi sessuali sui minori. Precisa, quindi, che la mozione impegna la Giunta regionale a intraprendere, presso le competenti sedi nazionali, comunitarie e internazionali, avvalendosi del supporto e delle funzioni istituzionali del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, le opportune interlocuzioni per la predisposizione di un programma di sensibilizzazione che, anche attraverso la pianificazione di studi e ricerche in materia di cultura dell’infanzia, richiami l’attenzione di tutta la comunità nazionale, comunitaria e internazionale sul tema dell’età del consenso sessuale. In proposito, sottolinea che il fine ultimo dell’azione politica è quello di tutelare il minore nella sua integrità psico-fisica e nel suo equilibrio, per un corretto sviluppo della sua personalità.
Evidenzia l’importanza del tema in questione, ricordando che si inserisce nelle misure di protezione dei minori in considerazione della loro condizione di inferiorità e fragilità.
Ricordate le varie Convenzioni richiamate nella mozione ed evidenziata l’importanza della prevenzione dagli abusi sessuali sui minori nonché della protezione dei loro diritti, sottolinea la necessità di intervenire sia sull’articolo 85 del Codice penale, rispetto alla capacità di intendere e di volere, sia sulla legge che fissa l’età del consenso a 14 anni, in virtù di quanto previsto dall’articolo 117, comma 3 della Costituzione che, prevedendo la potestà legislativa concorrente delle Regioni, consente di intervenire su tale materia.
Considerato che il limite del consenso in Italia è fissato a 14 anni, ribadisce l’importanza della mozione che impegna la Giunta regionale a intraprendere, a livello nazionale e con il supporto del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, opportune interlocuzioni per la predisposizione di un programma di sensibilizzazione.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la
seduta.
La seduta termina alle 16.33
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo