XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 49
__________
SEDUTA Di martedì 21 gennaio
2025
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
E DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 16,54
Fine lavori h. 20,10
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
In memoria di Luigi Aloe, luminare
calabrese in neurobiologia
OCCHIUTO Roberto, Presidente
della Giunta regionale
In memoria di Giuseppe
Chiaravalloti, Presidente della Regione Calabria nella VII^ Legislatura
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MANNARINO Sabrina (Fratelli
d'Italia)
MURACA Giovanni (Partito
Democratico), *
OCCHIUTO Roberto, Presidente
della Giunta regionale
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
RASO Pietro (Lega Salvini), relatore, *
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia), relatore
CAPPONI Caterina, assessore alle politiche sociali, cultura,
politiche giovanili e dello sport, infrastrutture sportive, pari opportunità, *, *, *, *
GENTILE Katya (Lega Salvini),
relatrice, *, *, *, *, *
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia), *,
*, *, *
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto), *
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatrice, *, *
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle), *
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle), *
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle), *
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
GENTILE Katya (Lega Salvini),
relatrice
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
COMITO Michele (Forza Italia), *
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto), *
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MANNARINO Sabrina (Fratelli d’Italia)
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 16.54
Dà avvio ai lavori,
invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta
precedente.
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
Dà lettura del verbale
della seduta precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle
comunicazioni.
Prima di avviare i lavori della seduta odierna, ritiene doveroso
ricordare in Aula il profilo professionale e umano di Luigi Aloe, scomparso
ieri a Roma, luminare della neurobiologia, che, per 40 anni, ha affiancato Rita Levi-Montalcini negli studi che le
valsero il premio Nobel. Ne ricorda, pertanto, il talento dimostrato in qualità
di dirigente di ricerca dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del
CNR, diventando un punto di riferimento nella ricerca sul sistema nervoso.
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta
regionale
Condiviso il ricordo di Luigi Aloe, ritiene che il Consiglio regionale dovrebbe
ricordare anche il presidente Giuseppe Chiaravalloti, recentemente scomparso, la
cui camera ardente è stata allestita nel palazzo del governo regionale. Propone
che il Consiglio regionale osservi un minuto di raccoglimento.
Accoglie la richiesta del Presidente della Giunta regionale.
Dispone che si osservi un minuto di raccoglimento in memoria del
presidente Chiaravalloti.
(I presenti si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio).
MURACA Giovanni (Partito Democratico)
Chiede di inserire all’ordine del giorno la proposta di legge numero
336/12^ recante “Abrogazione dell'articolo 14 della legge regionale 26 novembre
2024, n. 36 (Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n.
24/2008, n. 8/2010, n. 47/2011, n. 24/2013, n. 9/2018, n. 32/2021, n. 10/2022,
N. 9/2023, n. 62/2023, n. 6/2024, e disposizioni normative)”.
Rammenta al consigliere Muraca che la Conferenza dei capigruppo ha
stabilito di attendere la decisione del Governo in merito all’impugnativa, giudicando
la richiesta strumentale e non rispettosa di quanto in quella sede stabilito.
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
Annunciato il suo voto contrario all’inserimento della proposta
all’ordine dei lavori, ricorda che la norma oggetto di interesse è conseguente
a scelte programmatiche della Giunta regionale, già in parte formalizzate.
Dichiara, quindi, che il governo regionale non è disponibile a indietreggiare, pur
essendo aperto al confronto nei modi e nei luoghi corretti e rispettosi dei
ruoli istituzionali.
Riferisce, quindi, che principio inderogabile che guida l’azione del
governo regionale è l’ambiente quale risorsa economica di sviluppo per la
Regione.
Indi, invita la maggioranza a votare compatta contro l’inserimento della
proposta, annunciando in caso contrario le sue dimissioni dalla carica di
Presidente della Regione.
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
Pur apprezzando la chiarezza del presidente Occhiuto, ne censura il
rapporto con l’Aula e gli organi istituzionali del Consiglio, sottolineando il suo
dovere a considerare il lavoro svolto dalle Commissioni consiliari. Ritiene,
infatti, che ignorare tale lavoro costituisca un vulnus democratico, poiché la
Commissione ha deliberato all’unanimità di rimettere al Consiglio l’esame della
proposta. Annuncia, quindi, che la minoranza abbandonerà l’Aula nel caso in cui
la proposta non dovesse essere inserita all’ordine dei lavori.
Ricorda al consigliere Bevacqua che, in Conferenza dei capigruppo, non
ha chiesto l’inserimento della norma all’ordine del giorno.
MURACA Giovanni (Partito Democratico)
Ricordato che nella Commissione agricoltura sono stati ascoltati i
sindaci dei territori interessati e, soprattutto, la responsabile dell’Osservatorio
ambientale Valle del Mercure, che ha assicurato in merito alla salubrità
dell’aria e dei luoghi, evidenzia, per contro, le ripercussioni che la norma in
vigore avrà su decine di lavoratori. Invita, pertanto, il Presidente della
Giunta, a modificare la sua posizione e ad essere coerente in materia
ambientale, riferendosi in particolare al rigassificatore e il raddoppio dell’inceneritore
di Gioia Tauro.
MANNARINO Sabrina (Fratelli d'Italia)
Precisa che la Commissione agricoltura non deliberato ma esclusivamente
preso atto della fine dei lavori, prendendo atto della nota trasmessa dal
Dipartimento della Funzione pubblica, in attesa delle decisioni del Governo.
LO SCHIAVO
Antonio Maria (Gruppo Misto)
Evidenzia la forte e decisa presa di posizione del presidente Occhiuto, che
fa assumere all’intera vicenda una connotazione prettamente politica, in
coerenza con le linee programmatiche, e che, a suo avviso, va oltre il merito
della proposta stessa.
Ritiene, quindi, che la questione di fiducia, sollevata di fatto dal
Presidente con la sua dichiarazione, attenga esclusivamente alla maggioranza,
in cui registra una evidente spaccatura, tipica di metà di ogni legislatura.
Posto, poi, che si discute di interessi costituzionalmente
rilevanti che travalicano le singole posizioni politiche, osserva che l’attesa della
decisione della Corte costituzionale rinvia solo una discussione che, a suo
avviso, deve essere svolta in Aula.
Dichiara inammissibile la richiesta di inserimento, poiché non avanzata
da almeno un quinto dei consiglieri, così come prescritto dall’articolo 42 del
Regolamento interno del Consiglio regionale.
MONTUORO
Antonio (Fratelli d’Italia), relatore
Riferito,
preliminarmente, che il provvedimento è stato approvato dalla Commissione
bilancio nella seduta del 14 gennaio 2025, comunica che il Dipartimento
economia e finanze, ferme restando le raccomandazioni contenute
nell’istruttoria di competenza, ha ritenuto che il bilancio di previsione
2025-2027 dell’ARSAC potesse essere sottoposto all’approvazione del Consiglio
regionale, ai sensi della legge regionale numero 8 del 2002.
Comunica,
quindi, il parere favorevole del Collegio sindacale, tenuto conto che il
bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello Statuto
dell’Ente, del Regolamento di contabilità e dei principi previsti dalla
normativa di riferimento e, altresì, il parere favorevole del Dipartimento
agricoltura e sviluppo rurale che, nell’istruttoria di competenza, ha
provveduto a verificare il rispetto dei limiti di spesa in materia di spending
review, rilevando che il contenimento della spesa può considerarsi conseguito.
Evidenzia,
poi, che il Dipartimento economia e finanze: ha rilevato la sussistenza degli
equilibri di bilancio, garantiti anche attraverso l’applicazione di parte
accantonata del risultato di amministrazione presunto; con riferimento al Fondo
crediti di dubbia esigibilità, ha rilevato la congruità dello stesso,
rivolgendo all’Ente alcune raccomandazioni; relativamente alla previsione del
Fondo pluriennale vincolato, raccomanda all’Ente, a seguito del completamento
della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per l’esercizio 2024,
di provvedere alle dovute variazioni di bilancio, apportando, se necessari, i
conseguenti correttivi al Fondo per la parte corrente e capitale, nel rispetto
del principio contabile della competenza finanziaria potenziata.
Riferisce,
infine, che il Dipartimento economia e finanze, a conclusione dell’istruttoria
di competenza, fermi restando i rilievi e le raccomandazioni evidenziati, ha
ritenuto possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla
trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2025-2027 dell’ARSAC al
Consiglio regionale, per i conseguenti adempimenti di competenza.
Pone
in votazione la proposta che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Riferito,
preliminarmente, che il provvedimento in discussione è stato approvato a
maggioranza nella seduta della seconda Commissione del 14 gennaio, precisa che
la proposta si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni
istruttorie del Dipartimento ambiente, del Dipartimento economia e finanze e
del parere del Revisore unico dei conti dell’Ente.
Sottolinea,
poi, che il Revisore unico dei conti: ritiene che il bilancio di previsione
2025-2027 è stato redatto in conformità alla normativa vigente e in relazione
alle attività tecniche operative, relative alla gestione dei Parchi marini
regionali, rispetta il pareggio finanziario complessivo di competenza;
conferma, per quanto riguarda il rispetto della normativa sul contenimento
della spesa, quanto riportato nella nota integrativa circa la non applicabilità
della suddetta normativa; ha verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di
legge, dello Statuto dell’Ente, del Regolamento di contabilità e dei principi
previsti dalla normativa di riferimento; altresì, ha rilevato la coerenza, la
congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio, esprimendo,
pertanto, parere favorevole.
Evidenzia,
poi, che il Dipartimento ambiente, relativamente all’applicazione della
normativa regionale in materia di contenimento della spesa, richiama le
motivazioni indicate nella relazione integrativa al bilancio di previsione, sottolineando
che la suddetta normativa si applicherà quando l’Ente entrerà a pieno regime.
Rilevata, poi, relativamente al Piano delle Attività allegato alla relazione di
bilancio, la coerenza delle attività programmate dall’Ente rispetto alle
suddette previsioni, in relazione alle competenze assegnate dalle norme
istitutive e dallo Statuto, riferisce che il Dipartimento vigilante, a
conclusione dell’istruttoria, ha espresso parere favorevole.
Sottolinea,
inoltre, che il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di
competenza: ha rilevato che viene rispettato l’equilibrio generale di bilancio;
raccomanda all’Ente di verificare la congruità del Fondo crediti di dubbia
esigibilità durante l’intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di
previsione, provvedendo ad periodico un aggiornamento dello stesso e, per
quanto concerne il Fondo Pluriennale vincolato (FPV), di provvedere, a seguito
del completamento della procedura di riaccertamento ordinario dei residui per
l’esercizio 2024, alle dovute variazioni di bilancio.
Riferisce,
infine, che il Dipartimento economia e finanze, a conclusione dell’istruttoria
di competenza, ritiene possibile procedere alla trasmissione della proposta al
Consiglio regionale per i conseguenti adempimenti di competenza.
Pone
in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il
Consiglio approva)
Precisato,
preliminarmente, che la proposta di legge in esame è stata approvata all’unanimità
nella seduta del 6 novembre scorso, sottolinea che il provvedimento è
finalizzato a riformare la normativa regionale sui beni immobili occupati da
infrastrutture pubbliche, che prevede un sistema di compensazione per tali
occupazioni, ritenuto ormai superato alla luce della giurisprudenza consolidata
e delle normative nazionali che privilegiano il pagamento di canoni per
l'utilizzo dei beni pubblici.
Evidenziato
che la proposta di legge introduce un nuovo sistema basato sul pagamento di un
canone annuo, determinato sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, ne
illustra, nel dettaglio, i vantaggi conseguenti.
Chiarisce,
quindi, che il provvedimento si propone di sostituire il sistema di
compensazione con un sistema a pagamento e di introdurre un sistema più equo e
trasparente di determinazione della compensazione modificando l'articolo 14,
comma 5, della legge locale numero 15 del 1992 come segue: nel caso in cui
infrastrutture pubbliche quali linee elettriche, linee telefoniche, acquedotti,
fognature passino su beni immobili o inutilizzabili appartenenti al territorio,
è previsto il pagamento di un canone annuo determinato secondo le modalità e i
criteri stabiliti dalla normativa regionale.
Sottolineato
che la sostituzione del sistema di compensazione con quello del canone trova
solido fondamento nella giurisprudenza amministrativa che ha ripetutamente
affermato il principio secondo cui l'utilizzo dei beni pubblici da parte dei
terzi deve essere remunerato, precisa che i canoni saranno determinati in base
a criteri oggettivi come l'area occupata, la durata dell'occupazione e il
valore di mercato del terreno.
Ritiene,
infine, che la proposta di legge in esame rappresenti un passo in avanti verso
una gestione più efficace e trasparente dei beni pubblici, garantendo al
contempo un adeguato ritorno economico per la collettività.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, pone ai voti
la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata, con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge, finalizzata a rafforzare l’intento del
legislatore dell’articolo 39 della legge regionale numero 47 del 2011, che ha
evidentemente inteso favorire il completamento degli interventi di edilizia
residenziale sociale, ai sensi della legge regionale numero 36 del 2008 e di
cui al punto 3.3 del Programma operativo scaturito dall’attuazione delle
deliberazioni della Giunta regionale n. 347 del 30 luglio 2012 e n. 452 del 30
ottobre 2014.
Ricorda, quindi, i diversi fattori, tra cui la pandemia e l’aumento
esponenziale dei prezzi dei materiali da costruzione, dell’energia e del gas, che
hanno determinato il rallentamento di tali interventi, con il conseguente intervento
del legislatore regionale al fine di superare le diverse criticità che ne
avrebbero messo a serio rischio la realizzazione,
Registrato il permanere di notevoli criticità, sottolinea il chiaro
intento del legislatore di assicurare ai soggetti attuatori la possibilità di
addivenire al completamento degli interventi e, attesa l’indisponibilità di
nuove risorse da assegnare, la determinazione di raggiungere il risultato della
“compensazione dei prezzi” attraverso la possibilità di ridurre il numero di
alloggi da realizzare, restando fermo il finanziamento concesso.
Ritenuto congruo, alla luce del notevole lasso di tempo intercorso tra
il momento della concessione del finanziamento ad oggi, accettare la
realizzazione del 30% in meno del numero di alloggi a prezzi calmierati
inizialmente finanziato, illustra le integrazioni da apportare all’articolo 39,
volte a consentire la piena realizzazione dei soli alloggi di edilizia
agevolata su cui ricade il contributo a seguito della rimodulazione e di tutte
le parti comuni dell’edificio, senza necessariamente completare anche gli
alloggi in edilizia libera.
Ritenuto, altresì, utile e necessario, sempre al fine di completare
gli interventi, anche prevedere la possibilità che i soggetti attuatori, i
quali abbiano ottenuto due o più finanziamenti diversi per altrettanti
progetti, possano accorpare tali interventi, sottolinea la necessità di accordare
ai soggetti attuatori che realizzino alloggi da destinare alla locazione, di
stipulare con il conduttore/assegnatario/soggetto beneficiario finale, un
contratto di locazione con patto di futura vendita, anche in sostituzione del
contratto di locazione eventualmente in essere.
Sottolineata la necessità di favorire la stabilità di quelle famiglie
le quali, nonostante le difficoltà, potranno raggiungere la stabilità
assicurata dalla proprietà della casa a cui diversamente non potrebbero neanche
aspirare, illustra, nel dettaglio, le modalità procedurali previste.
Precisato che le disposizioni della proposta hanno carattere
ordinamentale e non producono oneri a carico del bilancio regionale, riferisce
che il testo si compone, complessivamente, di tre articoli.
Riferisce che all’articolo 1 è pervenuto l’emendamento protocollo
numero 1585, a firma dei consiglieri Caputo e Raso, invitando il relatore ad
illustrarlo.
Illustra l’emendamento che mira ad integrare il comma 2 dell’articolo
1 della proposta di legge, che a sua volta modifica l’articolo 39 della legge
regionale numero 47 del 2011, specificando, con maggiore puntualità, che, ai
fini della determinazione del periodo per l’avveramento della condizione posta
alla stipula della futura vendita, si terrà conto, quale termine iniziale,
della data del decreto di finanziamento della Regione Calabria al soggetto
attuatore.
Precisato, altresì, che l’emendamento ha carattere ordinamentale e non
produce nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, ne dà lettura e
così recita: “Nel comma 2 dell’articolo 1 della proposta di legge n. 312/12^
(Modifiche e integrazioni all’articolo 39 della legge regionale 23 dicembre
2011, n.47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012) dopo
le parole: “bando punto 3.3.” sono aggiunte le seguenti: “Ai fini della
determinazione del periodo per l’avveramento della condizione posta
alla stipula della futura vendita si tiene conto, quale termine iniziale, della
data del decreto di finanziamento della Regione Calabria al soggetto
attuatore.”.
Posto
ai voti l’emendamento che è approvato con il parere favorevole della Giunta,
pone ai voti l’articolo 1 che è approvato per come emendato. Indi, posti ai
voti gli articoli 2 e 3 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge
nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Riferito,
preliminarmente, che fuori dagli Ordini professionali si è creata nel mercato
una enorme galassia di nuove professioni e competenze, precisa che le stime in
Italia sono di circa 3,5 milioni di professionisti indipendenti e spesso dotati
di partita IVA, per i quali stare fuori dal perimetro del riconoscimento
significa stare fuori dalla libera circolazione in ambito europeo, come
definito dalla direttiva comunitaria numero 36 del 2005.
Sottolineata
la necessità di adottare uno strumento normativo che dia seguito a quanto già
stabilito dalla legge numero 4 del 2013, sottolinea che con la proposta in
discussione si intende regolamentare la nascita di un sistema trasparente ed
aperto di accreditamento utile all'economia regionale.
Riferisce,
infine, che dall’attuazione della proposta di legge non derivano nuovi o
maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Posti
ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7, che sono approvati, pone ai voti la
proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra
la proposta, finalizzata a promuovere, tutelare e valorizzare la birra
artigianale e agricola calabrese, sostenendo le aziende che operano in questo
settore e favorendo il riconoscimento della qualità e dell'autenticità dei
prodotti locali.
Ricorda,
quindi, la consolidata e affermata tradizione birraia che vanta la Calabria,
con moltissimi birrifici che negli ultimi decenni hanno saputo evolversi e
distinguersi, creando prodotti di alta qualità e ricevendo, pertanto, prestigiosi
riconoscimenti a livello nazionale.
Sottolineata
la crescita esponenziale del consumo di birra artigianale, che rappresenta
circa il 15 per cento del totale dei consumi di birra in Italia, reputa che la
Calabria possa essere protagonista di questa crescita, grazie alla qualità dei
suoi prodotti e all'impegno dei produttori locali.
Evidenziato
che sono centinaia i posti di lavoro diretti e indiretti creati da questo
settore, sottolinea che la proposta in esame intende fornire una cornice
normativa a questo contesto, prevedendo un impegno da parte della Regione a
sostenere le imprese del settore, con particolare riguardo a quelle a
conduzione giovanile e femminile, e a promuovere una serie di iniziative ed
eventi sul territorio, che renderanno la Calabria una destinazione di
eccellenza enogastronomica e un polo di attrazione per turisti appassionati di
birra e di buona cucina.
Elencati
i vantaggi relativi alla previsione di un elenco regionale del piccolo
birrificio indipendente, dei microbirrifici artigianali e agricoli e dei Mastri
Birrai, evidenzia che l'obiettivo principale è quello di consolidare l'immagine
della Calabria come terra di sostenibilità, di innovazione e qualità in campo
agroalimentare, creando un'ulteriore opportunità per il turismo esperienziale
che affonda le radici nella tradizione ma guarda anche al futuro.
Pone in
discussione l’emendamento, protocollo numero 1664/A01, a firma del consigliere
Molinaro.
Illustra l’emendamento in discussione che testualmente recita: “La
lettera a) del comma 1 dell’art. 1, viene sostituita dalla seguente: “a)
Istituisce l’elenco regionale dei piccoli birrifici indipendenti artigianali e agricoli,
aventi stabilimenti di produzione sul territorio regionale, e dei relativi Mastri
Birrai;”
Esprime parere favorevole.
Esprime parere favorevole.
Pone ai voti
l’emendamento protocollo numero 1664/A01 che è approvato.
Pone in discussione l’emendamento, protocollo numero 1664/A02, a firma
del consigliere Molinaro e relativo al comma 2 dell’articolo 1.
Illustra l’emendamento che recita testualmente: “Al comma 2 dell’art. 1, viene aggiunta la lettera “d”: "d) valorizza la diffusione della produzione tipica del territorio, consentendo l'utilizzo della denominazione "Calabria", secondo le disposizioni sull'autorizzazione all'uso approvate con DGR 111 del 13 marzo 2023 e relative linee guida."
Esprime parere
favorevole.
Esprime parere favorevole.
Pone ai voti
l’emendamento protocollo numero 1664/A02 che è approvato, indi pone ai voti
l’articolo 1 che è approvato per come emendato. Pone in discussione
l’emendamento, protocollo numero 1664/A03, a firma del consigliere Molinaro e
relativo all’articolo 2.
Illustra l’emendamento che recita testualmente: “L’art. 2, viene sostituito dal seguente:
“Art. 2 (Definizioni)
1. Ai fini della presente legge, si intende per:
a) birra artigianale: la birra avente i requisiti indicati dall’art. 2, comma 4-bis, primo periodo, della legge 16 agosto 1962, n. 1354;
b) birra agricola: la birra prodotta da imprese agricole ai sensi dell’art. 2135, comma 3, del codice civile, ed avente i requisiti indicati dall’art. 2, comma 4-bis, primo periodo, della legge 16 agosto 1962, n. 1354;
c) piccolo birrificio indipendente: il birrificio avente i requisiti indicati dall’art. 2, comma 4-bis, secondo periodo, della legge 16 agosto 1962, n. 1354 (Disciplina igienica della produzione del commercio della birra), la cui sede di produzione è ubicata nel territorio della regione;
d) microbirrificio: ai sensi del decreto ministeriale 4 giugno 2019, una fabbrica di birra che produce annualmente non più di 10.000 ettolitri e che ha le caratteristiche identificative di cui all’art. 2, comma 4, della legge 16 agosto 1962, n. 1354 n. 1354/62;
e) microbirrificio agricolo: il
microbirrificio di cui alla precedente lettera d) utilizzato dall’impresa
agricola per la produzione della birra agricola.
Esprime parere favorevole.
Esprime parere
favorevole.
Pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 1664/A03, che è approvato e l’articolo 2 che è
approvato per come emendato. Pone in discussione l’emendamento protocollo
numero 1664/A04.
Illustra l’emendamento che recita
testualmente: “L’art.
3, comma 1, viene così modificato: - dopo le parole “La Giunta Regionale,” sono
aggiunte le parole “con propria deliberazione” e dopo le parole “piccoli
birrifici indipendenti” sono aggiunte le parole “produttori di birra
artigianale ed agricola”.
Esprime parere favorevole.
Esprime parere
favorevole.
Pone ai voti
l’emendamento protocollo numero 1664/A04 che è approvato e l’articolo 3 che è
approvato per come emendato. Posti in votazione gli articoli 4 e 5 che sono
approvati, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 1664/A05.
Illustra l’emendamento che recita testualmente: “All’art. 6, comma 1, al termine del periodo sono aggiunte prima le parole “…e si specifica quanto segue:”, e di seguito le lettere “a”, “b” e “c”:
“a) l’attività di promozione e sostegno della Regione prevista dall’art. 1 è garantita dalla DGR 83/2024 che prende atto dell’accordo per lo Sviluppo e la Coesione sottoscritto dalla Regione Calabria con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, FSC 2021/2027, Allegato A/1 – ID 42595 F3A – 03 Competitività Imprese- Promozione delle imprese del settore agroalimentare sui mercati nazionali ed internazionali.
b) l’art. 3, istituzione dell’elenco regionale dei microbirrifici artigianali e agricoli, dei piccoli birrifici indipendenti e dei Mastri Birrai, utilizza le risorse umane e strumentali a carico del Settore 7 della Giunta regionale, Promozione- Internazionalizzazione delle Imprese Agroalimentari e Cooperazione, senza generare ulteriori oneri a carico del bilancio regionale;
c) la disposizione contenuta
all’articolo 5, comma 2, e art. 6, programmi regionali cofinanziati dai fondi
comunitari trova applicazione nel PSR Calabria 2014-2022 – Reg.(UE) n.
1305/2013 - Misura 04 - Intervento 4.1.1. “Investimenti nelle aziende agricole”
e FSC 2021-2027, DGR 83/2024.
Esprime parere
favorevole.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 1664/A05, che è approvato, indi pone in
votazione l’articolo 6 che è approvato per come emendato. Pone in votazione
l’articolo 7 che è approvato e la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Chiede la
trattazione immediata del punto 8, proposta di legge numero 346/12^, in luogo
del punto 7.
Pone ai voti la
proposta di inversione dei punti all’ordine del giorno che è approvata.
Illustra la proposta che mira a modificare e integrare ulteriormente la legge regionale 7 agosto 2023, n. 37, già modificata con la legge regionale numero 47/2023, in materia di regolamentazione del Noleggio con Conducente (NCC). Riferisce che l'iniziativa legislativa nasce dall’esigenza di consolidare le disposizioni già introdotte con la LR n. 37/2023, migliorando la competitività del settore e ampliando l'offerta di servizi di mobilità per i cittadini calabresi.
Comunicato che le principali novità riguardano l’adeguamento normativo per rendere il testo conforme alla recente pronuncia della Corte costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale il divieto di rilasciare nuove licenze NCC imposto dal Decreto-legge numero 135 del 2018, sottolinea che l’intento è quello di favorire un accesso regolamentato e meritocratico al settore, attribuendo anche alla Regione una competenza aggiuntiva rispetto a quella comunale nel rilascio dei titoli autorizzatori al servizio di NCC, mantenendo la previsione statale della selezione pubblica.
Sottolineato che la sentenza della Corte costituzionale ha sancito l’illegittimità delle restrizioni imposte a livello centrale, confermando la validità e la lungimiranza dell’azione legislativa del presidente Occhiuto, riferisce che la proposta è tesa a consolidare il quadro normativo regionale, migliorare i criteri per l’assegnazione delle licenze NCC e adeguare le norme alle mutate esigenze dei cittadini e del settore.
Giudica, quindi, la proposta moderna e ambiziosa per il futuro della Calabria, intervenendo su una materia penalizzata da logiche corporative che limitavano l’innovazione, e anche un importante tassello nella strategia regionale di modernizzazione del settore dei trasporti, capace di garantire un equilibrio tra le esigenze degli operatori del trasporto pubblico non di linea e i diritti dei consumatori a beneficiare di servizi efficienti.
Invita, pertanto, l’intera Assemblea a esprimere voto favorevole, nell’interesse della collettività e per consolidare una visione di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Sottolinea come
l’enfasi della consigliera Straface rischia di stridere con l’evidente
spaccatura registrata all’interno della maggioranza consiliare. In merito alla
proposta, ricorda come fosse di tutta evidenza la sua incostituzionalità,
registrando, sul fronte politico, divergenze e divisioni in seno alla
maggioranza che ne compromettono la dichiarata azione riformatrice.
Respinge con
forza l’esistenza di spaccature in seno alla maggioranza e censura, per contro,
l’abbandono dei lavori da parte dei consiglieri del gruppo del partito
Democratico, ribadendo il pieno sostegno alla “coerenza politica della Giunta
Occhiuto”.
Giudicata
migliorativa di quella precedente la proposta in esame, evidenzia come la
consigliera Straface abbia dato la giusta enfasi ad una norma attraverso la
quale si recuperano lustri e soprattutto si scardinano interessi
corporativistici. Ricordato che per la legge della Regione Calabria è stato
proclamato un giorno di sciopero nazionale da parte dei tassisti, evidenzia che
la Corte costituzionale ha bloccato il percorso legislativo calabrese per
motivazioni connesse esclusivamente alla natura giuridica di Ferrovie della
Calabria. Indi, sottolineati i ritorni in termini economici per l’intero
territorio regionale, oltre alla generazione di nuovi servizi, registra in seno
alle opposizioni una evidente spaccatura, atteso che una parte ha abbandonato i
lavori e un’altra parte sta partecipando attivamente alla seduta odierna.
Presidenza del vicepresidente Pierluigi
Caputo
Pone
ai voi gli articoli 1 e 2, che sono approvati.
Comunica
che all’articolo 3 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 1540 a firma
della consigliera Straface.
Illustra l’emendamento,
sostitutivo del comma 1 dell’articolo 3, che
anticipa l’entrata in vigore dell’approvanda legge,
in considerazione dell’urgenza di provvedere a garantire e potenziare lo
specifico servizio di trasporto pubblico non di linea a livello regionale e
porre rimedio, con effetto immediato, allo squilibrio sempre più importante tra
domanda e offerta causato dall’aumento dei flussi turistici verso la Calabria
in tutti i periodi dell’anno.
Recepito
il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è
approvato e l’articolo 3, che è approvato per come emendato.
Precisata
la validità della norma e attesa la rivisitazione della stessa da parte della
Corte costituzionale, annuncia il suo voto favorevole.
Pone
ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata per come
emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Ricorda le modalità di svolgimento delle interrogazioni a risposta
immediata.
Interrogazione a risposta immediata numero 278/12^
di iniziativa del consigliere D.Tavernise: “Sui
ritardi nei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Sibari-Crotone”
Ritenuto che le interrogazioni odierne
riguardino la quotidianità di migliaia di calabresi, nel ricordare alcuni degli
intenti illustrati in fase di insediamento dell’attuale Legislatura, sottolinea
i contenuti dell’interrogazione rispetto ai disagi ferroviari dovuti ai continui ritardi
nei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Sibari-Crotone, con
conseguente sospensione della circolazione, e chiede notizie in merito.
Presidenza del Presidente Filippo Mancuso
Riferisce che la Regione Calabria e il
Dipartimento competente, in collaborazione con RFI, seguono e monitorano
costantemente tali lavori, al fine di ridurre al minimo le interruzioni e i
disagi.
Precisa, quindi, che l’interruzione in corso
consente anche l’adeguamento della galleria di Cutro e altri interventi
concomitanti, sfruttando al massimo l’interruzione, comunque inevitabile per
addivenire alla velocizzazione della linea.
Illustra, quindi, l’intero progetto che
comprende tre lotti compresi tra Cassano, Corigliano e Crotone, e i diversi
accertamenti attualmente in corso, al fine di svolgere i necessari adempimenti.
Riferisce, infine, che il processo di
elettrificazione di alcune tratte, in linea con la programmazione temporale, è
stato completato nei mesi di novembre e che il termine ultimo dei lavori è
previsto entro il 2026.
Apprezzato quanto esposto, invita al costante
monitoraggio di tali lavori, che reputa fondamentali per i territori.
Chiede notizie in merito alle iniziative
urgenti intraprese dalla Regione Calabria per accelerare i tempi per la
sottoscrizione dell'intesa istituzionale per il tratto Sibari-Coserie della
S.S.106 e dare, così, avvio ai lavori.
Nel ribadire il costante monitoraggio attuato
in collaborazione con ANAS e RFI, comunica che la conclusione dell’iter è
prevista entro il mese di febbraio.
Soddisfatto della risposta ricevuta, auspica
una immediata e reale risoluzione.
Chiede
notizie in merito alle iniziative che la Regione Calabria intende assumere per accelerare i tempi di riapertura, già in ritardo, del
tratto tra il ponte Manco/Destro e il ponte di Caloveto della Sila Mare e per
far rispettare il cronoprogramma dell’intera opera.
Precisato
che i lavori del quarto lotto avevano subito un rallentamento a causa della
mancanza di materiali e alla necessaria messa in sicurezza di alcuni versanti
non previsti nel progetto, comunica che tale lotto, attualmente in fase di
completamento, sarà ultimato per metà febbraio, così come il quinto lotto per
cui è in corso il completamento dell’iter di approvazione del progetto per il
ponte.
Invita
a porre attenzione ai fondi da reperire per il ponte di Caloveto al fine di
poter proseguire l’opera intrapresa.
Preso
atto delle dimissioni del Garante regionale dei diritti delle persone detenute
o private della libertà personale, avvocato Luca Muglia, comunica che il
Consiglio regionale provvederà a nuova elezione e, ricordate le modalità di svolgimento, dispone che siano
distribuite le schede, invitando il Segretario questore a procedere con la
chiama.
(Sono distribuite le schede)
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 23. Hanno ottenuto
voti: Russo, 23.
Pertanto, proclama eletto Russo quale Garante regionale dei diritti delle
persone detenute o private della libertà personale.
Riferisce
che la proposta di legge intende prorogare la validità delle graduatorie di
prossima scadenza, approvate a seguito delle procedure concorsuali della
Regione Calabria per assunzioni a tempo indeterminato di personale non
dirigenziale, sottolineando che l'intervento normativo è necessario per
preservare il capitale umano selezionato, evitandone la dispersione.
Nell’evidenziare,
poi, che la proroga è valutata secondo i principi di buon andamento,
economicità ed efficienza dell'azione amministrativa, precisa che il
differimento delle graduatorie eviterebbe ulteriori procedure selettive, con
risparmi economici e contenimento della spesa pubblica regionale.
Informa
che l'adeguatezza dell'intervento normativo è supportata dalla giurisprudenza
costituzionale in materia di graduatorie concorsuali, che riconosce la
competenza delle Regioni in materia, purché contribuiscano al buon andamento
della pubblica amministrazione e al contenimento della spesa pubblica.
Comunicato che la proposta di legge segue interventi normativi simili di
altre regioni italiane, descrive il contenuto dei tre articoli della proposta
di legge:
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la proposta di
legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
COMITO Michele (Forza Italia), relatore
Illustra la proposta che contiene disposizioni per prorogare la validità
delle graduatorie approvate nel 2023 e in scadenza nel 2025 dalle Aziende e
dagli Enti sanitari della Regione Calabria, relative alle assunzioni a tempo
indeterminato di personale sanitario dirigenziale e non.
Sottolinea che l'intervento normativo è necessario per preservare il capitale
umano selezionato, evitandone la dispersione.
Evidenzia che la proroga è valutata secondo i principi di buon
andamento, economicità ed efficienza dell'azione amministrativa, come
richiamati dalla consigliera De Francesco nella relazione alla proposta
precedente.
Descrive, pertanto, il contenuto dei tre articoli della proposta.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la proposta di
legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
GENTILE Katya (Lega Salvini), relatrice
Illustra
la proposta che riguarda la disciplina
dell'agricoltura sociale e interviene nel settore agricolo in Calabria, regolando
in modo organico le attività di agricoltura sociale nella regione.
Spiega,
quindi, che l'agricoltura sociale coinvolge vari soggetti (imprese agricole,
utenti come persone con disabilità, anziani, persone detenute e persone
fragili, Enti pubblici, Comuni, ASL, scuole, cooperative sociali e consumatori
responsabili) e, creando una rete di collaborazioni tra privati e pubblico, mira
a integrare interventi e servizi sociali nelle aziende agricole
multifunzionali, migliorando la qualità dei servizi nelle aree rurali e creando
nuove opportunità di mercato.
Prosegue
informando che la proposta istituisce un elenco regionale degli operatori di
agricoltura sociale, chiamati "fattorie sociali", e disciplina gli
adempimenti amministrativi necessari per svolgere queste attività, regolandone
anche l'uso del logo.
Altresì,
precisa che la proposta tratta degli immobili utilizzati dalle fattorie sociali
e della somministrazione di pasti, alimenti e bevande, ponendo in capo alla
Regione il compito di promuovere la conoscenza delle fattorie sociali e di
coordinare le politiche sociosanitarie e agricole a livello regionale. Informa,
inoltre, che sono previste misure di sostegno finanziate dai fondi strutturali
europei e nazionali, senza nuovi oneri per il bilancio regionale.
Infine,
riferisce che è previsto un Regolamento di attuazione per definire i requisiti
e i criteri per il riconoscimento degli operatori di agricoltura sociale e che
è istituito anche un Osservatorio per l'agricoltura sociale che coinvolgerà
vari Dipartimenti regionali e associazioni di categoria.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16
che sono approvati. Comunica che all’articolo 17 è stato presentato un
emendamento a firma dei consiglieri Mancuso, Gallo e Molinaro.
Illustra
l’emendamento volto a recepire alcune osservazioni, ridefinendo la norma
finanziaria a invarianza di spesa.
Pone
in votazione l’emendamento che è approvato e l’articolo 17 che è approvato come
emendato. Pone, infine, in votazione gli articoli 18, 19 e 20 che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Comunica
che il consigliere Montuoro ha chiesto un’inversione dell’ordine del giorno con
la trattazione anticipata del punto 15, la pone in votazione ed è approvata.
Premesso
che ogni giorno, comprese le festività, gli agenti e i militari lavorano per
garantire l'ordine pubblico, la sicurezza e il rispetto della legge, subendo
aggressioni quotidiane mentre svolgono il loro dovere e rischiando la vita per
proteggere i cittadini, esorta il Consiglio Regionale a rinnovare il proprio
sostegno e ringraziare formalmente le Forze dell'Ordine per il loro impegno
quotidiano, disponendo inoltre l'invio del documento alle Istituzioni presenti
sul territorio regionale come segno di vicinanza e solidarietà.
Pone
in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il
Consiglio approva)
Precisa
che la mozione è particolarmente sentita, poiché riguardante un presidio
territoriale, la Farmacia territoriale dell'Azienda sanitaria provinciale di
Vibo Valentia, che svolge un ruolo fondamentale nell'erogazione di farmaci
essenziali per la continuità terapeutica, inclusi farmaci ospedalieri, farmaci
ad alto costo, farmaci per malattie rare e per terapie domiciliari. Prosegue
informando che è anche, attualmente, l'unico punto di erogazione di questi
farmaci, ma che i locali sono insalubri e inadeguati e causano notevoli disagi
ai pazienti. Evidenzia, poi, che il servizio è disponibile solo quattro giorni
alla settimana per quattro ore al giorno, il che porta alla formazione di
lunghe code di utenti costretti ad aspettare. Specificato che tale
disorganizzazione si ripercuote sui più fragili e dura da anni, ritiene che la
mozione in esame sia l’ultima strada percorribile per cercare una soluzione a
quello che giudica l’emblema del fallimento nella gestione della sanità nel vibonese.
Chiede,
con forza, di dare mandato alla Giunta regionale e al Presidente della Giunta
regionale, per dare un segnale su una situazione non si può più procrastinare,
affinché provvedano: alla riqualificazione dei locali della Farmacia
territoriale o al suo trasferimento in una sede più idonea; alla
riorganizzazione del servizio di erogazione diretta dei farmaci, con l'apertura
di almeno due ulteriori punti di erogazione sul territorio provinciale; ad
intervenire in merito alle gravi carenze di personale.
Conoscendo
bene l’argomento, riferisce che è stata nominata una nuova dirigente e che vi è
stata anche una svolta importante dal punto di vista strutturale con la
creazione di una pensilina, l’ampliamento dell’ingresso e di un front office
con sala d’attesa. Pur riconoscendo i limiti strutturali, informa che vi è
stata anche una svolta funzionale-amministrativa, con l’apertura 5 giorni la settimana.
Comunica,
inoltre, che alcuni comuni virtuosi, come Serra San Bruno, hanno organizzato il
servizio di consegna a domicilio dei farmaci con fondi di bilancio destinati al
sociale.
Sorpreso
per l’intervento del consigliere Comito che giudica una difesa d’ufficio,
avrebbe, per contro, auspicato la richiesta di ulteriori farmacie territoriali.
Afferma, inoltre, che non è non sufficiente una pensilina e che un numero
esiguo di farmacisti e amministrativi non è sufficiente a sostenere il carico
di lavoro. Pertanto, giudica la situazione in essere ancora inaccettabile.
Esorta
a riconoscere il merito delle migliorie sin qui apportate, non escludendo che
possano e debbano effettuarsi ulteriori interventi. Auspica, infine, che anche
il Sindaco di Vibo Valentia si adoperi per avviare il servizio di consegna dei
farmaci a domicilio.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la mozione
evidenziando che il processo Reset, inizialmente previsto presso l'aula bunker
di Lamezia Terme, è stato spostato a Castrovillari, dove le condizioni
igienico-sanitarie non sono adeguate e non è garantita la sicurezza. Informato,
quindi, che gli avvocati di Cosenza hanno indetto una serie di astensioni dalle
udienze per denunciare queste criticità, sottolineando la necessità di un
intervento urgente, evidenzia che la città di Cosenza dispone di strutture più
adeguate per ospitare un processo di tale portata, che
migliorerebbero le condizioni logistiche e organizzative, riducendo i disagi
per gli operatori della giustizia e i cittadini e abbattendo significativamente
i costi del processo. Tanto premesso, evidenzia che la mozione impegna la
Giunta regionale a valutare la possibilità di trasferire il processo Reset a
Cosenza, a collaborare con il Ministero della Giustizia per garantire che i
processi importanti si svolgano in strutture adeguate e a monitorare la
situazione, in collaborazione con gli Enti locali, per assicurare il rispetto
dei diritti di tutte le parti coinvolte.
Avendo parlato con
il Presidente del Tribunale di Castrovillari in merito alle problematiche
dell’edificio, informa che è prossimo l’avvio dei lavori relativi all’aula
bunker e che anche il progetto di efficientamento energetico è pronto da un
anno e a breve inizieranno lavori. Chiarita la situazione, riconosce che
l’ottimizzazione della logistica deve tenere conto del risparmio di denaro e evitare trasferte inutili.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Precisato,
preliminarmente, che la mozione è firmata da tutti i componenti del Gruppo
consiliare di Fratelli d’Italia, riferisce che essa è finalizzata a richiedere,
presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,
notizie circa lo stato di detenzione e di salute di Amerigo De Grazia, politico
italo-venezuelano originario di S. Pietro in Amantea (CS), noto per la sua
opposizione al regime di Maduro e per la sua lotta contro le violazioni dei
diritti umani. Prosegue informando che De Grazia ha denunciato la cattiva
gestione delle risorse naturali e la corruzione, diventando un nemico del
regime e così perdendo, nel 2019, l’immunità parlamentare, che lo ha costretto
a rifugiarsi nell'Ambasciata italiana a Caracas.
Riferito, poi,
che, De Grazia, tornato in Venezuela per le elezioni del 2024, ha sostenuto il
candidato dell'opposizione Edmundo Gonzales, comunica che è scomparso il 7
agosto 2024 e che, dopo varie richieste, si è appreso che è detenuto in
isolamento nell'El Helicoide, un noto centro di
tortura.
Sottolinea,
poi, che la mozione è finalizzata anche a: accertare se in Venezuela sia in
corso una visita ispettiva da parte della Commissione della Corte Penale
Internazionale per i diritti umani che si sta occupando specificatamente dei
prigionieri politici e della loro liberazione; verificare se effettivamente
siano stati liberati detenuti oppositori del regime che oggi governa il
Venezuela e ad incaricare l’Ambasciata italiana in Venezuela di mantenere uno
stretto contatto con le Istituzioni locali fino alla liberazione del detenuto.
Pone in
votazione che è approvata.
(Il Consiglio
approva)
Illustra
la mozione, ricordando che la Giunta Regionale ha istituito un fondo di
garanzia rotativo, chiamato FinAgri Calabria, con una
dotazione finanziaria di oltre 25 milioni di euro, per supportare le imprese
agricole nella rinegoziazione e ristrutturazione delle loro esposizioni
debitorie.
Riferito
che, a seguito delle domande presentate, sono state ammesse 111 aziende
agricole per un totale di circa 11,7 milioni di euro, lasciando un avanzo di
circa 13,8 milioni di euro, sottolinea gli ingenti danni economici subiti dalle
imprese agricole e della pesca calabresi a causa di emergenze come il Covid-19,
il conflitto in Ucraina, calamità naturali, danni da cinghiali e diverse
epizoozie.
Evidenzia,
quindi, che con la mozione si impegna la Giunta regionale a destinare le somme
non utilizzate del fondo FinAgri Calabria per
assicurare la necessaria liquidità finanziaria alle imprese agricole e della
pesca, utilizzando lo strumento della cambiale agraria e della pesca con
garanzia diretta dell'80%, nei limiti degli aiuti de minimis
di ciascun beneficiario.
Sottolineato
come l’istituzione da parte della Giunta regionale del Fondo FinAgri Calabria costituisca una best practice,
lodata anche dai Presidenti delle Organizzazioni del settore a livello
nazionale, evidenzia che, per la prima volta, gli interventi a favore
dell’agricoltura calabrese sono finanziati con fondi FSC e precisamente: 25
milioni di euro per FinAgri, circa 34 milioni per i
Consorzi di bonifica e 20 milioni di euro per l’attività di promozione, con
importanti risultati.
Riferito
che il primo fondo FinAgri consentirà a circa 200
aziende di ristrutturare il proprio debito, sottolinea che si procederà ad
effettuare una nuova notifica alla Commissione europea con i fondi rimanenti e
che si valuterà l’estensione degli interventi a sostegno del settore pesca e
l’ipotesi di ricorso alla cambiale agraria, individuando gli strumenti
maggiormente adeguati.
Comunica,
pertanto, il suo voto favorevole.
Pone
ai voti la mozione che è approvata con richiesta di autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Rileva l’assenza della consigliera Bruni, prima firmataria, invita il
consigliere Comito ad illustrare la mozione.
Preso atto
dell’assenza della consigliera Bruni particolarmente interessata alla mozione,
procede ad illustrarla, ricordando che, nell'ambito della riorganizzazione
della rete ospedaliera regionale, l'Unità Operativa del Centro per la Fibrosi
Cistica è stata accorpata alla Unità Operativa di Pneumologia,
destando grande preoccupazione tra i pazienti e le loro famiglie.
Rammentato che
storicamente, il Centro è sempre stato parte della Unità Operativa Complessa di
Pediatria, come in altre regioni, evidenzia che è considerato un'eccellenza in
Calabria per la cura di questa malattia cronica, avendo ottenuto un'alta
soddisfazione dei pazienti e ridotto la migrazione sanitaria, gestendo circa
140 pazienti complessi. Specificato, quindi, che la continuità assistenziale
per patologie complesse come la fibrosi cistica richiede strutture dedicate e
personale specializzato, chiede alla Giunta regionale di rivedere il Decreto
del Commissario ad acta, mantenendo il Centro per la Fibrosi Cistica nella
Pediatria presso l'Ospedale di Lamezia Terme e di considerare la creazione di
un Centro per adulti in un ospedale Hub.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
La
seduta termina alle 20.10
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen
Romeo