
XIII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 2
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SEDUTA DI
giovedì 20 novembre 2025
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SALVATORE CIRILLO
E DEL VICEPRESIDENTE GIACOMO PIETRO CRINÒ
Inizio
lavori h. 15,47
Fine
lavori h. 01,07 di venerdì 21 novembre
INDICE
DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico), *
BRUNO Enzo (Tridico Presidente)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), *
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
Approvazione
del Programma di Governo (art. 33, comma 4 Statuto)
ALECCI Ernesto Francesco
(Partito Democratico), *
BRUNO Enzo (Tridico Presidente), *
BRUTTO Angelo (Fratelli d’Italia)
CRINÒ Giacomo
Pietro (Forza Azzurri)
DE FRANCESCO Luciana, Segretario questore
FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico), *
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRECO Filomena (Casa Riformista), *
GRECO Orlandino (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando
(Tridico Presidente)
MADEO Rosellina (Partito Democratico)
MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini Calabria)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale, *
RANUCCIO Giuseppe (Partito Democratico)
SCUTELLA’ Elisa (Movimento Cinque Stelle)
TRIDICO Pasquale
(Tridico Presidente)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
GRECO Filomena (Casa Riformista - Italia Viva)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
OCCHIUTO
Roberto, Presidente della Giunta regionale
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRECO Filomena (Casa Riformista)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico), *
BRUNO Vincenzo (Tridico
Presidente)
BRUTTO Angelo (Fratelli d’Italia)
DE CICCO
Francesco (Democratici progressisti)
FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)
GIANNETTA
Domenico (Forza Italia) , *
GRECO Filomena (Casa Riformista), *
GRECO Orlandino (Lega
Salvini)
MADEO Rosellina (Partito
democratico)
SCUTELLÀ Elisa (Movimento 5 Stelle)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
FALCOMATÀ Giuseppe (Partito Democratico)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia), *
GRECO Filomena (Casa
Riformista - Italia Viva)
GRECO Orlandino (Lega Salvini)
MADEO Rosellina (Partito
Democratico)
RANUCCIO Giuseppe (Partito Democratico)
CAPUTO Pierluigi
(Occhiuto Presidente)
Presidenza del presidente Salvatore Cirillo
La seduta inizia alle 15.47
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del
verbale della seduta precedente.
DE
FRANCESCO Luciana, Segretario questore
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno.
Pone in votazione la richiesta d’inversione che è approvata.
Chiede quali siano le motivazioni sottese alla richiesta d’inversione dei
punti all’ordine del giorno.
Giudica rilevante avviare la seduta con le linee programmatiche e la loro
relativa approvazione.
Evidenzia, pur non ravvisando motivi ostativi
all’inversione dei punti all’ordine del giorno, che le linee programmatiche
sono state rese disponibili sul sito istituzionale soltanto nella tarda serata del
giorno precedente e che avrebbe, per contro, auspicato una richiesta di rinvio
alla prossima seduta per poterne meglio esaminare il contenuto.
Giudica, pertanto, anomala la richiesta di anticipare
la trattazione delle linee programmatiche, evidenziando la rilevanza del punto
riguardante la modifica dello Statuto,
tesa ad aumentare il numero degli assessori.
Condivide le osservazioni espresse dal consigliere
Alecci e precisa che la seduta odierna è stata convocata con urgenza, motivando
tale scelta con la necessità di evitare che la mancata approvazione dei
documenti contabili delle società partecipate potesse arrecare danni e
ripercussioni alla Regione. Tuttavia, rileva come all’ordine del giorno sia
stata inserita anche la proposta di modifica dello Statuto, seguita dalla
discussione sulle linee programmatiche. Ritiene, pertanto, opportuno che
l’esame delle linee programmatiche sia rinviato alla prossima seduta, al fine
di consentire un approfondimento adeguato dei contenuti e permettere ai
consiglieri regionali di esercitare pienamente e consapevolmente il proprio
ruolo istituzionale.
Pur condividendo alcune delle considerazioni espresse dal consigliere Bruno, rammenta che lo Statuto regionale prevede che, nella seconda seduta del Consiglio, siano trattate le linee programmatiche e che, per tale ragione, sono state inserite all’ordine del giorno. Precisa, tuttavia, di essere pienamente disponibile a recepire la volontà dell’Aula e, pertanto, non solleva alcuna obiezione qualora l’opposizione ritenga opportuno rinviare il dibattito, ritenendo di non essere ancora pronta ad affrontarlo in modo compiuto.
Dispone una breve sospensione dei lavori e invita i capigruppo ad
avvicinarsi al banco della Presidenza.
(I capigruppo si portano al
banco della Presidenza)
La seduta è sospesa alle 16.14
riprende alle 16.18
Approvazione
del Programma di Governo (art. 33, comma 4 Statuto)
Ricorda all’Aula che i consiglieri
potranno svolgere interventi della durata massima di quindici minuti e che la
discussione si concluderà con la replica del Presidente della Giunta regionale.
Sottolineato, innanzitutto, che è la prima volta che
un Presidente di Regione viene rieletto, precisa, alla luce di ciò, che nei
prossimi cinque anni si potrà proseguire con le azioni già avviate nel
precedente mandato elettorale.
Ritiene, quindi, importante che la Calabria abbia un
ruolo nel dibattito nazionale e comunica l’ambizione di renderla protagonista,
sottolineando la necessità di superare lo stereotipo di una Regione incapace di
produrre soluzioni innovative.
Rammenta che la Calabria, grazie a una posizione
critica e propositiva su temi come l’autonomia differenziata e la
liberalizzazione del mercato NCC-taxi, è stata segnalata come esempio positivo
anche dalla stampa nazionale.
Evidenzia, inoltre, l’importanza di una dialettica
consiliare che tuteli la dignità e l’onore della regione, valorizzando i
risultati raggiunti, come l’incremento del Pil calabrese, il più alto d’Italia
secondo Banca d’Italia.
Riferisce, poi, la volontà di promuovere un modello di
inclusione sociale, ispirato sia all’esperienza americana che alle radici
dell’Impero Romano, per affrontare le sfide demografiche e del mercato del
lavoro. In proposito, comunica l’avvio di un progetto innovativo che prevede la
creazione di “avamposti-propaggini” dei centri per l’impiego calabresi nei
Paesi della sponda sud del Mediterraneo (Tunisia), con l’obiettivo di attrarre
lavoratori qualificati per i settori dell’edilizia, agricoltura e turismo.
Sottolinea che questa iniziativa, sostenuta da risorse già ottenute tramite la
cooperazione internazionale, mira a rispondere alle esigenze delle imprese
calabresi e a governare i flussi migratori in modo proattivo.
Rammenta, poi, le riforme strutturali avviate negli
anni precedenti, come quella del Consorzio unico di bonifica, considerata,
adesso, una buona pratica anche dalle organizzazioni di categoria. Evidenzia, però,
che il Consorzio, per essere pienamente operativo, necessita ancora del
supporto regionale e comunica l’intenzione di finanziare con fondi regionali le
attività di bonifica, evitando ai cittadini il pagamento di ruoli non
giustificati.
Sottolinea, ancora, l’importanza delle riforme nel
settore dei rifiuti e dell’idrico, ricordando che la Regione potrà ora affidare
l’intero ciclo dei rifiuti a gestori unici per ambito, come avviene in altre
Regioni.
Comunica, quindi, l’avvio di un programma di
investimenti per la manutenzione delle reti idriche e riferisce l’intenzione di
affidare a Sorical la gestione dei depuratori, facilitando così l’operatività
dei Comuni. Evidenzia, inoltre, che sono state previste ulteriori risorse sia
per l’idrogeologico sia per la protezione civile con l’obiettivo di potenziare
la manutenzione del territorio e fornire ai Comuni i mezzi necessari.
Sottolineata la riforma della legge sulla protezione
civile, comunica la volontà di proseguire nell’investimento per il riutilizzo
dei beni confiscati alla ‘ndrangheta, settore in cui la Calabria si distingue a
livello nazionale.
Per quanto riguarda la sanità, ricordato che la
Calabria ha registrato il maggior incremento dei punteggi LEA (Livelli
Essenziali di Assistenza) in Italia, comunica l’intenzione di accorpare la direzione degli ospedali Hub per
ottimizzare le risorse e migliorare la gestione dei Pronto soccorso,
introducendo la figura dei “bed manager” per una migliore allocazione dei
pazienti. Sottolinea, quindi, la necessità di rafforzare l’assistenza
territoriale tramite le Aziende Sanitarie Provinciali, per deflazionare il
sistema ospedaliero e garantire risposte di salute più vicine ai cittadini. Riafferma,
inoltre, il ruolo di Azienda Zero nella digitalizzazione della sanità, nella
gestione accentrata dei concorsi e della gestione amministrativa che consentirà
una migliore operatività ai direttori generali. Comunica, poi, l’intenzione di
procedere a nuove assunzioni di personale sanitario, attraverso l’assegnazione
di nuove borse di studio e l’attrazione di professionisti di fama
internazionale, e ricorda l’accordo per l’assunzione di medici cubani per
coprire le carenze di personale sanitario. Segnala l’impegno per ridurre le
liste d’attesa, anche attraverso l’integrazione del CUP con servizi di
trasporto sanitario agevolato per i pensionati, finanziati con il Fondo Sociale
Europeo.
Evidenziati i
progressi nella digitalizzazione e nella telemedicina, con la Calabria tra le
prime regioni per il conseguimento dei target PNRR, informa del superamento
delle criticità legate agli ospedali e alle case di comunità, assicurando il
rispetto dei tempi previsti per la realizzazione dei presidi di assistenza
territoriale.
Riguardo
l’ambiente, rimarca il successo del modello di monitoraggio tramite droni, ora
adottato anche a livello nazionale ed europeo, e comunica l’intenzione di
potenziare le squadre dei forestali per la lotta agli incendi, prevedendo
l’assunzione di personale per garantire una maggiore operatività.
Confermando
l’obiettivo di bandire gare per la gestione dei tre ambiti dei rifiuti e per il
termovalorizzatore di Gioia Tauro, accelerando la dotazione di impianti
necessari, evidenzia il ruolo strategico del porto di Gioia Tauro, asset
logistico fondamentale per la Calabria e per il Paese. Segnalato, però, che,
nonostante il porto movimenti milioni di container e generi un valore IVA di
circa 7 miliardi, la ricchezza prodotta non rimane in Calabria, poiché la merce
viene sdoganata nei porti di destinazione finale, comunica la volontà di
investire nello sviluppo dell’area retroportuale e nell’intermodalità con
l’obiettivo di far sì che la ricchezza possa ricadere maggiormente sul
territorio calabrese.
Riguardo il sistema
aeroportuale, segnala il continuo miglioramento infrastrutturale degli
aeroporti calabresi, con investimenti per la manutenzione degli aeromobili e la
formazione di giovani calabresi, ed evidenzia l’incremento storico dei
passeggeri e l’attivazione di nuove rotte.
Riferisce,
ancora, l’idea di realizzare una società regionale per la gestione integrata
delle terme calabresi.
Riguardo,
poi, infrastrutture e trasporti, evidenzia l’impegno per l’alta velocità
ferroviaria fino a Praia a Mare, sottolineando che il prerequisito è la
realizzazione dei progetti che consentano di attrarre investimenti nazionali ed
europei e informa di aver commissionato la progettazione della rete ferroviaria
e stradale, inclusa la SS 106, per consentire di poter accedere a futuri
finanziamenti per le infrastrutture. Rammenta, inoltre, che è stato attuato il
rinnovo del parco mezzi, treni e autobus, con la riduzione dell’età media e il
miglioramento della mobilità urbana e regionale.
Riguardo al
welfare e alle politiche sociali, comunica il proseguimento delle
stabilizzazioni dei lavoratori precari nella Pubblica Amministrazione, con
l’obiettivo di azzerare il precariato e annuncia l’impegno per una nuova legge
sulla disabilità e per la riforma del servizio sociale, nonché l’introduzione
dello psicologo di base, figura innovativa che si affianca al medico di base e
al pediatra per garantire supporto psicologico diffuso.
Segnala, poi,
le iniziative in tema di prevenzione oncologica a sostegno delle donne e a
sostegno delle aree interne, come il “Social Housing”, che prevede
finanziamenti per la ristrutturazione e l’acquisto di immobili nei centri
interni.
Conferma,
inoltre, il sostegno per il progetto del “reddito di merito” per favorire
l’inclusione scolastica e sociale.
Riguardo le
imprese, l’artigianato, l’agricoltura e le foreste, rammenta il sostegno alle
imprese, con l’utilizzo di 800 milioni di euro negli ultimi quattro anni, e
comunica la volontà di proseguire con misure concordate con le organizzazioni
di categoria. Riafferma, inoltre, il sostegno all’artigianato e
all’agricoltura, che hanno portato, a suo dire, alla valorizzazione dell’
agricoltura calabrese come eccellenza nazionale.
In ambito
culturale e educativo, annuncia la costituzione di una “cabina dei saperi” per
valorizzare la cultura calabrese, coinvolgendo personalità di rilievo e
promuovendo il rilancio di figure storiche come Corrado Alvaro.
Infine, auspica
che il Consiglio regionale, nella diversità di sensibilità e ruoli, possa
lavorare insieme per rendere più orgogliosi i calabresi della propria regione,
raccogliendo i frutti delle riforme avviate e proseguendo con una
programmazione ambiziosa e integrata, volta a superare le criticità storiche e
a costruire una Calabria protagonista, innovativa e competitiva nel contesto
nazionale ed europeo.
Sottolineate, preliminarmente, rispetto all’intervento del presidente
Occhiuto, le differenze non soltanto di sensibilità politica, ma, soprattutto,
di interpretazione della realtà calabrese, rileva come la lettura della
Calabria proposta dal Presidente si discosti profondamente dai dati consolidati
provenienti da fonti ufficiali quali, Istat, Svimez, Inps e Banca d’Italia,
che, nonostante alcuni recenti dati positivi, descrivono una regione ancora
caratterizzata da una persistente policrisi strutturale; riferisce, infatti,
che la Calabria risulta ultima su quasi tutti gli indicatori socio-economici,
con il 49% della popolazione a rischio di esclusione o povertà, il 25% in
condizioni di grave privazione materiale e sociale, e un quinto dei calabresi
impiegato con intensità lavorativa molto bassa, insufficiente a garantire
salari dignitosi.
Sottolineato come questi fattori aumentino la diseguaglianza incidendo pesantemente
sulla qualità della vita, sulla possibilità di curarsi e sulla partecipazione
democratica, alimentando la rassegnazione e la fuga dei giovani, evidenzia che
il fenomeno dello spopolamento è cresciuto anche durante gli anni di governo
del presidente Occhiuto, con flussi migratori superiori rispetto alle altre
regioni del Mezzogiorno.
Richiamato il dato dei percettori di reddito di cittadinanza, adesso
sostituito dall’assegno di inclusione, che risulta tra i più alti d’Italia, e
la situazione particolarmente critica della Provincia di Crotone con la più
alta densità di povertà, sottolinea la necessità di prendere atto
responsabilmente di tale realtà.
Riferito, poi, che il reddito pro capite della Calabria si attesta al
57% della media nazionale, ben al di sotto della soglia per accedere ai fondi
europei “Obiettivo 1”, e che la produttività del lavoro e il tasso di
occupazione sono tra i più bassi d’Europa, segnala che l’economia informale e
sommersa, che reputa un’aggravante e non un alibi, rappresenta un quinto del
valore aggiunto regionale, peggiorando ulteriormente tale quadro.
Riferisce, quindi, relativamente al mercato del lavoro, che il tasso di
attività in Calabria è soltanto del 52%, con un divario di 20 punti rispetto al
Nord, evidenziando, in particolare, il tasso di occupazione femminile, pari al
36 %, che si attesta tra i più bassi d’Europa.
Pur riconoscendo una dinamica positiva nel 2025, sottolinea che il PIL
calabrese tra il 2021 e il 2024 è cresciuto soltanto del 4,5%, la metà rispetto
al Mezzogiorno, e che nel 2024 la Calabria è entrata in recessione tecnica,
evidenziando, altresì, come la crescita recente sia dovuta principalmente al
superbonus edilizio e agli investimenti pubblici del PNRR.
Registrata, inoltre, la contrazione del 3% nel PIL nel settore agricolo
e una perdita del 17% degli occupati tra il 2021 e il 2024, con un rimbalzo
parziale nel 2025 che non compensa, tuttavia, il crollo precedente, sottolinea
che la perdita demografica è superiore alla media del Sud, con 170.000 giovani
emigrati negli ultimi dieci anni.
Registrata, inoltre, una riduzione del 10% degli iscritti nelle scuole
tra il 2017 e il 2024, con centinaia di piccoli istituti a rischio chiusura,
soprattutto nelle aree interne, richiama il concetto europeo di “trappola dei
talenti”, dove la Calabria si posiziona ultima per spopolamento, capitale umano
e fuga giovanile.
Ritenuto che la ZES unica abbia svantaggiato la Calabria, con solo 42
concessioni di investimento, e che le crisi industriali e occupazionali restino
numerose, rileva che il settore turistico non ha ancora recuperato i livelli
pre-pandemia, registrando un costante calo delle presenze rispetto al picco del
2019.
Evidenziato, poi, che la sanità regionale presenta divari molto forti
rispetto al resto d’Italia, con ritardi imperdonabili nella prevenzione, nella
copertura degli screening oncologici gratuiti e nella realizzazione di case e
ospedali di comunità previsti dal PNRR, segnala il basso livello di avanzamento
dei lavori e notevoli ritardi nella modernizzazione tecnologica e delle terapie
intensive,
Ritenuto che il lungo commissariamento non abbia prodotto gli effetti
sperati, reputa che la responsabilità politica dell’attuale situazione
sanitaria ricada anche sul presidente Occhiuto, che ha assunto direttamente la
guida della sanità regionale, evidenziando come la sanità calabrese sia una
delle peggiori del Paese.
Ritenuta, altresì, fallimentare la gestione dei rifiuti, rileva le
criticità relative agli interventi per la realizzazione dell’alta velocità,
sottolineando, inoltre, come per i calabresi sia ancora problematico l’accesso
regolare all’acqua.
Rilevato come la gestione dei fondi comunitari sia ancora caratterizzata
da ritardi, irregolarità, con progetti spostati da una programmazione all’altra
soltanto per raggiungere i target formali, senza effettive ricadute
reali sul territorio, ravvisa la necessità di una risposta politica chiara,
competente e forte, con una visione di intervento pubblico che riduca i divari
territoriali, recepisca le istanze provenienti dai territori, sostenga i
servizi pubblici e le infrastrutture, e smantelli il sistema dei micro finanziamenti
clientelari.
Stigmatizzata la trattazione di provvedimenti ritenuti non prioritari
quali la modifica statutaria per l’aumento del numero di assessori, auspica investimenti
strutturali che possano cambiare il volto della regione e far ritornare i
giovani, augurando buon lavoro a tutti e ribadendo la necessità di
un’opposizione critica, costruttiva e vigile sulle scelte di politica economica
e istituzionale.
CRINÒ
Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
Premesso di essere, per indole e formazione, un liberale e un moderato, precisa che l’intervento del consigliere Tridico lo ha spinto a prendere la parola per riaffermare la dignità del ruolo consiliare e la necessità di riconoscere la realtà della Calabria attuale.
Osservato che la campagna elettorale è ormai conclusa, giudica la narrazione dell’opposizione una chiara offesa verso i calabresi stessi.
Rammenta che, per la prima volta, una maggioranza consiliare uscente è stata riconfermata dagli elettori, segno che i cittadini hanno percepito e vissuto una stagione politica caratterizzata da un’inversione di tendenza, riconoscendo l’efficacia delle azioni realizzate.
Sottolineata la consapevolezza con cui il presidente Occhiuto ha già riconosciuto le tante sfide ancora da affrontare, ribadisce che il risultato elettorale è inequivocabile, merita rispetto, e che la maggioranza intende onorarlo proseguendo il lavoro avviato, consapevole delle difficoltà ma anche dei risultati raggiunti.
Ribadisce, infine, l’invito all’opposizione a svolgere un ruolo di vigilanza e critica costruttiva, evitando di insistere su una narrazione non corrispondente alla realtà.
GRECO
Filomena (Casa Riformista)
Nel sottolineare il sentimento di onore e il peso della responsabilità di rappresentare i calabresi in Consiglio regionale, rivolgendosi al consigliere Crinò, osserva che la narrazione ottimistica della Calabria proposta dalla maggioranza non trova riscontro nella realtà vissuta quotidianamente sui territori, dove sofferenza e povertà sono diffuse.
Sottolinea, poi, che la pacificazione auspicata dal Presidente non può essere intesa come silenziamento delle voci critiche, ma deve fondarsi sul rispetto dei ruoli, delle regole e del confronto aperto.
Riconosciuto che il tempo per esaminare le linee programmatiche è stato limitato, e reputando le stesse una forma di autocelebrazione che, a suo dire, non si traduce e non si rispecchia sui territori poiché i problemi atavici permangono e non hanno trovato una reale soluzione, auspica che il dibattito consiliare sia solo l’inizio e che ci sia spazio per un confronto vero e costruttivo.
Ribadisce, quindi, che il ruolo della minoranza non è quello di opporsi a prescindere, ma di controllare l’operato della maggioranza, avanzare proposte e portare avanti le esigenze dei diversi territori. Sottolinea, pertanto, che nessuno in Aula nutre ostilità verso una Calabria dinamica e proiettata verso il futuro, come descritta dal Presidente, e che tutti condividono il sogno di una regione luminosa e prospera. Tuttavia, richiama l’attenzione sulla distanza tra questa “California del Terzo Millennio” e la realtà quotidiana fatta di difficoltà, carenze nei servizi e disagio sociale; riporta, in tal senso, l’esempio concreto delle difficoltà vissute dagli anziani e dai pazienti nei pronto soccorso, spesso impossibilitati a curarsi per mancanza di mezzi di trasporto o di supporto familiare.
Ricorda, inoltre, le criticità legate alla governance di ARRICAL e alla gestione dei tirocinanti, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza e coinvolgimento dei sindaci e delle amministrazioni locali.
Conclude citando Abraham Lincoln: “Si possono ingannare poche persone per molto tempo, molte persone per poco tempo, ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo”. Invita quindi a una vera pacificazione, che parta dal rispetto delle regole e dalla possibilità per i consiglieri di conoscere e discutere in modo approfondito i punti all’ordine del giorno, affinché il dibattito sia realmente utile e costruttivo per la Calabria.
Nel rivolgere il suo saluto e l’augurio di buon lavoro al neopresidente del Consiglio regionale, Salvatore Cirillo, sottolinea come la sua elezione, nonostante la giovane età, rappresenti la volontà di puntare su una classe dirigente nuova e autorevole per la Calabria.
Sottolinea, altresì, il ruolo di Forza Italia e del centrodestra regionale nella costruzione di una squadra di governo competente e rappresentativa, capace di rispondere alle esigenze dei calabresi.
Rivendicata la sua esperienza negli enti locali e la volontà di metterla al servizio della Calabria, sottolinea che la responsabilità della maggioranza non deriva solo dai numeri, ma dalla necessità di essere al servizio del processo di cambiamento avviato dal presidente Occhiuto, la cui riconferma elettorale giudica quale dato politico inequivocabile della scelta dei cittadini di consentire la continuità della sua azione politica, come anche dimostrato, a suo avviso, dalle linee programmatiche, frutto di risultati concreti già conseguiti e ormai chiari ai calabresi.
Ammonisce le posizioni dell’opposizione, definendo l’analisi politica, economica e sociale del consigliere Tridico come eccessivamente negativa e rassegnata.
Ricordato che per molti anni la Calabria è stata governata dal centro sinistra, responsabile di molte delle criticità attuali, sottolinea che i dati positivi, come la crescita del PIL (prodotto interno lordo) e le risposte date al precariato, sono il risultato di scelte e interventi concreti della maggioranza, che ha affrontato e risolto problemi rimasti irrisolti per anni.
Conclude ribadendo la volontà di proseguire con determinazione sulla strada del cambiamento e dello sviluppo, mettendo al centro l’interesse esclusivo della Calabria e dei calabresi.
ALECCI
Ernesto Francesco (Partito Democratico)
Sottolineato che il compito dell’opposizione non è guardare al passato, ma contribuire al futuro della Calabria, pur riconoscendo la vittoria elettorale della maggioranza, ricorda che meno di un calabrese su quattro ha effettivamente scelto l’attuale governo regionale, non potendosi annoverare quale plebiscito popolare.
Osserva che, nonostante la continuità di molti ruoli nella squadra di governo, permangono criticità strutturali, in particolare nella sanità. A tal proposito, richiama la relazione della Corte dei conti che evidenzia gravi inadempienze, sottolineando come Azienda Zero rappresenti ancora un costo senza produrre risultati concreti e come la medicina territoriale abbia registrato un arretramento nei LEA (Livelli essenziali di assistenza), con l’emigrazione sanitaria in crescita e costi aumentati del 20 per cento nell’ultimo anno.
Ben consapevole delle criticità oggettive esistenti e delle difficoltà, evidenzia che i miglioramenti annunciati non sono percepiti dai cittadini e che i ritardi nella realizzazione delle strutture ospedaliere e dei piccoli presidi montani restano significativi.
Solleva dubbi sulla narrazione dei risultati ambientali, in particolare sulla gestione degli incendi e sulla balneabilità delle acque, invitando a presentare i dati in modo intellettualmente onesto e a non far passare per straordinario ciò che è nella norma.
Ricordato il mancato utilizzo di fondi ministeriali per lo studio delle acque, considerandolo un fallimento ascrivibile all’attuale mandato, apprezza l’attenzione alle aree interne, ma invita a scelte coerenti rispetto a quelle del Governo nazionale, sottolineando la necessità di investire realmente contro lo spopolamento.
Rileva, poi, la tardiva attenzione al tema dell’eolico e del rigassificatore, su cui auspica maggiore concretezza.
Espressa, ancora, perplessità sull’enfasi posta sulla formazione per lavoratori stranieri, chiede che non sia trascurata la problematica relativa ai giovani calabresi che emigrano, garantendo pari opportunità di formazione e lavoro a tutti, indipendentemente dall’origine.
Rivendica, dunque, il ruolo propositivo del Partito Democratico in merito allo psicologo nelle scuole, auspicando un dialogo più costruttivo tra maggioranza e opposizione in seno alle Commissioni, dove molte proposte giacciono senza discussione.
Richiamata, poi, l’attenzione sulla crisi dell’artigianato e sulla necessità di investire nel capitale umano, chiede che i fondi per il diritto allo studio siano erogati tempestivamente per garantire pari accesso all’istruzione, soprattutto agli studenti con disabilità.
Infine, pur prendendo atto della scelta compiuta dai calabresi col voto, ribadisce il compito dell’opposizione di vigilare affinché i cittadini mantengano capacità di discernimento tra la realtà e una narrazione eccessivamente ottimistica.
Rivendica con fierezza il proprio ritorno in Consiglio regionale, esito di un percorso politico e personale costruito con dedizione e consenso elettorale. Denuncia la campagna diffamatoria e mediatica che, in passato, ne aveva determinato l’allontanamento dalla scena politica, riaffermando oggi la propria presenza con rinnovato orgoglio.
Giudicato il dibattito in Aula eccessivamente tecnico e distante dalla realtà quotidiana vissuta dai cittadini calabresi, stigmatizza le affermazioni del consigliere Tridico, ritenendo che questi abbia offerto una rappresentazione distorta e ancorata a logiche demagogiche e populiste, più proprie della passata campagna elettorale che del confronto istituzionale. Contesta, poi, con decisione le critiche rivolte alla sanità regionale, rammentando la drammatica esperienza della pandemia da Covid-19, affrontata con coraggio e senso di responsabilità dalla Giunta Santelli e dall’attuale maggioranza, nonostante la carenza di mezzi, personale e strumenti diagnostici. Respinge, pertanto, la narrazione negativa della sanità calabrese promossa in sede elettorale dall’onorevole Tridico.
Rivendicati i risultati conseguiti dalla maggioranza di centrodestra in termini di attrattività degli investimenti, crescita occupazionale e sviluppo del settore turistico, richiama in particolare i dati di Bankitalia sulla crescita dell’occupazione e la ripresa turistica che ha interessato sia le aree montane che quelle costiere della regione. Invita, pertanto, l’Esecutivo a intervenire con urgenza sulle questioni della depurazione e dell’erosione costiera, considerate prioritarie per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo turistico.
Richiamata l’attenzione sulle criticità gestionali che gravano sui Comuni, auspica l’adozione di misure tampone, in attesa del trasferimento delle competenze alla SORICAL, per garantire servizi adeguati e un mare pulito durante la stagione estiva, e ribadisce la centralità delle politiche occupazionali, con particolare attenzione al fenomeno dell’emigrazione giovanile, ritenuto dannoso sotto il profilo sia demografico sia economico.
Sottolinea, quindi, come la formazione scolastica e universitaria dei giovani calabresi rappresenti un investimento prezioso per la collettività, il cui esodo impoverisce il territorio, e condivide la necessità di una riforma strutturale del sistema sanitario regionale, superando la logica dell’“ospedale sotto casa” a favore di poli d’eccellenza in grado di ridurre l’emigrazione sanitaria.
Ravvisa, ancora, la necessità di rafforzare il servizio di emergenza-urgenza 118, anche attraverso una razionalizzazione delle risorse umane e una più efficace distribuzione del personale medico, al fine di garantire risposte tempestive e adeguate ai cittadini.
Infine, riservandosi ulteriori interventi su temi di rilievo quali lavoro, welfare e “reddito di merito”, auspica che il dibattito in Aula possa svolgersi in un clima costruttivo e rispettoso.
Sorpreso per l’attacco personale rivolto dal presidente Occhiuto al collega Tridico, sottolinea l’inadeguatezza di alcuni termini utilizzati, che giudica fuori luogo nel contesto del Consiglio regionale. Rivendica, pertanto, il valore del contributo apportato dall’onorevole Tridico, richiamandone il percorso di formazione e l’esperienza maturata.
Propone una visione della Calabria profondamente diversa rispetto a quella delineata dalla maggioranza, descrivendo una regione segnata da gravi criticità: una sanità in profonda difficoltà, una viabilità compromessa, infrastrutture ferme, diffuso dissesto idrogeologico, carenza d’acqua, depurazione inefficiente, giovani costretti a emigrare e Comuni in condizioni di sofferenza finanziaria. Ritiene, quindi, che la quotidianità dei calabresi sia caratterizzata da difficoltà e inefficienze e da una sanità priva di una visione chiara e di un piano strutturato, dove ogni intervento rischia di essere episodico e incapace di produrre risultati duraturi.
Evidenzia, quindi, la necessità di un percorso strutturato per la sanità regionale, fondato su obiettivi, responsabilità e strumenti concreti, e invita il Presidente a proporre soluzioni efficaci per la carenza di medici, come la revisione del numero chiuso nelle facoltà di medicina. Richiama, pertanto, l’attenzione sulla situazione di Catanzaro, emblematica delle criticità regionali, e sulla mancata integrazione tra le eccellenze ospedaliere e universitarie, auspicando una visione moderna che valorizzi tecnologia, digitalizzazione e medicina di prossimità.
Denunciata la situazione critica della depurazione in Calabria, segnala che la maggior parte degli agglomerati urbani non è conforme alle normative europee, che molti depuratori risultano mal funzionanti e che sono in corso due procedure di infrazione comunitaria. Sottolinea, quindi, la necessità di un piano straordinario per risolvere tali criticità e l’avvio del servizio idrico integrato, affidando la gestione ad ARRICAL e garantendo ai sindaci un ruolo centrale nella governance, anche attraverso la nomina del direttore generale.
Rilevando che la riforma dell’idrico e dei rifiuti, spesso presentata come “la riforma delle riforme”, non ha ancora trasferito il potere gestionale ai Comuni, che restano spesso mortificati e lasciati soli di fronte alle emergenze, annuncia l’intenzione di proporre una modifica normativa per restituire ai sindaci la piena titolarità nella gestione dei servizi idrici e ambientali.
Evidenziata la necessità di un grande piano di manutenzione del suolo e di bonifica, ricorda i precedenti progetti “Calabria pulita” e “Fiumare pulite”, e suggerisce che le risorse destinate all’aumento degli assessori e dei sottosegretari siano investite in questo settore, di vitale importanza per la regione.
In materia di occupazione, citando la vertenza di Contact che coinvolge centinaia di famiglie a Catanzaro, invita il Presidente a impegnarsi concretamente per la salvaguardia dei posti di lavoro e per la stabilizzazione dei lavoratori precari, riconoscendo il valore delle azioni già intraprese su ARPAL.
Infine, ricordando la propria esperienza amministrativa e la conoscenza diretta delle difficoltà della Calabria, auspica che il Consiglio regionale possa riappropriarsi pienamente del proprio ruolo, nel rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione, nell’interesse dell’intera popolazione calabrese.
Esprime con orgoglio e soddisfazione il privilegio di
rappresentare, per la prima volta, il proprio partito in seno al Consiglio
regionale, sottolineando la responsabilità e l’entusiasmo che accompagnano
questo debutto istituzionale.
Riconosciuta la centralità delle linee programmatiche come
strumento di visione e di indirizzo per il futuro della Calabria, apprezza la
scelta di porle al primo punto dell’ordine del giorno ed evidenzia come la
programmazione proposta si ponga in continuità con il percorso di governo degli
ultimi cinque anni e, al contempo, rappresenti la sfida nuova e cruciale del
definitivo superamento dell’emergenza e del consolidamento delle riforme già
avviate.
Sottolinea, inoltre, il valore strategico di una Calabria
proiettata in una dimensione geopolitica più ampia, capace di dialogare con l’altra
sponda del Mediterraneo e di assumere un ruolo di primo piano nel Mezzogiorno, come
riferito dal presidente Occhiuto, superando la tradizionale questione
meridionale.
Richiama, quindi, l’attenzione sulle tematiche delle aree
interne, della difesa della famiglia, della natalità, della disabilità e della
lotta alla povertà, considerandole priorità irrinunciabili e doveri morali per
chi si assume la responsabilità di governare. Auspica, pertanto, su questi
temi, una convergenza unanime tra maggioranza e opposizione, in particolare
sulla necessità di superare il commissariamento della sanità, ritenuto elemento
imprescindibile per restituire piena responsabilità e autonomia alla governance
regionale.
Invita a un confronto costruttivo e a una collaborazione
trasversale su questioni strategiche come l’alta velocità, il potenziamento
della medicina generale e lo sviluppo delle infrastrutture, sottolineando che
solo attraverso il dialogo e la condivisione si potranno ottenere risultati
concreti per la Calabria. Ribadisce, poi, la volontà di sostenere con
determinazione l’azione del Presidente e della Giunta, ritenendo che la
Calabria possa e debba diventare un esempio virtuoso nel panorama meridionale e
nazionale. In conclusione, assicura il massimo impegno personale e del proprio
gruppo per lavorare, con spirito di servizio, al progresso e al benessere della
regione.
FALCOMATÀ Giuseppe (Partito
Democratico)
Rende noto che il documento programmatico presentato dalla
maggioranza si caratterizza per una prevalenza di promesse e progetti ancora da
realizzare, piuttosto che per risultati effettivamente conseguiti. Ricordato
che molte delle azioni annunciate sono rimaste incompiute, probabilmente anche
a causa della chiusura anticipata della precedente legislatura, invita a una
riflessione sulle reali motivazioni di tale interruzione.
Evidenzia, quindi, come alcune proposte risultino più
suggestive che concrete, mentre su questioni di primaria importanza per la
Calabria, come la realizzazione del nuovo ospedale di Reggio Calabria,
permangono incertezze sia sui tempi sia sulle risorse disponibili. Richiama,
quindi, l’attenzione sul fenomeno della migrazione sanitaria, che ritiene non
possa essere ricondotto esclusivamente a un problema di immagine, ma che,
invece, rifletta criticità strutturali e una minore attrattività del sistema
sanitario regionale, aggravate anche dalle recenti scelte in materia di
autonomia differenziata.
Segnala, ancora, le difficoltà nel raggiungimento degli
obiettivi previsti dal PNRR per le case di comunità e lamenta la mancanza di
risposte su temi cruciali come la facoltà di medicina a Reggio Calabria e la
crisi delle strutture psichiatriche.
Sottolinea, poi, che l’incremento dei passeggeri negli
aeroporti calabresi non si traduce in un aumento delle presenze turistiche e
solleva interrogativi sulla sostenibilità delle politiche di incentivazione dei
voli.
Rilevata la carenza di interventi sulle infrastrutture
viarie storiche, denuncia la contraddizione tra gli investimenti annunciati per
le aree interne e la persistente mancanza di collegamenti adeguati ed esprime
perplessità sull’utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo per servizi
come NCC-taxi, suggerendo che tali fondi dovrebbero essere destinati a finalità
più coerenti con le priorità occupazionali e sociali.
Sottolineata, ancora, la persistente difficoltà economica
delle famiglie calabresi, costrette sempre più spesso a ricorrere a prestiti
bancari per far fronte alle spese correnti, invita a una riflessione sulla
reale efficacia delle misure adottate per la stabilizzazione del precariato,
che ritiene non possa definirsi risolto se basato su risorse non strutturali.
Stigmatizza, infine, l’assenza di riferimenti
all’assegnazione di funzioni alla Città metropolitana di Reggio Calabria,
auspicando che il dibattito consiliare possa essere maggiormente ancorato alle
esigenze concrete dei cittadini e alle reali priorità del territorio.
BRUTTO Angelo (Fratelli
d’Italia)
Evidenziato che il dibattito sulle linee programmatiche si
svolge in un clima che appare, a tratti, paradossale, sottolinea la portata
storica della riconferma del Presidente, rimarcando come le linee
programmatiche presentate si distinguano per la concretezza delle azioni già
realizzate, a differenza delle consuete promesse al futuro che hanno
caratterizzato i documenti delle precedenti Legislature.
Giudica, quindi, le critiche provenienti dall’opposizione
contraddittorie, soprattutto quando provenienti, a suo dire, da chi ha avuto
responsabilità dirette nella gestione di settori chiave come il lavoro, la
depurazione, il servizio idrico e la viabilità, senza aver prodotto risultati
tangibili.
Ritiene, per contro, che la Legislatura appena conclusa
abbia rappresentato un’occasione di profonda riorganizzazione dell’architettura
amministrativa regionale, citando tra le riforme più significative la nascita
di ARRICAL, il Consorzio unico di bonifica, la valorizzazione di Sorical, la
riorganizzazione di ARPAL e la creazione di Azienda Zero e Redigit,
quest’ultima destinata a guidare la transizione digitale e l’innovazione
tecnologica in Calabria.
Rimarca, altresì, l’importanza di investire sulla
digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale per colmare i divari
territoriali e offrire nuove opportunità di sviluppo, anche attraverso il
lavoro agile nei borghi calabresi e sottolinea i risultati ottenuti nella
gestione dei beni confiscati e nella collaborazione con le istituzioni
nazionali, che hanno contribuito a rafforzare la legalità e la trasparenza
amministrativa.
Riconosce, inoltre, la centralità della sanità come sfida
principale, sottolineando i progressi compiuti nella definizione dei bilanci e
nella riduzione del debito sanitario, e ribadisce la volontà di uscire dal
commissariamento, puntando su una nuova organizzazione della rete ospedaliera e
sulla specializzazione delle aziende sanitarie.
Richiamati i risultati ottenuti nella lotta all’illegalità
ambientale, nella gestione dei rifiuti e nella valorizzazione delle risorse
idriche, nonché la crescita del settore turistico, che si fonda su una Calabria
capace di valorizzare sia il mare che la montagna, ribadisce l’impegno per il
potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti, con particolare attenzione
al porto di Gioia Tauro e alle tratte ferroviarie, e sottolinea la necessità di
sostenere il tessuto imprenditoriale locale, favorendo l’accesso al credito e
la competitività delle imprese calabresi.
Annuncia, poi, la presentazione di una proposta di legge per
la riforma complessiva del diritto allo studio, con l’obiettivo di garantire la
copertura delle borse di studio, e per il sostegno della natalità e della
maternità, affinché le donne calabresi non siano costrette a scegliere tra
famiglia e lavoro.
Infine, giudica la Calabria una terra fiera e dinamica e si
dichiara pronto a onorare il mandato ricevuto dai cittadini.
Esprime apprezzamento e formula
auguri di buon lavoro al Presidente del Consiglio, al Presidente della Giunta e
ai componenti dell’Esecutivo, pur manifestando alcune riserve sulle modalità di
formazione della Giunta, che ritiene abbiano determinato una frammentazione
della rappresentanza territoriale e lasciato alcune aree prive di adeguata voce
istituzionale.
Rilevato che il dibattito in
Aula abbia talvolta assunto toni e dinamiche più propri di un Consiglio
comunale che di un’Assemblea legislativa regionale, auspica un confronto più
elevato e rispettoso del ruolo istituzionale. Osserva, quindi, che, nonostante
il poco tempo a disposizione per l’analisi delle linee programmatiche, ne abbia
voluto approfondire i contenuti, giudicando il documento come una sintesi tra
un manifesto elettorale e un consuntivo delle attività svolte, spesso privo di
riferimenti puntuali a dati tecnici, coperture finanziarie e tempistiche
intermedie.
Evidenziate alcune discrasie tra
gli annunci e la realtà, come nel caso della tempistica per la realizzazione
dell’Ospedale della Piana di Palmi, sottolinea la necessità di maggiore
chiarezza e concretezza negli impegni assunti e richiama, inoltre, le criticità
emerse dalla riforma di ARRICAL, che, a suo avviso, ha comportato un aumento
degli oneri per i Comuni e la cancellazione di meccanismi premiali per la
raccolta differenziata, nonché le persistenti difficoltà nella gestione del
servizio idrico e della depurazione, con particolare riferimento alla provincia
di Reggio Calabria.
Sottolinea, quindi, la lentezza
nell’attuazione degli interventi previsti dal PNRR e la mancanza di attenzione
verso temi fondamentali come l’assistenza specialistica scolastica e il diritto
allo studio, annunciando l’intenzione di presentare una proposta di legge per
ampliare la platea dei beneficiari che accedano gratuitamente alle spese
connesse all’istruzione, ad esempio per l’acquisto dei libri di testo. Critica,
inoltre, i tagli alle autonomie scolastiche, ritenendo che abbiano inciso
negativamente sull’efficienza del servizio pubblico e sulla coesione
territoriale.
Rileva, poi, la lentezza
nell’erogazione dei contributi per la promozione culturale e turistica e la
carenza di risorse per l’adeguamento degli impianti sportivi, con il rischio di
paralisi delle attività agonistiche, in particolare nella provincia di Reggio
Calabria. Espressa, anche, perplessità sulla reale operatività delle funzioni
attribuite alla Città metropolitana e sulla conclusione dei lavori
infrastrutturali, come la galleria della Limina, conclude definendo il
documento programmatico come un’agenda di governo ricca di buoni propositi, ma
spesso priva di riscontri concreti, dati tecnici e coperture finanziarie, e
annuncia ulteriori interventi su temi di rilievo nei successivi punti
all’ordine del giorno.
Rivolge le sue congratulazioni
al presidente Occhiuto e formula auguri di buon lavoro ai membri della Giunta,
ai colleghi consiglieri e a tutto il personale del Consiglio e della Giunta
regionale, riconoscendo l’eccellenza del loro operato.
Sottolinea, poi, come la recente
consultazione elettorale abbia espresso, in modo inequivocabile, la volontà dei
calabresi di riconfermare la compagine politica guidata dal presidente
Occhiuto, segnando un passaggio storico per la regione, frutto di un impegno
costante nell’affrontare le molteplici criticità della Calabria, senza mai
indulgere in narrazioni favolistiche, ma lavorando con serietà per il
raggiungimento di obiettivi concreti. Rivendica, quindi, i risultati
conseguiti, sottolineando come la Calabria sia oggi percepita come una terra
attrattiva, dinamica e ricca di prospettive, in netta contrapposizione rispetto
alla visione pessimistica proposta da alcune voci dell’opposizione.
Rifiutando la logica
assistenzialista, sottolinea l’importanza degli investimenti infrastrutturali,
come il ponte sullo Stretto e la Strada Statale 106, che rappresentano
opportunità di sviluppo e di riduzione del divario tra Nord e Sud. Ricorda,
infatti, che, grazie all’azione di governo, sono stati ottenuti e investiti
ingenti fondi nazionali per la realizzazione di opere strategiche.
Evidenzia, poi, che le riforme
strutturali realizzate negli ultimi anni, quali la riorganizzazione dei
Consorzi di Bonifica, la nascita di ARRICAL per la gestione integrata di
rifiuti e risorse idriche, abbiano consentito il superamento di assetti
inefficienti del passato.
In ambito sanitario, mette in
risalto il percorso che ha come obiettivi: la cessazione del commissariamento,
la chiusura dei bilanci delle Aziende sanitarie, le nuove assunzioni, gli
investimenti in tecnologia e la realizzazione di nuovi poli ospedalieri e delle
nuove facoltà di medicina, nonché l’introduzione di strumenti innovativi per la
riduzione delle liste d’attesa e il coinvolgimento diretto dei cittadini nella
valutazione dei servizi.
Evidenzia, inoltre, i risultati
ottenuti nella lotta agli incendi, nella tutela ambientale e nella qualità
delle acque, nonché gli investimenti sugli aeroporti e sul porto di Gioia
Tauro, considerato infrastruttura strategica per lo sviluppo regionale. Sottolineata
l’importanza di trattenere i giovani in Calabria, favorendo l’imprenditorialità
e sostenendo le piccole e medie imprese attraverso investimenti mirati, ribadisce
la solidità e la competenza della guida regionale, esprimendo fiducia nella
capacità della maggioranza di proseguire il percorso di cambiamento avviato.
Conclude ringraziando il proprio
gruppo consiliare e i cittadini per la fiducia accordata, assicurando il
massimo impegno e dedizione nell’interesse della Calabria.
Sottolineata, preliminarmente, la particolare rilevanza della seduta
odierna, coincidente con la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, richiama l’attenzione sulla proposta di legge di sua
iniziativa, già depositata, in materia di preservazione della fertilità a fini
sociali, auspicando che venga calendarizzata e possa essere oggetto di un
confronto costruttivo e condiviso tra maggioranza e minoranza.
Rilevato come il tema della denatalità rappresenti una delle principali
emergenze della Calabria, con un tasso di natalità tra i più bassi d’Italia e
una tendenza in ulteriore calo, sottolinea che tale fenomeno investe l’intera
società e non solo le donne, invitando, pertanto a superare le contrapposizioni
tra maggioranza e opposizione, al fine di affrontare con responsabilità e
spirito di collaborazione le grandi sfide che attendono la regione.
Espresso rammarico per alcuni toni e aggettivi utilizzati nel dibattito,
reputa che ciascun consigliere, indipendentemente dal ruolo, abbia il diritto e
il dovere di offrire la propria visione e il proprio contributo, nel rispetto
del mandato ricevuto dagli elettori.
Riconosciuta la legittimità della riconferma del presidente Occhiuto
alla guida della Regione, frutto della volontà popolare, rivendica il diritto
delle minoranze di svolgere appieno il proprio ruolo propositivo e di
controllo.
Pur riconoscendo i progressi compiuti da Sorical, osserva che la carenza
d’acqua permane come problema strutturale in molte aree della Calabria, con
gravi ripercussioni sulla vita quotidiana e sull’igiene pubblica, sottolineando
la necessità di modernizzare la rete idrica, ridurre le dispersioni e investire
nella formazione e nell’ingegnerizzazione del sistema, anche attraverso una più
stretta collaborazione con le Università.
Rilevato come il turismo, in particolare quello di ritorno, acuisca le
criticità legate all’approvvigionamento idrico durante i mesi estivi, invita a
confrontarsi con i dati reali e con le esigenze concrete dei cittadini.
Sottolineata, altresì, la necessità di rafforzare i servizi di welfare,
in particolare gli asili nido, e di migliorare le infrastrutture, affinché la
Calabria possa offrire opportunità a chi desidera restare o tornare, rivolge un
appello al Presidente del Consiglio affinché tutti i consiglieri siano messi
nelle condizioni di esercitare pienamente il proprio mandato, sollecitando
l’immediata costituzione delle Commissioni e la tempestiva trasmissione della
documentazione necessaria all’attività consiliare.
Auspicando, infine, che il Consiglio regionale possa essere luogo di
confronto ambizioso e costruttivo, capace di offrire risposte concrete ai
giovani, alle famiglie, alle donne e a tutti coloro che desiderano costruire il
proprio futuro in Calabria, formula un augurio di buon lavoro a tutti i
componenti dell’Assemblea, ribadendo l’auspicio che la Presidenza del Consiglio
sappia garantire il rispetto delle prerogative di ciascun consigliere e il
pieno esercizio della democrazia consiliare.
Espresso apprezzamento per la visione di governo illustrata dal presidente
Occhiuto, che giudica solida e concreta, sottolinea come il programma
presentato rappresenti la conferma di un percorso di crescita e modernizzazione
ormai avviato e sempre più tangibile per la Calabria.
Ribadita, in qualità di capogruppo di Forza Italia, la piena
disponibilità del gruppo a contribuire in modo costruttivo al dibattito
consiliare, elevando la qualità delle proposte e sostenendo il programma di
governo con un’attività legislativa all’altezza delle sfide che attendono la
regione, evidenzia come la fiducia accordata dai calabresi imponga risposte
responsabili, serie e concrete, in continuità con quanto realizzato negli
ultimi anni di governo.
Ritenuto che la Calabria abbia recuperato credibilità e visione,
diventando più consapevole delle proprie potenzialità e capace di affrontare
con determinazione le sfide future, pur riconoscendo la legittimità della
dialettica tra maggioranza e opposizione, respinge con fermezza la narrazione
pessimistica e rassegnata che, a suo avviso, non corrisponde alla realtà di una
regione in crescita. Sottolinea, quindi, come, a suo avviso, la differenza tra
maggioranza e opposizione risieda nella capacità di individuare soluzioni
concrete ai problemi, senza mai negare le difficoltà, ma impegnandosi
costantemente per superarle.
Rilevato come il calo demografico, registrato anche su base nazionale,
sia, a suo avviso, meno avvertito in
Calabria, reputa necessario
proseguire nel lavoro avviato in molti settori, focalizzando l’attenzione, in
particolare: sulle potenzialità del porto di Gioia Tauro, del retroporto e
degli aeroporti regionali, considerati leve strategiche per lo sviluppo e la
mobilità della Calabria; sull’importanza di valorizzare il patrimonio
ambientale e culturale, promuovendo la riscoperta dei borghi marinari.
Rivendicati, poi, i risultati conseguiti in ambito sanitario, tra cui
l’assunzione di migliaia di operatori a tempo indeterminato, che hanno
consentito di mantenere attivi numerosi reparti ospedalieri, invita a superare
le faziosità e a riconoscere il valore e la dedizione dei professionisti
sanitari calabresi, auspicando una collaborazione trasversale per il
potenziamento della formazione e della qualificazione del personale.
Evidenziata, infine, l’importanza di vigilare sull’attuazione dei progetti relativi agli ospedali e alle case di comunità, portando come esempio virtuoso il modello realizzato nel proprio Comune di Oppido, invita tutti i consiglieri a essere protagonisti di una Calabria moderna e competitiva, ribadendo la responsabilità di rappresentare l’intera comunità regionale e l’impegno a costruire insieme un futuro migliore per la Calabria.
SCUTELLA’
Elisa (Movimento Cinque Stelle)
Precisato di non aver mai nutrito aspettative circa la capacità del governo regionale a guida centrodestra di porre realmente al centro della propria azione politica gli interessi dei cittadini calabresi, ritiene che tale convinzione non sia stata smentita, rilevando per contro che, sebbene le linee programmatiche siano state poste all’inizio dell’ordine dei lavori, la loro trasmissione ai consiglieri regionali sia avvenuta solo la sera precedente; circostanza questa che, a suo avviso, denota una scarsa attenzione al confronto e alla partecipazione consiliare, creando invece un dibattito strumentale, volto a distogliere l’attenzione da questioni di maggiore rilievo, quali l’aumento del numero degli assessori, la reintroduzione dei sottosegretari e le modifiche al referendum.
Precisato, poi, che la non condivisione di una Calabria “straordinaria” non equivale a pessimismo o a mancanza di amore per la propria terra, ma rappresenta piuttosto un esercizio di verità e di responsabilità, evidenzia le criticità persistenti nel sistema sanitario regionale, quali la carenza di personale, di posti letto e di medici a bordo delle ambulanze, manifestando scetticismo rispetto all’imminente uscita dal commissariamento annunciata dal presidente Occhiuto.
Richiama poi la situazione dei trasporti, sottolineando le gravi difficoltà di collegamento che affliggono vaste aree della regione, come la Sibaritide e Corigliano Rossano, e denuncia la sottrazione di risorse destinate alla Strada Statale 106.
Esprime perplessità sulla reale utilità del ponte sullo Stretto, ritenendo prioritario intervenire sulle infrastrutture esistenti prima di avviare nuove opere e lamenta la mancanza di attenzione verso le giovani generazioni, costrette ad abbandonare la Calabria per mancanza di prospettive, attribuendo la causa dell’emigrazione giovanile all’assenza di opportunità concrete.
Infine, riservandosi di intervenire in modo più approfondito sui successivi punti all’ordine del giorno, sottolinea che solo un impegno serio e responsabile potrà restituire alla Calabria una reale prospettiva di crescita.
GRECO
Orlandino (Lega Salvini)
Osservato che il dibattito si è protratto, assumendo talvolta toni ripetitivi e poco incisivi, richiama la necessità di superare una visione ancorata al passato e invita i colleghi a riconoscere che il confronto odierno riguarda il futuro della Calabria, non la mera rievocazione di stagioni politiche ormai concluse.
Sottolineato che la funzione dell’opposizione dovrebbe essere quella di offrire un contributo propositivo e innovativo al dibattito, piuttosto che limitarsi a ripercorrere criticità già note o a reiterare argomentazioni legate a dati statistici superati, evidenzia come il Presidente abbia voluto attribuire dignità e centralità all’approvazione delle linee programmatiche, trasformando un adempimento formale in un’occasione di confronto aperto sulle prospettive di sviluppo della regione.
Rileva che il vero valore aggiunto del dibattito consiliare risiede nella capacità di elevare la proposta politica, superando la mera elencazione di dati e risultati, per concentrarsi invece sul metodo, sulla progettualità e sulla visione di lungo periodo e invita, pertanto, a non indulgere in narrazioni autoreferenziali o in autocompiacimenti, ma a lavorare affinché il programma di governo, già validato dagli elettori, possa essere arricchito e condiviso attraverso il contributo di tutte le forze politiche.
Ritiene, poi, che la crescita e il benessere della Calabria non possano essere misurati esclusivamente attraverso indicatori economici, ma valutati anche in termini di qualità della vita, accessibilità ai servizi e capacità di offrire opportunità concrete ai cittadini. Invita, pertanto, l’opposizione a superare la retorica del passato e a concentrarsi sulle sfide future, contribuendo con idee e proposte innovative.
LAGHI
Ferdinando (Tridico Presidente)
Sottolinea che le linee programmatiche rappresentano una prospettiva da costruire e perfezionare nel tempo, attraverso il dibattito e il lavoro delle Commissioni consiliari, che auspica si possano costituire rapidamente per rendere l’Assemblea pienamente operativa.
Si sofferma, dunque, su alcune questioni di particolare rilievo, cominciando dalla denatalità, tema già oggetto di una proposta di legge presentata dalla consigliera Madeo e ripreso da altri interventi, e sottolinea che la riduzione delle nascite, fenomeno che interessa l’intero Paese, è strettamente connessa anche a determinanti ambientali e di salute, quali l’inquinamento atmosferico e la presenza di sostanze nocive come le nanoplastiche e i PFAS. Ricorda, quindi, di aver recentemente ripresentato una proposta di legge su questi temi, ritenendoli centrali per la salute pubblica e la qualità della vita.
Passa, poi, ad analizzare la questione sanitaria, evidenziando la necessità di riflettere con attenzione sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e sulle possibili conseguenze di una concentrazione delle risorse nei grandi poli a discapito delle strutture periferiche.
Sottolinea, quindi, come la dimensione eccessiva delle Aziende sanitarie provinciali rappresenti un nodo strutturale che rischia di compromettere l’efficacia della governance sanitaria, soprattutto in territori estesi come le Province di Cosenza e Reggio Calabria.
Riguardo al tema ambientale, richiama l’attenzione sulle criticità legate alla depurazione e allo smaltimento dei rifiuti e osserva che il malfunzionamento dei depuratori, pur essendo un problema rilevante, non esaurisce la complessità della questione, poiché numerosi scarichi abusivi continuano a compromettere la qualità delle acque.
Esprime, inoltre, riserve sull’incenerimento dei rifiuti, sottolineando i rischi ambientali e sanitari connessi a questa pratica e auspicando una maggiore attenzione alle strategie di riduzione, riuso e riciclo.
Rivolge, poi, particolare attenzione ai diritti civili e alle politiche per la disabilità, esprimendo apprezzamento per l’intenzione di introdurre lo psicologo di base e sottolineando l’importanza di un supporto psicologico diffuso, soprattutto in risposta al disagio giovanile acuitosi durante la pandemia.
Ricorda, in proposito, il proprio impegno nella promozione della legge sul Garante delle persone con disabilità e auspica che la nuova normativa regionale possa includere misure efficaci per garantire una vita indipendente alle persone non autosufficienti.
In conclusione, auspica che il Consiglio regionale sappia affrontare con serietà e tempestività le grandi questioni aperte, affinché la Calabria possa offrire risposte concrete e inclusive ai bisogni dei cittadini, in particolare delle fasce più fragili della popolazione.
Esprime orgoglio nel rappresentare il territorio crotonese in Consiglio regionale, sottolineando la fiducia che quella comunità ha riposto nel programma di governo e nella compagine attualmente alla guida della Regione.
Ritiene che le linee programmatiche in discussione si distinguano per la loro concretezza, fondata su azioni e risultati già conseguiti, e invita a cogliere lo spirito di collaborazione e pacificazione evocato dal Presidente, auspicando che il confronto in Aula possa tradursi in un contributo costruttivo e operativo, soprattutto nelle Commissioni consiliari.
Giudica la Legislatura cruciale per il futuro della Calabria e auspica che il dibattito non si limiti a una mera elencazione di dati statistici, ma si traduca in un impegno condiviso per migliorare concretamente le condizioni della regione.
Sottolineata l’importanza di affrontare le grandi questioni strategiche, come la lotta alla criminalità organizzata, portando ad esempio l’abbattimento di immobili confiscati a Melissa quale segno tangibile dell’azione di governo, rivendica la solidità delle riforme avviate, in particolare quella di ARRICAL, e respinge le critiche circa la governance dell’ente, sottolineando il ruolo centrale dei Sindaci nel Consiglio direttivo.
Difende, poi, la scelta della stabilizzazione dei tirocinanti negli enti locali, considerandola un percorso virtuoso e sostenibile, frutto di una valutazione attenta delle esigenze dei territori e delle prospettive di pensionamento.
Ricordato l’impegno della Regione nella gestione delle crisi aziendali, come nel caso della Abramo Customer Care, sottolinea la capacità di intervenire anche in ambiti di competenza privata quando sono in gioco questioni sociali di rilievo.
Ribadendo che le linee programmatiche sono per loro natura orientate per macro-temi e che gli atti tecnici di dettaglio saranno predisposti in fase di attuazione, invita il Consiglio regionale a lavorare con serietà e spirito costruttivo, affinché la Calabria possa affrontare con successo le sfide dei prossimi anni, auspicando che il confronto in Aula sia sempre guidato dall’interesse superiore dei cittadini calabresi.
Espresso,
preliminarmente, un sentito ringraziamento ai consiglieri di maggioranza per la
qualità e la profondità degli interventi, si dichiara orgoglioso per il livello
di coesione e di visione dimostrato dalla compagine che sostiene l’azione di
governo. Estende il ringraziamento anche ai consiglieri di opposizione,
riconoscendo il valore di un confronto dialettico rigoroso e costruttivo, e
manifesta particolare apprezzamento per gli interventi che hanno saputo offrire
contributi propositivi, come quello della consigliera Madeo in materia di
preservazione della fertilità, per la quale si impegna a garantire una celere
discussione della proposta di legge, già oggetto di attenzione da parte della
Giunta.
Ribadisce,
quindi, la volontà di accogliere suggerimenti e idee provenienti
dall’opposizione, auspicando che il dibattito consiliare possa essere occasione
di confronto sulle soluzioni e non mera prosecuzione della campagna elettorale.
Osserva, infatti, come molti interventi si siano limitati a ripercorrere i
ritardi storici della Calabria, senza offrire una visione innovativa o proposte
concrete, e invita a superare una narrazione ancorata al passato, riconoscendo
invece il cambio di passo impresso dall’attuale governo regionale.
Ribadito,
anche, che la riconferma elettorale rappresenta un fatto storico, frutto della
fiducia dei calabresi in una visione moderna e ambiziosa della regione, invita
l’opposizione a cogliere le ragioni di tale consenso, abbandonando una
prospettiva superata e poco aderente alle reali aspettative dei cittadini.
Rivendica, pertanto, i risultati ottenuti, tra cui il superamento del disavanzo
e la creazione di un avanzo di bilancio, come attestato dalla Corte dei conti,
e sottolinea che la Calabria, pur consapevole delle proprie criticità, ha
finalmente imboccato la strada della responsabilità e della progettualità.
Rammenta,
quindi, i progressi compiuti nella realizzazione delle grandi opere
ospedaliere, nella stabilizzazione dei lavoratori precari e nella promozione di
politiche innovative per la sanità, l’istruzione e il lavoro, sottolineando
l’impegno per la valorizzazione delle infrastrutture strategiche, come la
galleria della Limina e il porto di Gioia Tauro, e la capacità di attrarre
investimenti e risorse per la crescita della regione.
Pur
riconoscendo la necessità di affrontare con determinazione le questioni ancora
aperte, come la carenza di personale medico e la modernizzazione della rete
idrica, rivendica il ruolo propositivo della Regione nell’avanzare soluzioni
concrete, come gli incentivi per i medici nelle aree disagiate e l’investimento
nelle borse di specializzazione.
Chiarisce,
poi, che molte delle criticità sollevate sono state affrontate con strumenti
innovativi e con una visione di lungo periodo e che la Regione ha saputo
imprimere una svolta rispetto al passato, come dimostrato dall’avvio di
numerosi cantieri e dalla capacità di intercettare risorse nazionali ed
europee.
Infine, auspica
che il Consiglio regionale possa proseguire il confronto in modo dialettico ma
costruttivo, fondato su idee e proposte concrete, e ribadisce che il
centrodestra continuerà a lavorare con determinazione per meritare la fiducia
dei calabresi, nella consapevolezza che solo attraverso l’impegno, la
trasparenza e la responsabilità sarà possibile costruire una Calabria più
forte, moderna e competitiva.
Nel
replicare al dibattito, censura gli attacchi a suo avviso subiti dalla
minoranza da parte della maggioranza, in controtendenza rispetto a quanto
solitamente avviene nei consessi istituzionali. Evidenzia, quindi, che il ruolo
della minoranza è chiaramente distinto e che non spetta alla maggioranza
indicare all’opposizione quali argomenti trattare o quale atteggiamento
assumere in Aula.
Ribadisce,
dunque, che la finalità della minoranza non è la contrapposizione
pregiudiziale, bensì la volontà di contribuire al progresso della Calabria -
auspicando uno sviluppo che consenta ai giovani di costruire il proprio futuro
nella regione e agli anziani di vivere con dignità nei propri territori - e consiste
anche nel segnalare criticità e nel proporre soluzioni alternative, non limitandosi
a ratificare le scelte della maggioranza.
Evidenziato,
poi, che la possibilità di avanzare proposte costruttive è stata limitata dalla
tempistica con cui sono state trasmesse le linee programmatiche, circostanza
che ha impedito un’analisi approfondita e un contributo più articolato, ribadisce
la disponibilità a collaborare su iniziative che vadano nell’interesse della
Calabria e dei calabresi, ma rivendica il diritto-dovere di esercitare un ruolo
di controllo e di stimolo, anche attraverso la critica, ogniqualvolta le azioni
della Giunta non dovessero corrispondere alle reali esigenze del territorio.
Conclude
affermando che la minoranza è pronta a lavorare con spirito costruttivo,
portando avanti le proprie idee e proposte sia in Aula sia nelle Commissioni
consiliari, nell’interesse esclusivo della comunità calabrese.
Osservato
che il programma di governo presentato dalla maggioranza si fonda su una serie
di dati e risultati rivendicati come traguardi raggiunti, sottolinea, tuttavia,
che è prerogativa e dovere dei consiglieri di opposizione esercitare un
controllo critico su tali affermazioni, evidenziando le criticità che, a loro
giudizio, permangono in settori strategici quali la gestione degli incendi, la
depurazione e altri ambiti di rilievo. Rivendica, pertanto, la piena
legittimità di esprimere dissenso in Aula, contestando l’attribuzione esclusiva
dei meriti da parte della maggioranza.
Accoglie,
invece, con favore la disponibilità manifestata dal presidente Occhiuto a
valorizzare un’opposizione costruttiva e propositiva, ricordando che, già in
passato, sono state avanzate numerose proposte in sede di Commissione, molte
delle quali – pur approvate all’unanimità – non sono mai giunte all’esame dell’Aula,
a suo avviso in ragione della loro provenienza dai banchi della minoranza. Ricorda,
quindi, alcune delle iniziative presentate, tra cui l’istituzione dello
psicologo di base, la promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con
fragilità, la valorizzazione della street art, il mototurismo, l’enoturismo,
l’olioturismo, l’aumento delle borse di studio, sottolineando come alcune di
queste siano state successivamente recepite dall’esecutivo.
Auspica
che, in futuro, le proposte ritenute meritevoli possano essere effettivamente
discusse e approvate, sia in Commissione sia in Aula, nell’interesse della
crescita e dello sviluppo della Calabria.
Ritiene che il presidente
Occhiuto non abbia compreso le aspettative dell’opposizione rispetto alla
seduta.
Precisa, poi, che la
minoranza ha mantenuto fede agli impegni assunti portando in Aula numerosi temi
e argomenti, pur consapevole che la lettura della realtà regionale non coincide
con quella della maggioranza.
Sottolinea, inoltre, come
la difficoltà ad accettare il dialogo e il confronto sia una costante
nell’atteggiamento della maggioranza, che manifesta insofferenza verso le
posizioni critiche dell’opposizione. Richiama, quindi, l’attenzione sulla
necessità di rispettare il ruolo della minoranza, che rappresenta una parte
significativa dell’elettorato calabrese, chiamata anche a formulare proposte e
a condividere le iniziative della maggioranza, se ritenute utili per la
Calabria. Invita, pertanto, la maggioranza ad accettare un dialogo democratico
autentico, fondato sul rispetto reciproco nell’interesse della Calabria.
Conclude annunciando il
voto contrario.
Preannuncia il voto
contrario alle linee programmatiche, esprimendo rammarico per l’assenza di
risposte puntuali da parte del presidente Occhiuto alle sollecitazioni e ai
dubbi avanzati dalla minoranza su questioni di rilievo quali: il rinnovo del
contratto con Ryanair, la realizzazione delle case di comunità, le
infrastrutture stradali e i lavori al grande ospedale metropolitano. Ritiene
che tali interrogativi siano legittimi e meritino attenzione, anche alla luce
delle aspettative dei cittadini e auspica che in futuro la minoranza possa
contribuire in modo determinante al cambiamento della Calabria.
Dispone la
votazione del Programma di governo per appello nominale.
Fa la chiama.
Comunica
l’esito della votazione. Presenti e votanti: 31; hanno risposto sì: 21
consiglieri; hanno risposto no: 9 consiglieri; astenuti: 1 consigliere.
Pertanto, il provvedimento è approvato.
(Il
Consiglio approva)
Legge un seguito di
comunicazioni.
Chiede l’inserimento
all’ordine del giorno della mozione numero 3/13^ sottoscritta da tutti i
capigruppo sia di maggioranza sia di minoranza.
Pone in votazione la
richiesta di inserimento della mozione che è approvata.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero
5/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni
in Agricoltura (ARCEA)” riferendo che il provvedimento si compone della
delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie
del Dipartimento agricoltura e
risorse agroalimentari, del Dipartimento economia e finanze
e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia e che il Revisore unico dei conti ha espresso parere
favorevole per l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2024.
Riferisce, poi, che sia il Dipartimento
agricoltura e risorse agroalimentari, nella qualità
di dipartimento vigilante, sia
il Comitato di vigilanza hanno espresso parere favorevole al Rendiconto di
gestione ARCEA esercizio finanziario 2024.
Prosegue informando che il Dipartimento
economia e finanze ha evidenziato che al netto delle quote accantonate e
vincolate, l'ente risulta avere una quota disponibile del risultato di
amministrazione, alla data del 31/12/2024, pari ad € 50.478,12; rileva inoltre
che sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2023 rispetto a
quelli iniziali dell'esercizio 2024; sussiste la quadratura delle poste
contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro"; sussiste
corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con
riferimento alla gestione in conto competenza, l'uguaglianza, rispetto agli
importi presenti nel conto economico, tra impegni e costi e tra accertamenti e
ricavi; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale
dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2024, e il
valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello
Stato Patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del
risultato di amministrazione al 31.12.2024; pertanto ritiene possibile, quindi, procedere
all'adozione del Rendiconto, da parte della Giunta regionale, al fine della
successiva trasmissione al Consiglio regionale.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero
6/13^: “Rendiconto esercizio 2024 di Azienda Calabria Verde” riferendo che il Revisore unico dei conti ha
attestato l’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria, la
congruità del Fondo crediti di dubbia esigibilità e degli altri accantonamenti
rilevati e, pertanto, esprime giudizio positivo per l'approvazione del
Rendiconto dell'esercizio finanziario 2024.
Riferisce, poi, che l’organo di controllo, nell’attestare la corrispondenza del
rendiconto alle risultanze di gestione,
esprime giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto
dell’esercizio finanziario 2024.
Evidenzia, altresì che l’UOA (Unità Operativa Autonoma) Politiche della montagna, foreste e
forestazione, a conclusione dell’istruttoria, esprime parere favorevole al rendiconto
esercizio 2024, con la prescrizione
di formulare ed approvare un piano di rientro dal disavanzo da effettuarsi in
un tempo ragionevole e comunque contenuto nei termini di legge e di imputare,
in quota parte, il disavanzo di euro 19.102.786,89 nell’esercizio 2025 e
seguenti, di azionare nei termini
di legge ogni utile iniziativa tesa al recupero dei crediti ed in particolare a
quelli di dubbia esigibilità e di procedere alla restituzione dei fondi POR,
nonché di provvedere alla liquidazione del TFR maturato dai dipendenti
dell’Azienda al fine di evitare la crescita esponenziale dei contenziosi.
Infine, riferisce che il Dipartimento
economia e finanze, a conclusione dell’istruttoria effettuata,
richiamate le raccomandazioni fatte all’Ente e contenute nella relazione
allegata agli atti, ritiene possibile
procedere all’adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per
l’esercizio 2024 dell’Azienda Calabria Verde al fine della successiva
trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero
7/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche
Attive del Lavoro (ARPAL Calabria)”.
Riferisce che: il provvedimento si compone della delibera di
Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento lavoro e del Dipartimento
economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia;
il Revisore unico dei conti dell’Agenzia, nel ritenere che le risultanze contabili
trovano sostanziale corrispondenza con le scritture contabili dell’Ente ha
espresso parere favorevole all’approvazione del conto consuntivo per
l’esercizio 2024.
Inoltre, il Dipartimento lavoro, quale Dipartimento vigilante, a conclusione dell’istruttoria effettuata,
ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale per
l’esercizio 2024 dell'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Sottolinea che il Dipartimento
economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, attesta che sussiste:
la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2023 rispetto a quelli
iniziali dell'esercizio 2024; la quadratura delle poste contabili iscritte
nelle cosiddette "partite di giro"; che sussiste corrispondenza tra i
valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento alla gestione in conto
competenza, l'uguaglianza, rispetto agli importi presenti nel conto economico,
tra impegni e costi e tra accertamenti e ricavi; la quadratura tra il saldo di
tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel
corso dell'esercizio 2024, e il valore registrato alla voce "Disponibilità
liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale e che risulta formalmente
corretta la determinazione del risultato di amministrazione al 31.12.2024.
Evidenzia, infine, che a conclusione dell’attività istruttoria, il Dipartimento
economia e finanze, richiamate le raccomandazioni fatte all’Ente e contenute
nella relazione allegata agli atti, ha espresso parere favorevole all’adozione,
da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l’esercizio 2024 al fine
della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio regionale.
Illustra,
quindi, la proposta di provvedimento
amministrativo numero 9/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell’Ente per i Parchi Marini
Regionali, riferendo che il provvedimento si compone
della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del
dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana e del dipartimento economia e
finanze, nonché del parere del Revisore unico dei conti dell’Ente.
Evidenzia, poi, che: il Revisore
unico dei conti, conclusivamente all’attività di verifica svolta, ha attestato
la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed ha espresso giudizio
positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2024; il
Dipartimento ambiente, paesaggio e
qualità urbana, nell’istruttoria di competenza quale Dipartimento
vigilante, ha espresso parere
favorevole al rendiconto dell’Ente per l’esercizio 2024; che il Dipartimento economia e Finanze sulla base
delle verifiche eseguite, ha evidenziato che sussiste la formale correttezza nella procedura del riaccertamento
ordinario dei residui nonché nella quantificazione del Fondo pluriennale
vincolato e, di conseguenza, nella determinazione del risultato di amministrazione
dell'esercizio 2024 e, a conclusione dell’istruttoria di competenza, ha
ritenuto possibile procedere alla trasmissione del rendiconto relativo
all’esercizio 2024 dell’Ente per i Parchi marini regionali al Consiglio
regionale.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero
10/13^: “Rendiconto esercizio 2024 dell'Ente Parco Naturale Regionale delle
Serre” riferendo che il provvedimento si compone della delibera di Giunta
regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento ambiente, paesaggio e
qualità urbana e del Dipartimento economia e finanze, nonché del parere del
Revisore unico dei conti dell’Agenzia; che il Revisore unico dei conti dell’Agenzia ha espresso parere
favorevole all’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio 2024 presentato
dall’Ente; che il Dipartimento
ambiente, paesaggio e qualità urbana, quale
Dipartimento vigilante, a conclusione dell’istruttoria effettuata, verificato
il rispetto delle misure di contenimento della spesa da parte dell'Ente
strumentale, ha espresso parere favorevole al rendiconto dell'Ente Parco
Naturale Regionale delle Serre per l'esercizio 2024.
Riferisce, inoltre, che: il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria
di competenza, attesta che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di
cassa al 31.12.2024, per come risultante dal conto del bilancio, e il
corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere; sussiste la continuità tra
i residui finali dell'esercizio 2023 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio
2024; sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette
"partite di giro"; sussiste la corrispondenza tra i valori a residuo
e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la
piena coincidenza tra residui attivi finali-crediti e tra residui passivi
finali-debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza
tra accertamenti e ricavi e tra impegni in conto competenza e costi; sussiste
la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e
degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2024, e il valore registrato
alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato
Patrimoniale; risulta formalmente corretta la determinazione del risultato di
amministrazione al 31.12.2024.
Infine, a conclusione dell’attività istruttoria, il Dipartimento economia
e finanze, richiamate le raccomandazioni fatte all’Ente e contenute nella
relazione allegata agli atti, ha espresso parere favorevole all’approvazione da
parte della Giunta Regionale del Rendiconto 2024 dell'Ente Parco Naturale
Regionale delle Serre.
Illustra la proposta di provvedimento
amministrativo numero 11/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante:
“Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda regionale per lo
Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)”, approvato con deliberazione della
Giunta regionale n. 541 del 07/11/2025, specificando che comprende la delibera
di Giunta, le relazioni istruttorie dei dipartimenti Agricoltura, Risorse
agroalimentari e Forestazione, Economia e Finanze, e il parere del Revisore
unico.
In particolare, spiega che: il
Revisore, ha espresso giudizio positivo sull’approvazione del rendiconto 2024;
che il dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale, in qualità di dipartimento
vigilante, ha formulato parere favorevole; che il Dipartimento economia e
finanze ha attestato la piena corrispondenza tra saldo di cassa, residui,
valori patrimoniali, impegni, costi, accertamenti e ricavi, confermando inoltre
la quadratura della tesoreria e la correttezza della determinazione del fondo
pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione al 31/12/2024,e, in
conclusione, richiamate le raccomandazioni rivolte all’Ente, ha espresso parere
favorevole all’adozione del rendiconto 2024 da parte della Giunta regionale, ai
fini della successiva trasmissione al Consiglio regionale ai sensi
dell’articolo 57 della legge regionale vigente.
Illustra la proposta di
provvedimento amministrativo numero 12/13^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Rendiconto generale per l'esercizio 2024 dell’Azienda
Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP CALABRIA)” che
include la delibera di Giunta regionale, le relazioni istruttorie dei
dipartimenti Infrastrutture e Lavori Pubblici ed Economia e Finanze, oltre al
parere del Revisore unico dei conti.
In particolare, spiega che: il
Revisore unico ha confermato il rispetto dei limiti di spesa per il personale e
per il funzionamento, attestando la coerenza dei dati di bilancio con la
gestione e ha espresso giudizio positivo sull’approvazione del rendiconto 2024;
che il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, in qualità di
dipartimento vigilante, ha rilevato il rispetto delle misure di contenimento
della spesa e conclude l’istruttoria con parere favorevole all’approvazione del
rendiconto; il Dipartimento Economia e Finanze ha accertato la piena
corrispondenza tra saldo di cassa e conto del tesoriere, la continuità dei
residui tra 2023 e 2024, la quadratura delle partite di giro e la coerenza tra
valori a residuo e patrimonio, oltre alla quadratura della tesoreria e alla
correttezza del risultato di amministrazione al 31/12/2024, esprimendo parere
favorevole all’adozione del rendiconto 2024 di ATERP Calabria da parte della
Giunta regionale, ai fini della sua successiva trasmissione al Consiglio
regionale ai sensi dell’articolo 57 della normativa vigente.
Illustra la proposta di legge numero
1/13^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Rendiconto
Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2024",
spiegando che il documento che era stato approvato dalla Giunta con
deliberazione numero166 del 22 aprile 2025 e trasmesso alla Corte dei conti che
aveva parificato il rendiconto, formulando alcune eccezioni e richiedendo
specifiche rettifiche, ma che il provvedimento è decaduto per la fine della
legislatura, rendendo necessaria una nuova deliberazione. Informa, quindi, che
la Giunta ha approvato nuovamente il rendiconto generale 2024 con la DGR numero
524 del 6 novembre 2025, recependo integralmente le prescrizioni della Corte
dei conti e includendo il rendiconto consolidato 2024, elaborato sulla base dei
rendiconti della Regione e del Consiglio regionale.
Prosegue spiegando che il rendiconto,
redatto secondo i nuovi schemi, si compone del conto di bilancio, del conto
economico e dello stato patrimoniale.
Informa, infine, che il Collegio dei
revisori dei conti ha riconosciuto l’avvenuta rideterminazione delle risultanze
finanziarie ed economico-patrimoniali a seguito del recepimento delle
prescrizioni della Corte dei conti e dell’integrazione del rendiconto
consolidato, prendendo atto del giudizio positivo già espresso in precedenza.
Illustra la proposta di provvedimento
amministrativo numero 13/13^ di iniziativa della Giunta regionale, recante:
“Bilancio consolidato dell'anno 2024 della Regione Calabria – articolo 68 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118”, spiegando che tale adempimento, previsto
dalla normativa sull’armonizzazione contabile, consente di rappresentare in
modo unitario e veritiero la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica
della Regione e degli enti e società compresi nel perimetro di consolidamento.
Evidenzia, inoltre, che il bilancio
consolidato permette alla Regione di mostrare le proprie scelte di indirizzo e
controllo, migliorare la gestione del gruppo pubblico regionale e offrire una
visione completa delle consistenze patrimoniali, finanziarie ed economiche
degli organismi coinvolti.
Informato, poi, che il documento ricomprende
anche le risultanze del bilancio consolidato del Consiglio regionale comprensivo
della società partecipata “Portanova S.p.A.”, evidenzia che lo stesso costituisce
uno strumento informativo per gli stakeholder, utile al controllo sull’uso
delle risorse pubbliche e al supporto delle attività di programmazione e
verifica delle strategie del gruppo pubblico regionale.
Rende noto, infine, che il provvedimento è
corredato dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla relazione con
nota integrativa e che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso giudizio
positivo sul bilancio consolidato 2024.
Evidenzia che, nell’ambito della gestione
finanziaria regionale, permangono criticità rilevanti, come rilevato dalla
Corte dei conti nel giudizio di parifica e in particolare dalla presenza di
residui attivi per oltre 5 milioni di euro relativi a fondi statali destinati
alla formazione e al sostegno all’occupazione, i quali risultano non esigibili
e suggeriscono la necessità di uno stralcio, e da residui passivi in ambito
sanitario per circa 4,4 milioni di euro, destinati a spese correnti per
contenziosi, che vengono considerati inappropriati.
Sottolinea, in particolare, la debolezza
strutturale del sistema sanitario regionale, evidenziata dalla significativa
crescita della mobilità passiva registrata nell’ultimo periodo. Alla luce di
tali considerazioni e in qualità di nuova consigliera regionale, dichiara di
non poter esprimere voto favorevole sulle proposte all’ordine del giorno,
annunciando pertanto il proprio voto contrario.
Riconoscendo
che, negli ultimi anni, la Regione Calabria ha compiuto progressi significativi
nell’ambito della gestione finanziaria, anche grazie all’azione dell’assessore
Minenna e dell’ex presidente della Commissione bilancio, consigliere Montuoro, sottolinea,
tuttavia, che il risultato positivo in termini di avanzo di bilancio è stato
favorito non solo da una gestione virtuosa, ma anche da interventi normativi
statali che hanno consentito l’utilizzo di fondi vincolati, tra cui ristori
Covid e risorse che inizialmente avrebbero dovuto essere restituite, agevolando
così la formazione dell’avanzo.
Evidenzia due
aspetti critici che dovrebbero costituire stimolo per un ulteriore
miglioramento. In primo luogo, richiama quanto segnalato dalla Corte dei conti
in merito alla difficoltà di trasferire tempestivamente le risorse finanziarie
dal Dipartimento e dalla struttura commissariale alle Aziende sanitarie,
costringendo queste ultime a ricorrere frequentemente ad anticipazioni onerose,
con conseguenti interessi passivi. Tale situazione, nonostante gli sforzi
compiuti e l’istituzione di Azienda Zero, denota, a suo avviso, persistenti
criticità nella gestione della macchina sanitaria regionale.
In secondo
luogo, richiama l’attenzione sul rilievo del procuratore circa la straordinaria
entità delle risorse finanziarie gestite dalla Calabria nell’ultimo decennio –
circa 15 miliardi di euro – e sottolinea come, secondo la Corte dei conti, tale
flusso di risorse non abbia generato una crescita economica proporzionata né un
miglioramento significativo degli indicatori di sviluppo e di contrasto alla
povertà. Pur riconoscendo il merito della Giunta nell’aver chiuso la
programmazione senza dover restituire risorse, ribadisce che la vera sfida non
consiste solo nella capacità di spendere, ma soprattutto nell’efficacia della
spesa, affinché questa si traduca in crescita reale e duratura per la Calabria.
Conclude
formulando la dichiarazione di voto contrario, motivata dalla necessità di
orientare l’azione amministrativa verso una gestione delle risorse pubbliche
che sia non solo efficiente, ma anche realmente produttiva di sviluppo per il
territorio.
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5,
6,7. 8, 9. 10, 11,12, 13 e 14 che sono approvati.
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata autorizzando il Dipartimento
economia e finanza della Giunta regionale ad apportare le necessarie modifiche
agli allegati e con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Esprime un
sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla redazione del
bilancio consolidato, con particolare riferimento all’assessore al bilancio,
Minenna, e, soprattutto, ai funzionari e collaboratori del Dipartimento bilancio.
Rivolge un plauso al direttore generale del Dipartimento, dottor De Cello, alla
dottoressa Bonaiuto e a tutto il personale coinvolto, nonché ai Revisori dei
conti, per la costante e puntuale attività di controllo svolta a beneficio sia
dell’amministrazione sia dell’organo politico.
Sottolinea come
il risultato raggiunto sia frutto di un lavoro corale e rappresenti un
traguardo di rilievo, riconosciuto anche a livello nazionale, che testimonia la
capacità della Pubblica Amministrazione calabrese di raggiungere obiettivi
ambiziosi.
Pone in votazione la proposta,
unitamente ai relativi allegati, che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Considerata l’importanza dei provvedimenti inseriti ai successivi punti
dell’ordine del giorno e l’assenza, a suo avviso, di ragioni di urgenza, ne
chiede il rinvio alla prossima seduta, al fine di consentirne una trattazione
più approfondita.
Si dichiara non favorevole alla richiesta di rinvio.
Pone ai voti la richiesta della consigliera Greco che è respinta.
Ricorda all’'Aula che, ai sensi dell'articolo 58, comma 1, dello Statuto
regionale, “lo Statuto è approvato e modificato dal Consiglio regionale con
legge assunta a maggioranza assoluta dei suoi componenti con due deliberazioni
successive, adottate ad intervallo non minore di due mesi”. Riferisce,
pertanto, che, nella seduta odierna, la proposta di modifica statutaria viene
sottoposta all'esame dell’Aula in prima lettura.
Riferito, preliminarmente, che il provvedimento in esame interviene su
due aspetti fondamentali dell’assetto ordinamentale regionale quali, nello
specifico, la composizione della Giunta regionale e l’introduzione della figura
dei sottosegretari alla Presidenza, sottolinea che la revisione statutaria è
finalizzata ad adeguare lo Statuto alla legislazione vigente e dotare la
Regione di strumenti organizzativi più moderni e flessibili.
Evidenzia, poi, che il primo intervento riguarda la composizione della
Giunta, ricordando che la legislazione statale recentemente modificata consente
alle Regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti di aumentare
fino a due unità il numero degli assessori ancorando il tetto massimo del
criterio del quinto dei componenti del Consiglio regionale. Sottolinea, quindi,
che trattasi di una scelta tecnica che avviene nel pieno rispetto dei vincoli di
bilancio, non comportando nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Illustra, quindi, il secondo intervento di modifica che introduce la
facoltà per il Presidente della Giunta regionale di nominare fino a due
sottosegretari, come sperimentato in altre Regioni, come Marche, Lombardia,
Piemonte, Toscana e Emilia-Romagna. Precisa, poi, che trattasi di una mera
facoltà riconosciuta nell’ambito dell’autonomia organizzativa del Presidente
della Giunta regionale, la cui disciplina sarà demandata all’approvazione di
una successiva legge regionale.
Evidenzia, infine, che non trattasi di un incremento immotivato delle
strutture, ma di un atto ordinamentale necessario per adeguare lo Statuto e
dotare la Regione di strumenti più moderni e capaci di sostenere le sfide
future, ribadendo l’assenza di oneri a carico del bilancio regionale.
Auspicando
l’approvazione della proposta, dà lettura dei tre articoli di cui il
provvedimento si compone.
Giudicato inopportuno inaugurare la legislatura con la discussione di un
provvedimento che reputa privo di priorità rispetto alle reali emergenze dei
cittadini calabresi, sottolinea come la proposta di aumento del numero degli
assessori e la reintroduzione dei sottosegretari, presentate come un semplice
adeguamento alla normativa nazionale, rappresentino, in realtà, un’operazione
di natura politica volta a soddisfare equilibri interni alla maggioranza,
piuttosto che rispondere alle esigenze dei cittadini.
Espressa preoccupazione per l’inevitabile incremento dei costi legati
all’istituzione di nuove figure e strutture, giudica poco credibile la
dichiarata invarianza finanziaria del provvedimento.
Invita, pertanto, la maggioranza a concentrare l’azione amministrativa
sulle questioni realmente urgenti e di interesse collettivo e a occuparsi delle
vere priorità della Calabria.
Pur riconoscendo la legittimità dell’adeguamento statutario in relazione
all’aumento del numero degli assessori, come previsto dalla normativa
nazionale, esprime perplessità riguardo alla rapidità con cui la proposta viene
sottoposta all’esame dell’Aula, senza il necessario passaggio nelle Commissioni
competenti, sottolineando che, in altre Regioni, analoghi adeguamenti sono
stati affrontati seguendo un iter più rispettoso delle procedure consiliari.
Ritiene, poi, che, considerata l’esperienza della Calabria con sette
assessori per molti anni, non vi sarebbe stato alcun pregiudizio nel rinviare
la discussione di un mese, al fine di garantire il corretto funzionamento
dell’Assemblea e il rispetto delle prerogative consiliari. Invita, pertanto, il
Presidente del Consiglio a garantire che temi di tale rilevanza siano sempre
oggetto di esame preventivo nelle competenti Commissioni consiliari.
Esprime, poi, perplessità sulla dichiarata invarianza finanziaria del
provvedimento che, a suo avviso, non corrisponde alla realtà, poiché
l’istituzione di nuove figure comporterà, comunque, spese aggiuntive, la cui
entità e modalità di copertura non risultano chiaramente definite.
Sollevati dubbi circa la disciplina delle indennità e delle funzioni dei
sottosegretari, rimandate a una futura legge regionale, propone, in
alternativa, di valorizzare la figura del consigliere delegato, già prevista
dallo Statuto, che può essere incaricato su specifiche materie senza ulteriori
costi per l’amministrazione.
Conclude auspicando che la maggioranza accolga tale proposta, evitando
di aumentare il numero di incarichi e di oneri a carico del bilancio regionale.
Ricordate le sollecitazioni del presidente Occhiuto affinché il Consiglio regionale si configuri come una “fucina di idee” e
un’Assemblea ambiziosa, rileva, tuttavia, che tali auspici risultano
contraddetti dalle modalità con cui è stata condotta la discussione sulle
modifiche statutarie, in quanto l’assenza di un adeguato percorso istruttorio
in Commissione ha, a suo giudizio, mortificato il dibattito e impedito ai
consiglieri di esprimersi con piena consapevolezza e approfondimento,
determinando una mancanza di trasparenza, difficilmente giustificabile con
presunte urgenze di natura politica.
Evidenziato, inoltre, che l’aumento del numero degli assessori, pur
consentito dalla normativa vigente, costituisce una facoltà e non un obbligo, e
appare in contrasto con la recente riduzione del numero dei consiglieri
regionali, esprime perplessità anche sulla reintroduzione della figura dei
sottosegretari, la cui funzione e incidenza sul bilancio regionale non
risultano chiaramente definite.
Invita, pertanto, il Presidente e la maggioranza a riconsiderare
l’impostazione adottata, affinché l’Aula possa realmente assolvere al proprio
ruolo di laboratorio di idee nell’interesse esclusivo della Calabria.
Espressa preoccupazione per l’avventatezza e la frettolosità con le
quali è stata avanzata la proposta di modifica statutaria in esame, senza
attendere la costituzione delle Commissioni consiliari, reputa che le
problematiche interne alla maggioranza non debbano riverberarsi sull’attività
del Consiglio regionale.
Rilevato che la modifica non risponde a esigenze tecniche, dal momento
che, come più volte dichiarato dalla stessa maggioranza, la Regione è stata
governata efficacemente negli ultimi quattro anni con sette assessori e senza
sottosegretari, osserva che l’urgenza di procedere lascia intendere che la
proposta sia dettata da esigenze di equilibrio politico interne alla
maggioranza piuttosto che da reali necessità di efficienza amministrativa.
Sottolineata la criticità sottesa all’introduzione di due sottosegretari
che partecipano alle sedute di Giunta regionale senza diritto di voto, esprime
preoccupazione per la mancanza di trasparenza circa le funzioni, i limiti
operativi e gli obblighi di rendicontazione di tali figure, nonché per la
sostenibilità finanziaria della riforma, che, pur dichiarata a invarianza di
spesa, appare difficilmente realizzabile.
Pur non essendo contraria alle riforme che migliorano l’efficienza e la
governabilità, dichiara la propria contrarietà a modifiche statutarie adottate
senza trasparenza e senza il rispetto delle procedure istituzionali.
Precisa che diverse Regioni hanno già previsto un aumento del numero
degli assessori regionali e la figura del Sottosegretario e che in altre le
modifiche sono di tipo statutario.
Riferisce, altresì, che la minoranza presenta dei vuoti nei contenuti
manifestando solo una visione pessimistica e ritiene che la discussione in Aula
consiliare sia quella più autorevole.
Ribadisce, infine, che la spesa è invariata.
MADEO Rosellina (Partito democratico)
Chiede, preliminarmente, alla
presidenza una maggiore attenzione all’alternanza degli interventi tra
maggioranza e minoranza, al fine di garantire un dibattito più equilibrato.
Pur esprimendo apprezzamento per la
chiarezza con cui il relatore Giannetta ha illustrato la proposta di modifica
statutaria relativa all’aumento del numero degli assessori regionali,
riconoscendo che si tratta di una prerogativa del Presidente della Giunta
regionale, la cui legittimità non viene messa in discussione, esprime
perplessità circa la tempistica e le modalità con cui la proposta viene
sottoposta all’Assemblea, sottolineando l’assenza di un adeguato passaggio in
Commissione e la rapidità con cui si è giunti alla discussione in Aula. Rileva
inoltre che la modifica statutaria, che consente l’aumento degli assessori e
l’introduzione dei sottosegretari, viene accompagnata da un ulteriore
provvedimento volto a limitare la possibilità di ricorso allo strumento
referendario da parte dei cittadini, configurando così un’operazione che, nel
suo complesso, riduce gli spazi di partecipazione democratica.
Pertanto, esprime il suo voto contrario
sia alla modifica statutaria sia al provvedimento successivo, ritenendo che
tali iniziative, nel loro combinato disposto, limitino la possibilità dei
cittadini di esprimersi attraverso il referendum e riducano la trasparenza e la
partecipazione democratica nella vita della Regione.
GRECO Orlandino (Lega Salvini)
Sottolineato come l’intervento della consigliera Madeo abbia introdotto una riflessione significativa all’interno della minoranza, riconoscendo la legittimità della scelta del Presidente della Regione di costituire la squadra di governo ritenuta più idonea per l’attuazione del programma presentato agli elettori, ribadisce che la normativa vigente consente l’aumento del numero degli assessori da sette a nove e che la recente formazione della Giunta regionale, avvenuta in tempi rapidi, testimonia l’assenza di divisioni all’interno della maggioranza.
Evidenzia, quindi, che la questione dell’ampliamento della Giunta regionale non dovrebbe essere oggetto di polemica, trattandosi di una facoltà prevista dalla legge e già esercitata in altre Regioni, precisando che il l’operato del presidente Occhiuto sarà valutato sulla base dei risultati conseguiti.
Rifiuta, pertanto, la narrazione populista che riduce la discussione a una questione di “poltrone”, sottolineando la necessità di affrontare il tema con serietà e responsabilità istituzionale. Esprime, quindi, apprezzamento per le precisazioni della consigliera Madeo, che si discostano da quelle di altri esponenti della minoranza, e ribadisce la centralità della coerenza e della legittimità delle scelte operate dalla maggioranza nell’interesse della Calabria.
BRUNO Vincenzo (Tridico Presidente)
Precisato che non si
contesta la legittimità della scelta del presidente Occhiuto di portare il
numero degli assessori a nove, bensì la scelta politica di destinare risorse,
in un momento di particolare difficoltà per la Calabria, a coprire i costi di
nuovi incarichi, sottraendo fondi a servizi essenziali per i cittadini,
sottolinea che la dichiarata invarianza di spesa non corrisponde alla realtà,
poiché l’aumento degli assessori e l’introduzione dei sottosegretari
comporteranno inevitabilmente costi aggiuntivi, che saranno coperti attraverso
la riallocazione di risorse da altri capitoli di bilancio, a scapito di
interventi prioritari per la collettività.
Esprime particolare
perplessità per la reintroduzione della figura dei sottosegretari, abolita nel
2010 per ragioni di razionalizzazione amministrativa, e ritiene che tale scelta
non possa essere giustificata come un intervento nell’interesse della Calabria.
Rivendica, poi, il diritto
dell’opposizione di esprimere la propria posizione e di dissentire rispetto a
provvedimenti che, a suo giudizio, non rispondono alle reali esigenze della
regione. Esprime, ancora, forte preoccupazione per il fatto che la modifica
statutaria sia collegata a un progressivo stravolgimento della “Carta
costituzionale” regionale, senza un adeguato coinvolgimento della cittadinanza
e senza la possibilità di ricorrere agli strumenti di garanzia previsti dalla
Costituzione.
Conclude ribadendo che, in
questa fase storica, la Calabria necessita di servizi efficienti, di una sanità
funzionante e di interventi concreti per la sicurezza e il benessere dei
cittadini, piuttosto che di un aumento degli incarichi politici e di spese non
prioritarie. Invita pertanto a destinare le risorse disponibili alle vere
emergenze della regione, accogliendo la proposta di soluzioni più sobrie ed
efficaci.
Presidenza del Vicepresidente Giacomo Pietro Crinò
Sottolinea come
l’atteggiamento della minoranza appaia contraddittorio, registrando dapprima
insistenza sull’importanza di discutere la modifica statutaria, per poi
esaurire celermente il dibattito, senza un reale approfondimento dei temi in
oggetto.
Rivolge, quindi,
preliminarmente, un augurio istituzionale al Presidente del Consiglio
regionale, riconoscendo il valore della sua giovane età e la responsabilità che
gli compete quale garante delle regole e dell’equilibrio dei lavori consiliari,
in un contesto politico segnato da una crescente crisi di legittimazione e da
un diffuso astensionismo elettorale.
Rileva che l’adeguamento
del numero degli assessori alla normativa nazionale rappresenta una prassi
ormai consolidata anche in altre Regioni, comprese quelle amministrate dal
centro sinistra, e che la scelta di ampliare la Giunta regionale non dovrebbe essere
oggetto di scandalo o di strumentalizzazione politica.
Sottolineato, poi, che la
vera sfida per la classe politica calabrese consiste nel rispondere con
efficacia alle esigenze dei cittadini, piuttosto che alimentare polemiche su
questioni di mera composizione degli organi di governo, evidenzia che la
credibilità delle istituzioni dipende dalla capacità di offrire risposte
concrete ai bisogni della collettività e invita la minoranza a valutare
l’operato della Giunta regionale sulla base dei risultati conseguiti, piuttosto
che sulla quantità degli incarichi.
Auspicando che il confronto
politico possa elevarsi oltre la retorica populista e demagogica, per
concentrarsi sulle reali priorità della Calabria, conclude esprimendo rammarico
per il tono assunto dal dibattito e auspica che, in futuro, il Consiglio
regionale possa distinguersi per un approccio più costruttivo e responsabile,
all’altezza delle aspettative dei cittadini calabresi.
DE CICCO Francesco (Democratici
progressisti)
Rivolto il suo saluto al Presidente, alla Giunta, ai colleghi consiglieri e ai cittadini presenti, precisa di non aver inizialmente previsto un intervento, ma di essere stato indotto a prendere la parola a seguito di alcune affermazioni ascoltate nel corso della seduta, che giudica offensive nei confronti di chi, come lui, proviene dalla società civile e rappresenta direttamente le istanze dei cittadini.
Sottolineato di non appartenere a nessun partito politico e di parlare con la libertà di chi si è formato in un contesto popolare, portando in Aula le reali esigenze della comunità, esprime rammarico per il fatto che il dibattito si sia concentrato su questioni come l’aumento degli assessori e la reintroduzione dei sottosegretari, mentre, a suo avviso, le priorità dovrebbero essere i servizi essenziali per i cittadini, quali: la gestione del servizio idrico, la manutenzione delle case popolari, la sicurezza delle strade e il sostegno all’affitto.
Richiama l’attenzione sulle difficoltà vissute nei Comuni del territorio, in particolare nella città di Cosenza e nei centri limitrofi, dove permangono criticità nella gestione delle risorse idriche e nella manutenzione delle infrastrutture.
Invita, quindi, la maggioranza a destinare le risorse disponibili alle vere emergenze della Calabria, auspicando che il Consiglio regionale possa concentrarsi sulle questioni di reale interesse collettivo.
Conclude invitando tutti a un confronto costruttivo e rispettoso, nell’interesse esclusivo della Calabria e dei suoi cittadini.
Presidenza del Presidente Salvatore
Cirillo
Rivolto un
ringraziamento al collega Giannetta per l’equilibrio e la competenza con cui ha
illustrato la proposta di modifica statutaria, sottolinea come, a giudizio
proprio e del proprio partito, si tratti di una riforma fondamentale e di
grande rilievo istituzionale. Giudica, inoltre, a tratti surreali gli
interventi della minoranza che, a suo dire, dopo aver descritto, in campagna
elettorale, il presidente Occhiuto come un leader accentratore, oggi contestano
l’ampliamento della rappresentanza democratica attraverso l’aumento del numero
degli assessori.
Rilevato,
dunque, che la proposta non rappresenta un colpo di mano, ma è frutto di un
percorso limpido e conforme alle prerogative statutarie e legislative, volto a
garantire la partecipazione di tutte le componenti politiche della maggioranza,
sottolinea che la norma nazionale, recentemente modificata, consente alle
Regioni con meno di due milioni di abitanti di aumentare il numero degli
assessori, e che la Calabria si sta semplicemente adeguando a tale
disposizione, come già avvenuto in altre realtà regionali.
Ribadisce,
pertanto, che la contestazione della proposta equivale, di fatto, a una
contestazione della legge nazionale, e invita la minoranza a rivolgere
eventuali obiezioni nelle sedi parlamentari opportune. Sottolinea, infine, che
la riforma in discussione rappresenta una vittoria della partecipazione e della
democrazia, in quanto amplia la rappresentatività e rafforza la governance
regionale, e conferma il pieno sostegno del proprio gruppo all’approvazione
della modifica statutaria.
Riconoscendo nella varietà di opinioni un elemento prezioso del confronto
democratico, ricorda che lo Statuto regionale, quale carta fondamentale dell’Ente,
deve essere aggiornato per recepire i parametri fissati dalla legislazione
nazionale, soprattutto quando questi incidono sulla composizione degli organi
di governo. Pertanto, reputa che adeguare lo Statuto alle norme statali sia
necessario per evitare conflitti interpretativi e garantire stabilità
istituzionale e giudica irresponsabile lasciarlo ancorato a disposizioni
superate. Contrariamente a quanto
sostenuto da alcuni, ritiene che anche l’organizzazione delle istituzioni sia
una priorità per i cittadini, poiché da essa dipendono la rapidità delle
decisioni, la qualità dei servizi e la capacità di programmare interventi
efficaci.
Conclude invitando tutti i consiglieri a mantenere un alto senso di
responsabilità, ricordando che il mandato ricevuto dai cittadini impone di
rappresentare con serietà e lungimiranza gli interessi della collettività
calabrese.
Precisa che le perplessità e le osservazioni non riguardano la possibilità
di aumentare il numero degli assessori, facoltà riconosciuta dalla normativa
vigente, ma il metodo con cui tale modifica viene portata avanti. Evidenzia,
infatti, che non sussistono motivi di urgenza o emergenza tali da giustificare
la mancata osservanza delle procedure previste dallo Statuto regionale, come il
parere obbligatorio del Consiglio delle Autonomie Locali, che non è stato
acquisito.
Evidenzia, inoltre, che la procedura adottata non rispetta i passaggi
istituzionali previsti, tra cui il coinvolgimento delle Commissioni e la
possibilità di sottoporre le modifiche statutarie a referendum confermativo,
come previsto dall’articolo 58 dello Statuto regionale e dall’articolo 123
della Costituzione. Esprime, pertanto, preoccupazione per il rischio che la
Carta fondamentale della Regione sia modificata in modo frammentario e senza un
adeguato coinvolgimento democratico.
Ribadisce che la richiesta non è quella di impedire al Presidente di
organizzare la Giunta secondo le proprie esigenze, ma di garantire il rispetto
delle regole e delle procedure istituzionali, a tutela della trasparenza e
della legittimità dell’azione amministrativa.
Invita, pertanto, la maggioranza a mostrare maggiore rispetto per le
prerogative della minoranza e per il ruolo di garanzia che il Consiglio
regionale è chiamato a svolgere, auspicando un confronto più rispettoso e
aderente ai principi dello Statuto e della Costituzione.
Precisa che le osservazioni formulate nel proprio intervento non
intendevano in alcun modo mettere in discussione la legittimità delle scelte
operate dalla Giunta regionale, né attribuire ad esse una connotazione
polemica. Pur riconoscendo la facoltà del Presidente della Giunta e della
maggioranza di recepire quanto previsto dalla normativa statale in merito
all’ampliamento del numero degli assessori, reputa che l’introduzione della
figura dei sottosegretari regionali rappresenti una novità ulteriore, non
oggetto di discussione preventiva nelle sedi competenti. Ravvisa, pertanto,
l’opportunità di un approfondimento preliminare nelle Commissioni consiliari,
al fine di garantire un confronto trasparente e un esame compiuto della
proposta. Altresì, evidenzia che non risultano ancora chiariti elementi
fondamentali, quali: la natura degli incarichi conferiti, l’eventuale
appartenenza dei sottosegretari al Consiglio regionale, l’attivazione o meno
del meccanismo di supplenza, il regime economico e le dotazioni strutturali
previste. Invita, quindi, l’assessore al bilancio a fornire puntuali
chiarimenti in merito ai costi, anche in regime di invarianza finanziaria,
derivanti dall’istituzione delle due figure di sottosegretario.
Sottolinea, inoltre, l’esigenza di un corretto iter legislativo, che
preveda il coinvolgimento degli uffici del Consiglio e delle strutture
legislative, al fine di esprimere un parere tecnico preventivo sulla proposta
normativa e ribadisce che la contrarietà espressa non è nel merito delle scelte
politiche, bensì nel metodo seguito, ritenuto non conforme alle buone pratiche
istituzionali.
Rileva, poi, che, in altre Regioni, pur essendo state adottate soluzioni
simili, si è proceduto mediante un iter più articolato e partecipato, che ha
coinvolto le Commissioni in fase istruttoria. Osserva, infine, che il confronto
avrebbe potuto svolgersi con maggior serenità e condivisione se fosse stata
prevista una prima lettura della proposta di legge seguita, a distanza di 60
giorni, da una seconda approvazione, in coerenza con le regole procedurali e
nella piena tutela delle prerogative consiliari.
Rassicurati i colleghi della minoranza, precisando che non vi è alcuna
urgenza impropria nell’iter della modifica statutaria in discussione, evidenzia
che la seduta odierna rappresenta la prima lettura del provvedimento, cui
seguirà una seconda lettura a distanza di sessanta giorni, come previsto dalla
normativa vigente. Ribadisce anch’egli che la proposta si limita a recepire una
disposizione di legge statale, su cui sembra esservi un consenso di fondo.
Riguardo alla definizione della figura del sottosegretario, evidenzia che
sarà oggetto di una successiva legge regionale, la cui stesura e discussione
avverranno in modo condiviso e trasparente, con il coinvolgimento delle
Commissioni consiliari. Invita pertanto i colleghi a non nutrire timori circa
la tempistica o la mancanza di confronto, assicurando che ogni passaggio sarà
rispettato e che la legge regionale sarà elaborata con il contributo di tutte
le forze politiche.
Conclude annunciando il voto favorevole proprio e del gruppo di
appartenenza alla proposta di modifica statutaria.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3 che
sono approvati, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso
che è approvata con l’autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolineato, preliminarmente, che la proposta di legge in esame, presentata unitamente al consigliere Caputo, è finalizzata a disciplinare in modo organico il referendum popolare previsto dall'articolo 123 della Costituzione per l'approvazione o la sostituzione integrale dello Statuto regionale, evidenzia che trattasi di un intervento necessario per riordinare e aggiornare la normativa vigente, rendendo più chiari e trasparenti tutti i passaggi del procedimento referendario e assicurando, al contempo, la piena coerenza con il quadro costituzionale.
Precisato che l’ambito di applicazione del provvedimento in esame riguarda esclusivamente l’approvazione o la sostituzione integrale dello Statuto, escludendo le leggi di revisione parziale, sottolinea che tale scelta evita interpretazioni distorte e garantisce equilibrio istituzionale, rafforzando la certezza delle procedure e la tutela della partecipazione democratica.
Auspicata l’approvazione condivisa della proposta, riferisce che la legge recepisce i riferimenti normativi statali in materia di referendum e liste elettorali, disciplinando puntualmente gli adempimenti successivi all’approvazione dello Statuto, le modalità di indizione del referendum e la costituzione degli uffici elettorali.
Ribadisce, quindi, che l’intervento legislativo risponde all’esigenza di aggiornare e riordinare la normativa vigente, con l’obiettivo di assicurare trasparenza, certezza procedurale e piena conformità ai principi costituzionali.
Precisato che la proposta si compone di 18 articoli procede ad illustrarli nel dettaglio.
Registrata un’eccessiva conflittualità nei toni assunti dal dibattito, con
una maggioranza, a suo avviso, più impegnata a contestare e attaccare la
minoranza che a illustrare con chiarezza le proprie scelte e le ragioni delle
decisioni assunte, esprime rammarico per il fatto che, già alla seconda seduta
della legislatura, il Consiglio regionale si trovi a discutere principalmente
di questioni relative all’aumento degli assessori e all’istituzione di nuove
figure come i sottosegretari, piuttosto che affrontare con priorità le vere
emergenze della Calabria, quali la sanità, il welfare, l’edilizia popolare e la
sicurezza delle infrastrutture.
Rileva che la scelta di procedere rapidamente con la modifica statutaria e
con l’introduzione di nuovi incarichi politici, senza un adeguato confronto in
Commissione e senza un reale coinvolgimento della minoranza, rischia di
sacrificare altre voci di spesa e di ridurre gli spazi di partecipazione
democratica, soprattutto in considerazione della contestuale limitazione dello
strumento referendario. Sottolinea, quindi, che, pur riconoscendo la
legittimità della maggioranza a governare, è doveroso ricordare che una parte
significativa dei cittadini non condivide l’indirizzo politico adottato e si
aspetta che la minoranza svolga con rigore il proprio ruolo di controllo e di
stimolo.
Conclude ribadendo la volontà di esercitare un’opposizione costruttiva e
propositiva, pronta a valutare positivamente i provvedimenti che rispondano
all’interesse generale, ma altrettanto determinata a contrastare iniziative che
appaiano orientate più alla tutela di equilibri interni che al reale benessere
della Calabria e dei suoi cittadini.
Fiducioso della possibilità che l’Aula consiliare possa assurgere a fucina
di idee e luogo di confronto ambizioso, esprime rammarico per il livello del
dibattito, a suo giudizio ridotto a una mera affermazione della forza dei
numeri da parte della maggioranza, senza un reale ascolto delle istanze della
minoranza.
Evidenzia, quindi, che il metodo adottato per la modifica statutaria, con
il mancato passaggio in Commissione e la rapida calendarizzazione in Aula,
rischia di mortificare il confronto democratico e di ridurre la discussione a
una mera formalità.
Ricordato che lo Statuto regionale rappresenta l’atto fondamentale che
disciplina l’organizzazione e il funzionamento dell’Ente e che ogni modifica
dovrebbe essere oggetto di un ampio dibattito e, laddove possibile, sottoposta
al giudizio dei cittadini tramite referendum, paventa che, procedendo con
modifiche parziali e successive, si possa alterare in modo sostanziale l’impianto
statutario senza un adeguato coinvolgimento democratico. Invita, pertanto, la
maggioranza a riflettere sull’opportunità di sottoporre le modifiche statutarie
al giudizio dei cittadini calabresi, quale garanzia di trasparenza e
partecipazione.
Conclude auspicando che il Consiglio regionale possa recuperare un metodo
di lavoro più rispettoso delle regole democratiche e delle prerogative di tutti
i consiglieri, nell’interesse esclusivo della Calabria e dei suoi cittadini.
Precisato che non vi è alcuna riduzione degli spazi democratici, poiché la
procedura adottata si attiene rigorosamente a quanto disposto dall’articolo 123
della Costituzione, ricorda che il referendum confermativo è previsto
esclusivamente per l’approvazione complessiva dello Statuto, mentre per le
revisioni parziali resta pienamente utilizzabile il referendum abrogativo, così
come avviene per tutte le altre leggi regionali. Sottolinea, pertanto, che la
partecipazione democratica non è limitata, ma anzi tutelata e rafforzata.
Stigmatizza, poi, l’incapacità dell’opposizione di cogliere altri aspetti
della riforma, a suo giudizio volta a rafforzare la governance, le funzioni e
la responsabilità amministrativa della Regione. Infine, ribadisce la
correttezza del percorso seguito e la volontà di migliorare l’efficienza
istituzionale nell’interesse della Calabria.
Registrate posizioni differenti all’interno dell’opposizione, rivolgendosi
in particolare al consigliere Falcomatà, ricorda che alcune materie per legge
sono correttamente sottratte al referendum abrogativo, ad esempio le leggi di
bilancio, per evitare che decisioni complesse siano affidate a scelte dettate
dall’emotività o dal populismo. Cita a sostegno il referendum sulla riduzione
dei parlamentari, sottolineando come, in quel caso, la spinta populista abbia
prevalso, producendo effetti che, a suo giudizio, hanno indebolito la rappresentanza
democratica.
Esprime, inoltre, preoccupazione per i costi che un eventuale referendum
comporterebbe per la Regione, stimando una spesa di diversi milioni di euro a
carico dei cittadini calabresi. Invita, pertanto, a trovare un equilibrio tra
la necessità di garantire un confronto democratico e la responsabilità di
evitare spese ingenti e decisioni dettate da logiche demagogiche.
Infine, auspica che il dibattito possa proseguire su un piano di
responsabilità istituzionale, evitando derive populiste e mantenendo sempre al
centro l’interesse generale della Calabria.
In replica alle osservazioni del consigliere Pitaro, precisa la posizione
del gruppo del Partito Democratico, ribadendo con fermezza la propria
contrarietà alla proposta in esame. Ricorda, quindi, che, a breve, e a suo
avviso correttamente, i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi
tramite referendum confermativo su una modifica costituzionale in materia di
giustizia.
Non comprende, pertanto, le motivazioni sottese alla scelta di sottrarre a
referendum consultivo le modifiche parziali allo Statuto, considerato che tali
modifiche, benché in modo frammentario, possono incidere sostanzialmente.
Richiama l’attenzione del presidente Occhiuto su tale contraddizione,
ricordando che, in passato, nelle vesti di consigliere regionale, aveva
sostenuto la necessità del referendum per le modifiche statutarie, contrariamente
ad oggi.
Segnalata inoltre la presenza di refusi e norme ormai superate nel testo
della proposta, ritiene che un maggiore approfondimento in Commissione avrebbe
consentito di presentare un testo più aggiornato e coerente.
Riconosce al collega Alecci il merito di aver contribuito a chiarire le
diverse posizioni presenti all’interno della minoranza, sottolineando che la
maggioranza e il presidente Occhiuto hanno scelto di adeguare lo Statuto
regionale all’aumento del numero degli assessori, senza che ciò sia stato
oggetto di contestazione di merito da parte dell’opposizione. Osserva inoltre
che la questione dei sottosegretari, ritenuti funzionali all’attuazione del
programma di governo, non è stata sostanzialmente osteggiata dalle minoranze e
che il vero punto di dissenso riguarda il metodo, in particolare la mancata
attivazione delle Commissioni e la procedura relativa al referendum consultivo.
Evidenziato che, pur essendo previsto il referendum abrogativo per le
revisioni parziali dello Statuto, la minoranza solleva dubbi sull’efficacia di
tale strumento rispetto al referendum confermativo, invita colleghi a riflettere sulla coerenza delle
proprie posizioni e sulla reale portata delle critiche mosse.
Infine, auspica una dialettica politica fondata su proposte concrete e su
una visione chiara dell’interesse generale.
Delusa per il clima che si è instaurato nel Consiglio regionale, rileva
che il confronto costruttivo auspicato è stato disatteso. Sottolinea che la
maggioranza, con la presentazione urgente dei provvedimenti all’ordine del
giorno, ha, di fatto, imposto una scelta che appare finalizzata a rafforzare la
posizione del Presidente e a consentire l’allargamento della Giunta e la nomina
di nuove figure, come i sottosegretari, già in passato eliminati e ora
reintrodotti.
Ribadisce che la contestazione della minoranza riguarda principalmente il
metodo adottato, caratterizzato da tempistiche serrate e da una gestione del
dibattito che non favorisce un reale confronto democratico. Esprime, inoltre,
perplessità sulla scelta di intervenire sullo strumento referendario, limitando
la possibilità dei cittadini di esprimersi sulle modifiche statutarie
attraverso il referendum confermativo, e sottolinea che il referendum
abrogativo non offre le stesse garanzie di partecipazione preventiva.
Evidenzia che, pur riconoscendo la legittimità del Presidente
nell’organizzare la Giunta secondo le proprie esigenze, la modalità con cui si
sta procedendo rischia di ledere il controllo democratico e la trasparenza.
Annuncia, pertanto, l’intenzione di ricorrere a tutti gli strumenti giuridici
disponibili per tutelare il diritto dei cittadini calabresi a partecipare alle
scelte fondamentali della Regione e dichiara
il proprio voto contrario alla proposta.
Ribadisce, con chiarezza e fermezza, la posizione della minoranza in
merito alla proposta di modifica statutaria. Sottolinea che, come già espresso
dal capogruppo e dai colleghi, la contrarietà è motivata dalla convinzione che
l’intervento in discussione neutralizzi il controllo popolare, elemento
essenziale in un momento di crescente disaffezione dei cittadini verso la
partecipazione democratica.
Riconosce che la prerogativa di ampliare la Giunta e di nominare
sottosegretari spetta al Presidente, il quale ne risponderà istituzionalmente;
tuttavia, ribadisce che tali scelte dovrebbero essere accompagnate da strumenti
che garantiscano il controllo e la partecipazione dei cittadini. Sottolinea,
dunque, che la minoranza, pur nella diversità di toni e sensibilità, si esprime
con una voce unitaria e determinata nel ritenere la proposta inaccettabile.
Conclude dichiarando il voto contrario, motivato dalla volontà di
difendere la trasparenza, la partecipazione e il controllo democratico sulle
scelte fondamentali della Regione.
Pone in votazione
gli articoli 1, 2, 3, 4, 5. 6.7, 8, 9, 10,11, 12, 13, 14, 15 16,17 e 18 che
sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione spiegando che il Consiglio Nazionale delle Ricerche
(CNR), riconosciuto come il principale ente di ricerca italiano e un punto di
riferimento strategico per lo sviluppo scientifico, tecnologico ed economico
del Paese, ha in Calabria, dodici istituti distribuiti in tredici sedi, che
presentano una criticità rilevante: la forte presenza di lavoro precario con
circa 4.000 persone in tutta Italia che operano con contratti non stabili, di
cui una parte significativa lavora in Calabria.
Alla luce di questo, sostiene che il Consiglio regionale debba sottolineare
l’importanza di tutelare e valorizzare il capitale umano del CNR, essenziale
per garantire la sicurezza del territorio, sostenere la sanità pubblica,
promuovere l’economia regionale e mantenere attivo il trasferimento tecnologico
verso le imprese e impegna la Giunta regionale a sostenere apertamente la causa
del personale precario del CNR, a sollecitare Governo, Parlamento e Ministero
per ottenere fondi adeguati alla stabilizzazione del personale, e a promuovere
un piano nazionale straordinario dedicato.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 01,07 del 21 novembre 2025
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo