XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 70
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI MARTEDÌ 15 LUGLIO 2025
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
Inizio lavori h. 11,55
Fine lavori h. 14,21
INDICE
RASO Pietro, segretario della Commissione
PRESIDENTE, *, *, *
BRUNI Amalia (Partito Democratico), *
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente), *
MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza
giuridica
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
MINNICI Sonia, funzionaria IEQ del Settore assistenza
giuridica
PONTORIERI Carmelo Elio, dirigente del Dipartimento
lavoro – Settore 3 Lavoro e politiche attive
BRUNI Amalia (Partito Democratico), *
LATELLA Giovanni Benito, funzionario del Dipartimento
salute e welfare
MAGGISANO Gianmarco, funzionario del Dipartimento
salute e welfare, *
MINNICI Sonia, funzionaria IEQ del Settore
assistenza giuridica
SANTO Francesco, funzionario del Dipartimento salute e
welfare
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia), *
RASPA Simona, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica
Presidenza della presidente Pasqualina Straface
La seduta inizia alle 11.55
Verificata la presenza del
numero legale, invita il Segretario della Commissione a dare lettura del
verbale della seduta precedente.
RASO Pietro, segretario della Commissione
Dà lettura del verbale
della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale
della seduta precedente che è approvato.
Comunica che la
dirigente generale del Dipartimento istruzione e pari opportunità,
impossibilitata a partecipare ai lavori odierni, ha trasmesso una nota in cui,
tra l’altro, ribadisce l’apprezzamento per la proposta di legge evidenziando,
però, che impatta solo marginalmente sulle attività di competenza del suo
Dipartimento.
Ricorda, poi, che la
proposta giunge all’esame finale nella seduta odierna, dopo un articolato e
approfondito iter avvenuto con il coinvolgimento diretto dei principali
interlocutori istituzionali del sistema universitario calabrese e dei soggetti
istituzionali regionali competenti.
Evidenzia, quindi, che il provvedimento, configurato quale legge di
indirizzo, non determina nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale
e delinea un quadro strategico articolato, coerente con le competenze regionali,
e pienamente rispettoso dell’autonomia costituzionale delle istituzioni
universitarie e AFAM, capace di tracciare finalità, priorità e strumenti di
attuazione, rinviando alla Programmazione regionale delle risorse comunitarie il
compito di dare concreta attuazione alle misure previste.
Precisa, pertanto, che in tale prospettiva sono stati depositati undici
emendamenti, in accoglimento delle osservazioni formulate dal Dipartimento
competente, che mirano a rafforzare l’impianto normativo sul piano sia tecnico sia
politico. Riferisce
in particolare che l’intervento sull’articolo 2, riguardante il Tavolo di
coordinamento regionale per le politiche universitarie e AFAM, è uno degli
strumenti più innovativi
e qualificanti della proposta, configurandosi come presidio permanente di
concertazione e proposta.
Sottolinea, inoltre, che il cuore della proposta resta orientato ai
giovani, al loro futuro e alla costruzione di un sistema universitario
accessibile, attrattivo, partecipato e pienamente integrato con il territorio,
finalizzato a rendere le Università luoghi vivi, aperti, inclusivi, capaci di
formare cittadini consapevoli, imprenditori, ricercatori, professionisti pronti
a contribuire allo sviluppo della Calabria.
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
Benché la proposta, a
suo avviso, dovrebbe avere lo scopo di promuovere e sviluppare il sistema
universitario, la giudica incapace di produrre effetti oltreché priva della
necessaria copertura finanziaria. Evidenzia, quindi, che, nonostante sia
prevista l’istituzione di diversi organismi, tra cui Osservatori, Tavoli,
Piattaforme, non siano previste le risorse finanziarie per garantirne il
funzionamento, rinviando a generiche risorse disponibili o ai fondi della
Programmazione regionale comunitaria.
Ritiene, pertanto,
necessario realizzare scelte strategiche per il settore e annuncia il suo voto
di astensione sulla proposta legislativa.
LAGHI Ferdinando
(De Magistris Presidente)
Premesso di aver bisogno di
ulteriore tempo per approfondire e valutare correttamente la proposta in esame,
annuncia il suo voto di astensione poiché ritiene che la tematica meriti la
giusta considerazione.
Effettua alcune considerazioni in merito alle osservazioni dei
consiglieri Amalia Bruni e Laghi, giudicando valido il lavoro sino adesso svolto
dalla Commissione e dai Dipartimenti competenti sul provvedimento in esame.
Ricorda, altresì, che nelle sedute precedenti sono stati auditi i
Rettori delle Università calabresi, che hanno espresso soddisfazione per la
proposta, e, relativamente al tema delle risorse finanziarie, riferisce che è
stato approvato un Piano di azione che prevede apposite risorse per euro 172
milioni, destinati all’alta formazione mediante: master post-laurea; borse di
studio per il diritto allo studio universitario; sostegno ai dottorati di
ricerca.
Sottolinea, quindi, la validità della proposta dal punto di vista degli
indirizzi e delle iniziative che coinvolgono tutti gli attori del ramo,
imprenditori e associazioni di categoria.
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
Atteso che le misure illustrate fossero già previste, avrebbe auspicato
un intervento più innovativo e massiccio da parte della Regione Calabria.
Passa all’esame dell’articolato e illustra gli emendamenti a sua firma: protocollo
numero 14163/A02, che modifica i commi 1, 2, 3 dell’articolo 1; protocollo
numero 14163/A04, aggiuntivo dell’articolo 1-bis; protocollo numero 14163/A06,
che modifica i commi 2, 4, 8 dell’articolo 2; protocollo numero 14163/A08, che
modifica il comma 1 dell’articolo 3; protocollo numero 14163/A10, che modifica
i commi 1,2 dell’art 4; protocollo numero 14163/A12, che modifica i commi 1, 2
dell’art 5; protocollo numero 14163/A14, che modifica il comma 1 dell’articolo
6; protocollo numero 14163/A16, che modifica il comma 1 dell’articolo 7; protocollo
numero 14163/A18, che modifica il comma 1 dell’articolo 8; protocollo numero
14163/A20, che modifica i commi 1, 2, 5, 6, 8 dell’articolo 9; protocollo
numero 14753, aggiuntivo dell’articolo 9-bis; protocollo numero 14163/A22,
interamente sostitutivo dell’articolo 10.
MINNICI Sonia, funzionaria
IEQ Settore assistenza giuridica
Riferisce che non vi sono osservazioni,
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Ribadito il suo voto di astensione, si riserva di valutare la stesura
finale della proposta dopo l’esame in seconda Commissione.
Pone ai voti: l’emendamento protocollo numero 14163/A02, che è
approvato, e l’articolo 1 che è approvato per come emendato; l’emendamento
protocollo numero 14163-A04 che è approvato, pertanto è inserito l’articolo 1-bis;
l’emendamento protocollo numero 14163/A06, che è approvato, e l’articolo 2 che
è approvato per come emendato; l’emendamento protocollo numero 14163/A08, che è
approvato, e l’articolo 3 che è approvato per come emendato; l’emendamento
protocollo numero 14163/A10, che è approvato, e l’articolo 4 che è approvato
per come emendato; l’emendamento protocollo numero 14163/A12, che è approvato,
e l’articolo 5 che è approvato per come emendato; l’emendamento protocollo
numero 14163/A14, che è approvato, e l’articolo 6 che è approvato per come
emendato; l’emendamento protocollo numero 14163/A16, che è approvato, e
l’articolo 7 che è approvato per come emendato; l’emendamento protocollo numero
14163/A18, che è approvato, e l’articolo 8 che è approvato per come emendato;
l’emendamento protocollo numero 14163/A20, che è approvato, e l’articolo 9 che
è approvato per come emendato; l’emendamento protocollo numero 14753 che è
approvato, pertanto è inserito l’articolo 9-bis; l’emendamento
protocollo numero 14163/A22, che è approvato, e l’articolo 10 che è approvato
per come emendato.
Pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata per
come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
Riferisce, infine, che ella stessa sarà relatrice in Consiglio
regionale.
(La Commissione approva)
Riferisce, preliminarmente, che la proposta di legge che è stata oggetto
di un’approfondita valutazione tecnico-giuridica in prima Commissione,
arricchita dal contributo del Dipartimento regionale competente, e ha ricevuto
il parere favorevole all’unanimità da parte della Commissione stessa, ai sensi
dell’articolo 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Riferisce, poi, che il contesto che ha reso urgente la proposta è
duplice: da un lato, la soppressione dell’ANPAL (Agenzia nazionale per le
politiche attive del lavoro) e la ridefinizione dei rapporti istituzionali a
livello nazionale hanno reso necessario un aggiornamento dei riferimenti
normativi e delle competenze, e dall’altro lato, si è rilevata la necessità di
attribuire maggiore autonomia regolamentare all’ARPAL Calabria, nell’ottica di
una gestione più flessibile, efficiente e aderente ai principi di sussidiarietà
e buon andamento dell’azione amministrativa.
Precisa, poi, che il provvedimento interviene sulla legge numero 25 del
2023, istitutiva dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro,
ARPAL Calabria, mantenendone l’impianto complessivo, ottimizzandone alcuni
aspetti critici e introducendo strumenti operativi più agili ed efficaci, utili
al fine di affrontare le nuove sfide legate all’inclusione lavorativa, alla
lotta al lavoro sommerso e al sostegno alla conciliazione vita-lavoro.
Evidenziato che la proposta adotta una serie di misure puntuali, quali
l’autonomia regolamentare dell’ARPAL Calabria, l’adeguamento ai cambiamenti
istituzionali nazionali e l’ampliamento delle funzioni dell’Agenzia, evidenzia
che essa si configura come un intervento di sistema volto a consolidare il
ruolo di ARPAL Calabria quale soggetto strategico nella governance del mercato
del lavoro regionale e nell’attuazione delle politiche attive, confermando la
volontà della Regione Calabria di rafforzare il proprio modello di intervento
in materia di lavoro, puntando su un’Agenzia moderna, autonoma ed efficace,
capace di affrontare le sfide poste dalla transizione digitale, dall’evoluzione
delle forme di occupazione e dalla promozione dell’inclusione sociale.
Riferito, preliminarmente, di essere presente alla seduta odierna su delega del dirigente generale del Dipartimento e ritenuta esaustiva la relazione introduttiva del provvedimento, sottolinea che la proposta in esame, ad invarianza finanziaria, è finalizzata ad ampliare le competenze dell’Agenzia in molteplici ambiti.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Ritenuto che il provvedimento in discussione determini, di fatto, una sottrazione di poteri alla Giunta regionale, seppur per condivisibili finalità di adeguamento normativo e modernizzazione, esprime preoccupazione per le conseguenze connesse alla previsione di adozione in autonomia dei Regolamenti interni da parte dell’Agenzia, senza la previa approvazione formale da parte della Giunta regionale.
Ritenuto che le disposizioni organizzative vigenti non siano dei meri tecnicismi, avrebbe auspicato la presenza alla seduta odierna dell’assessore competente, atteso che trattasi di un importante cambio organizzativo dell’Ente.
Censurata la modifica proposta che, a suo avviso, indebolisce il sistema democratico, invita a riflettere soprattutto sulle motivazioni di tale cambiamento, ribadendo la necessità di disporre al riguardo del parere della Giunta regionale.
Ricordato che gli assessori sono sempre invitati alle sedute della Commissione, rinvia la trattazione per ulteriori approfondimenti.
(La Commissione rinvia)
Riferisce, preliminarmente, che è stato invitato alla seduta odierna il dirigente generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato a partecipare i funzionari dell’UOA “Assistenza socio sanitaria e socio assistenziale, programmazione e integrazione socio sanitaria”, dottor Giammarco Maggisano, dottor Francesco Santo e dottor Giovanni Benito Latella.
Sottolineato che trattasi di un provvedimento ordinamentale di fondamentale rilievo per la Calabria, finalizzato a modernizzare e rendere più efficiente il sistema di welfare territoriale e a garantire, al tempo stesso, la continuità e la qualità dei servizi alla persona, evidenzia che con la proposta in esame si colma finalmente un vuoto normativo che ha riguardato non soltanto la Calabria, ma anche altre Regioni, e che oggi richiede un riordino organico e coerente con la nuova programmazione europea e con le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Ricordato che le
IPAB sono nate per svolgere
attività di assistenza ai poveri, agli anziani, ai malati e ai minori, spesso
attraverso lasciti o opere pie, evidenzia che oggi erogano servizi socio-assistenziali, educativi e, in alcuni casi,
sociosanitari, contribuendo al sistema di welfare locale.
Riferito che la
Calabria ha inserito il riordino delle IPAB tra i pilastri del sistema
integrato di interventi e servizi sociali già con la legge regionale numero 23
del 2003, riconoscendo a tali istituzioni un ruolo strategico nella costruzione
di un welfare moderno e inclusivo, sottolinea che con il
provvedimento in discussione la Regione interviene per completare tale percorso
di riforma organizzativa, dando concreta attuazione alla normativa vigente e al
tempo stesso preservando e valorizzando il ruolo fondamentale che le IPAB hanno
storicamente svolto e continuano a svolgere nel sistema di welfare locale
Evidenziato come
le nuove Aziende Pubbliche di Servizi alla persona e gli Enti privati no-profit
si inseriscano nel sistema integrato dei servizi, a fianco e non in
contrapposizione alle associazioni del Terzo settore, reputa che la proposta in
esame rappresenti un passo fondamentale per la Regione non soltanto in termini
di adeguamento normativo, ma anche perché offre strumenti concreti per
garantire la sostenibilità, l'efficienza e la qualità dei servizi di assistenza
e beneficenza.
Sottolinea, infine, che il riordino delle IPAB costituisce soltanto il primo tassello di una più ampia strategia regionale per un sistema di welfare più integrato e reattivo alle esigenze dei cittadini, attraverso la riorganizzazione di enti storicamente radicati nel tessuto sociale, assicurando la trasparenza e la corretta gestione delle risorse.
Riferito di essere presente alla seduta odierna su delega del dirigente generale del Dipartimento, reputa che il provvedimento in esame costituisca un passaggio essenziale ai fini dell’adeguamento delle IPAB alla normativa nazionale vigente, fornendo strumenti concreti per garantire l’efficienza e l’operatività di Enti, che attendevano da tempo una riforma.
Illustrate le
procedure di trasformazione delle IPAB in Aziende pubbliche di servizi alla
persona o persone giuridiche di diritto privato senza fini di lucro, precisa
che la trasformazione riguarderà soltanto gli Enti in possesso di determinati
requisiti minimi di carattere organizzativo, dimensionale ed economico-finanziario.
Ritenuto
necessario il completamento dell’iter legislativo iniziato nel 1990 con la
legge Crispi, sottolinea che con il provvedimento in esame la Calabria
riallinea gli Enti alla vigente normativa.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Ritenuto necessario procedere ai necessari adeguamenti normativi, chiede se tale iter sia stato condiviso con l’assessore competente, considerato che interviene su aspetti strutturali tali da richiedere, a suo avviso, necessariamente una visione complessiva e non parcellare.
Ricordato che la Calabria è intervenuta molte volte in passato a disciplinare le IPAB, esprime perplessità al riguardo, attesa la mancata contezza sul loro numero, sull’effettiva operatività e sulla tipologia di servizi erogati, ritenendo tali interrogativi propedeutici all’intervento di riforma.
Sottolinea la necessità che l’assessore Capponi relazioni in aula fornendo i dati relativi alla mappatura dell’esistente.
Evidenziata la presenza in aula dei rappresentanti del Dipartimento che possono fornire i chiarimenti ritenuti necessari, precisa che trattasi di un adeguamento normativo approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 26 giugno 2025, proprio su proposta dell’assessore Capponi.
Riferito il costante e proficuo confronto con gli Uffici del Dipartimento, sottolinea che i consiglieri regionali hanno la possibilità di approfondire i provvedimenti inseriti all’ordine del giorno delle sedute anche recandosi presso gli Uffici dei Dipartimenti competenti.
Riferito che già nel 2009 è stato effettuato un censimento delle IPAB, che risultavano pari a 66, precisa che dall’ultima ricognizione effettuata, anche con il coinvolgimento di Comuni e Prefetture, alla data di febbraio 2025, ne risultano attive 10, dato ritenuto, tuttavia, sottostimato.
Esplicita, quindi, le disposizioni normative relative alla trasformazione delle IPAB in Aziende pubbliche di servizi alla persona o persone giuridiche di diritto privato senza fini di lucro, riferendo che già dal 2001 è in corso un processo autonomo di mutazione delle IPAB, in adeguamento alla normativa nazionale.
Sottolineato il carattere del suo intervento scevro da intenti polemici, reputa preoccupante la mancata disponibilità di dati esatti, manifestando forti preoccupazioni al riguardo, atteso che le IPAB erogano prestazioni a favore di persone fragili.
Ribadita la necessità di conoscere i dati con maggiore precisione, al fine di non aggravare la posizione dei beneficiari delle prestazioni, reputa necessario che le relazioni illustrative dei provvedimenti contengano espressamente tali dati.
Condivise le preoccupazioni della consigliera Bruni, considerata la finalità degli Enti, sottolinea che il Dipartimento ha avviato l’attività di ricognizione, che è in continuo aggiornamento ed evidenzia che lo strumento introdotto dalla proposta in discussione non inficia su prestazioni e forza lavoro.
Sottolineato il carattere ordinamentale della modifica proposta, rinvia la trattazione per approfondimenti.
(La Commissione
rinvia)
La seduta sospesa alle
13.45 riprende alle 13.50
Comunica che la dirigente
generale del Dipartimento istruzione e pari opportunità, impossibilitata a
partecipare ai lavori odierni, ha trasmesso una nota in cui, tra l’altro, rende
noto che la proposta di legge ha finalità prevalentemente turistiche e prevede
interventi mirati alla promozione del turismo regionale, ambito che esula dalle
competenze del suo Dipartimento; pertanto l’unico articolo potenzialmente
ricompreso nell’abito di competenza del Dipartimento è l’articolo 7 relativo al
“Museo delle radici” che prevede il riconoscimento come museo di interesse
regionale e la sua inclusione nel sistema museale regionale.
RASPA
Simona, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica
Illustra la scheda di analisi
tecnico-normativa.
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
Affermato di fare sue le
indicazioni suggerite sia dal Dipartimento istruzione e pari opportunità sia
dal Settore assistenza giuridica, evidenzia che il provvedimento si inserisce
nell’ambito del turismo calabrese, inoltre, ricorda che all’interno della
regione è presente un Consorzio, con sede a Gerace, che ha creato interesse nei
tanti connazionali calabresi all’estero.
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
Sottolineata l’importanza
dell’argomento e le finalità condivisibili della proposta di legge, rileva un
approccio disorganico nell’affrontare la tematica, pertanto, a suo avviso
sarebbe opportuno redigere Testi Unici per avere una disciplina globale,
armonica e non parcellizzata sul turismo. Stigmatizza, anche sulla proposta in esame,
la mancanza di risorse finanziarie.
LAGHI Ferdinando
(De Magistris Presidente)
Pur condividendo le finalità
della proposta, ritiene che necessiti di essere armonizzata con la normativa
vigente e apprezza le rassicurazioni in tal senso del consigliere Molinaro.
Giudicata, poi, molto utile la digitalizzazione degli archivi dei Comuni, che rappresentano
un tesoro di memorie, sottolinea che il provvedimento presenta dei punti di
debolezza che giudica, comunque, ragionevolmente superabili. Annuncia,
pertanto, il suo voto favorevole che sarà confermato in Aula se saranno accolti
i suggerimenti del Dipartimento e del Settore assistenza giuridica, come garantito
dal consigliere Molinaro.
MOLINARO
Pietro Santo (Fratelli d’Italia)
Rassicurato il
consigliere Laghi in merito all’impegno assunto per migliorare il testo
accogliendo i suggerimenti provenienti dal Dipartimento competente e dal
Settore assistenza giuridica, precisa che, attesa la carenza di risorse libere,
è impensabile che il Consiglio regionale non svolga le sue funzioni
legislative.
In riferimento alla
redazione di Testi Unici, come richiamata dalla consigliera Bruni, non esclude
che si possa procedere alla loro redazione; tuttavia, non condivide che le
critiche e osservazioni siano sempre mirate alla carenza di risorse finanziarie
anziché valutare gli impatti positivi che una eventuale disciplina potrebbe
produrre sul territorio.
In proposito, ricorda
che nella prossima seduta di Consiglio regionale, prevista per il 21 luglio, si
discuterà la delega alla Giunta per la redazione del Testo unico sul commercio,
esprimendo apertura verso tale iniziativa.
Ribadisce, pertanto, l’invito
a superare le logiche legate alla disponibilità immediata di risorse,
concentrandosi sulla capacità di progettare e intercettare finanziamenti di
fondi nazionali ed europei, che giudica l’unica vera risorsa strategica per la
Regione Calabria.
Ribadito che le risorse
libere sono limitate, ricorda che negli anni passati sono state approvate leggi
con una copertura finanziaria ridotta al triennio, prive di indirizzi per i
periodi successivi.
Posto in votazione il
provvedimento, registra il parere favorevole della maggioranza dei componenti
della Commissione.
(La Commissione esprime
parere favorevole)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 14.21
Il
Funzionario PO
Dott.ssa
Giada Katia Helen Romeo